@Francesca Questo è il punto! Se innovi con una dicitura AirCover che fa risuonare la possibilità che si tratti di un'evoluzione in senso assicurativo del rapporto fra guest e host e invece non fai niente di nuovo ma copri tutto solo con una nuova paroletta, dai l'illusione che il guest possa fare tutto, tanto ci pensa qualcun altro, e che l'host possa avere qualche garanzia in più (inizialmente, poi quando viene bruciato, capisce e smette di farsi magheggi) mentre lo rendi più esposto ancora alle possibilità di ripicca del guest. E il caso recente di @Stefano-E-Maria0 parla per tutti noi.
Davvero, cara Francesca, più che altro che senso hanno tutti questi enormi pasticci che, al minimo, confondono le idee, e al massimo procurano veri e propri danni all'host?
Io non ho mai richiesto alcun risarcimento a nessuno, neppure in un caso in cui i danni ammontavano a quasi tutto il pur degno guadagno. Perché penso che il gioco valga la candela e che si debba mettere in conto che posate scompaiano, bicchieri si rompano, coperte si sporchino o vengano bruciate dai mozziconi di illegittime sigarette... ma certamente se il danno superasse davvero il consentito e se soprattutto fosse stato fatto con cattiveria e evidente, deliberata incuria, non avrei alcuna remora a far anche causa all'ospite. Poi retrocederei per anni nel limbo infernale dei dannati da Airbnb.
E' giusto?