@Andrea1441
Purtroppo, come capita molto spesso, la presenza del “terzo incomodo” (Airbnb) determina confusione, e si complicano le cose semplici.
Poniamo che ci si affidi ad una agenzia immobiliare per affittare il proprio alloggio (poniamo a 1000 euro al mese) e si pattuisca con l’agenzia un compenso del 5% in caso di successo.
Cosa metteremmo nel contratto nel caso di affitto per 48 giorni?
1000 / 30 * 48 = 1.600 che andremmo ad incassare dall’inquilino (e che andremo a dichiarare nella denuncia dei redditi).
e all’agenzia pagheremmo, a parte, il suo 5% = 80 euro.
Ovviamente, se fosse anche che l’agenzia incassa dal cliente i 1600 euro, si trattiene da questi i suoi 80 euro e consegna al proprietario “solo” 1520, non fa si che il contratto e/o la dichiarazione dei redditi vengano fatte per 1520, in quanto si tratta sempre di due operazioni diverse: 1) il contratto di affitto, 2) il contratto di mediazione.
Se si affitta oltre il mese, premesso che la distinzione principale é che il contratto dovrà essere REGISTRATO all’Agenzia delle Entrate (quello di meno di 30 giorni deve sempre essere fatto, ma non registrato), bisogna tener conto che il contratto transitorio deve essere supportato dalla motivazione della transitorietà (del conduttore o del proprietario), in forma scritta, da allegare al contratto che si va a registrare.
Un affitto superiore al mese (ed entro un periodo ragionevole) può essere sempre un contratto turistico (senza necessitá di giustificativi).