@MariaCristina28, la tua è forse l'unica regione (almeno tra quelle a noi note) che permettono lo svolgimento dell'attività ricettiva di b&b anche in seconde case. Ci tengo a precisarlo di modo che gli eventuali lettori futuri non prendano esempio dal tuo caso che sembra essere un ''unicum'' in Italia. E' vero che le Regioni non dovrebbero limitare la libertà di iniziativa economica di nessuna attività dei cittadini, privati e non, vincolandoli ad obblighi di residenza, in quanto l'Italia dovrebbe avere recepito una Direttiva Europea in tal senso. E' comunque vero che nessuna o quasi regione (tranne appunto la tua) sembra avere recepito tale Direttiva, di fatto, e anche nel tuo caso ci dici esservi un obbligo (se non di residenza) almeno di dimora durante il soggiorno degli ospiti. Ti consiglio solo di controllare se per posto letto in una delle ''camere'' non si intenda magari una ''camera da letto'' e non un ''divano letto'' in soggiorno. Comunque di questo saprai meglio tu e il tuo specifico SUAP Comunale: i Comuni italiani sono circa 8.000 e non possiamo ricordarci a memoria le sfumature regolamentari di ciascuno. Immagino che anche almeno 1 bagno debba essere o privato tuo ad uso esclusivo o per lo meno in condivisione con i tuoi guests. Verifica dunque se è tutto ok per come segnalato presso il tuo SUAP. Per il resto cerca di fare in modo che dal tuo annuncio appaia chiaramente la condivisione tra te, obbligatoriamente presente in sala o meglio in una camera, e i Guests, e la possibile condivisione dell'unico Bagno o di uno dei Bagni. Te lo diciamo perchè a prima vista ci fa un pò strano l'accostamento del termine ''b&b'' con la definizione di ''intero appartamento'' (che uno immagina ad uso esclusivo del guest e dotato di sala e cucina ad uso esclusivo). Altrimenti basta definirsi in altro modo presso il SUAP e poco male. Ciao! ; )