Ciao @Francesca ,
mi chiedi di raccontare la mia “esperienza avanzata” su questi tools e condivido volentieri…
partendo dall’esperienza, penso che tutto nasca dalla curiosità.
Perché se è vero che [e cito la Treccani] la «statistica è una Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi, che basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e partendo da ipotesi più o meno direttamente suggerite dall’esperienza o da analogie con altri fenomeni già noti, mediante l’applicazione di metodi matematici fondati sul calcolo delle probabilità, si perviene alla formulazione di leggi di media che governano tali fenomeni», è anche vero che la “suscettibilità” di questi dati fa la differenza, così come il numero dei dati raccolti e la capacità di “mettere in relazione” i risultati che ne scaturiscono.
quindi ha senso utilizzare questi strumenti solo se davvero ne abbiamo voglia, per così dire, altrimenti sembrerà tempo perso.
devo poi premettere che io ho sempre fatto analisi e statistiche; un po’ perché ritengo che tutta la conoscenza sia un valore aggiunto in generale, un q.b. perché mi piace poter almeno pensare di essere in grado di guidare le mie scelte e, un altro po’, per deformazione professionale, dal momento che per oltre due decenni mi occupavo di management, quindi la creazione di Business Plan e la successiva discussione dei cosiddetti “profit & loss” a consuntivo, erano di uso quotidiano.
Ora, tornando sullo specifico utilizzo (dopo il mio pipp0ne) e partendo dal come fare, devo dire che il tool è molto chiaro e passo passo toglie ogni curiosità sui passaggi; ad esempio: se leggo che il mio “tasso medio di conversione annuncio/prenotazione” è 1.23%, che vuol dire?
basta cliccare sul testo sottolineato (iper link) per avere almeno la spiegazione, anche se questo non esaurisce le domande, anzi…
Ora, insieme al punto interrogativo che immagino su diverse testoline, sento tanti “okæy, e che ci faccio?”… li senti anche che tu??
è qui che entra la curiosità (e poi l’esperienza, che si fa nel tempo perché nessuno nasce imparato )…
per esempio su questo tema fondamentale della Conversione annuncio/prenotazione (stiamo parlando della percentuale di persone che, dopo essere entrati del dettaglio dell’annuncio, ha prenotato, quindi i nostri effettivi ospiti), io che lavoro anche su altre OTA, posso dire che su questo AirBnB performa meglio, in quanto ho effettivamente una % maggiore di Impressioni di ricerca nella prima pagina (29.006 vs 24.943 su Booking)
Ma la conversione da ricerca ad annuncio (il 3° blocco nella prima foto che riporta 8.71%), che è da intendere come tutte le volte che l'ospite clicca sulla pagina del mio annuncio dopo averla vista dai risultati di ricerca (un po’ come se, dopo essersi fermato davanti alla mia vetrina entrasse in negozio, invece di proseguire) è maggiore su Booking (4.848 che equivale a >19% su Booking vs 2.525 di AirBnB, sempre quel 8,71%), eppure le prenotazioni effettive di questo periodo di 90gg (ma con Agosto chiusi su entrambi) su Booking non raggiungono lo 0,05%, mentre su AirBnB si attestano sul 1.23%
Quindi? Direte ancora voi…
non lo so nemmeno io 🤪 ma possiamo dedurre che le visualizzazioni che mi offre AirBnB sono migliori della concorrenza (quindi, devo continuare a “coccolarlo” il mio annuncio qui), che le potenzialità di Booking però sembrano più alte (maggior numero di visitatori entrano per chiedere/vedere dettaglio dopo la prima impressione tra tantissime ricerche) ma che c’è qualcosa che non li trasforma in veri clienti/ospiti (pubblico diverso, tipo da Hotel? Grafica dell’Annuncio con foto meno aggiornate/accattivanti? Calendario spesso occupato da ospiti AirBnB?) e poi prendere decisioni più ponderate che solo di “pancia”, anche se per me conta molto…
per finire, se la conversione può sembrare un “passaggio difficile” da capire, anzitutto sarà perché io mi son spiegato male (voi provate a fare piccole modifiche e tornare a “prendere le misure” per vedere l’effetto che fa) e poi iniziate dai basilari:
- visualizzazioni
- tasso di occupazione
- durata del soggiorno
- tariffa giornaliera
il resto verrà da se, ma si può vivere bene anche senza 🙂