@Giuliana68 Cara Giuliana, purtroppo invece è così, forse dovresti informarti da un legale o presso un'Associazione di categoria (l'Italia ne è piena fortunatamente, Milano è fortissima in questo settore, ed è molto utile associarsi per avere anche le ultime notizie nel marasma di leggi italiane che tentano di volta in volta di deprimere questa forma di legittimo ricavo). Del resto, all'ospite sono graditissimi anche una bottiglia di vino o un pacchetto di dolcetti in omaggio, o il caffé, il the, lo zucchero, l'olio il sale, una bicicletta a disposizione, magari il cambio delle lenzuola se rimane più di una settimana.
Ma è tutto proibito.
Airbnb chiede spesso agli host servizi e performance che la legge italiana impedisce (è un'Azienda americana e negli USA queste cose sono lecite) e il motivo dei limiti italiani è che noi locatori turistici non imprenditoriali non dobbiamo "esondare" in competenze che sono dei professionisti.
Mille volte abbiamo discusso di queste questioni qui nella Community e mille volte alcuni di noi escono dalle discussioni convinti ugualmente di essere nel giusto perché forniscono un servizio in più all'ospite "che fa piacere a entrambi".
Ma - se non sei un professionista, perché se lo sei tutto questo pistolotto allora non ha senso per te - purtroppo la realtà è molto diversa da quello che pensiamo. E il consiglio quindi, almeno, è di non parlarne perché i controlli avvengono proprio attraverso le piattaforme di prenotazione, attraverso i feedback, attraverso i commentari. Pertanto, è prudente lasciar perdere in ogni caso. Un piccolo consiglio, poi, naturalmente, ognuno fa quel che vuole, ma è bene che sappia cosa rischia.