Va bene @Massimo558 cerco di riassumere. Di tutte le startup miliardarie ad oggi in essere, uno dei fondatori, Joe Gebbia non era il classico nerd che in un garage creava programmi in semi clandestinità, bensì un designer. Iniziò ad affittare la sua stanza per pagare le bollette, poi dopo diversi tentativi andati non bene, nonostante avesse continuato ad investire risorse per acquistare fotocamere professionali, per migliorare la presentazione degli spazi (ci ricorda qualcosa?) arrivò il fatidico giorno di Denver, dove nonostante gli alberghi fossero soldout, nessuno prenotava gli appartamenti a disposizione.
E li avvenne il colpo di genio, a mio avviso forse involontario. Spesero le ultime risorse per far fare scatole con i volti dei candidati che vendettero a 40$ l'una, per un controvalore di 4$, e ne vendettero circa 800. Ma ben presto anche quei soldi finirono. Andato a bussare a diverse porte per cercare finanziamenti, tutte puntualmente chiuse, si rivolsero a tale Grhamm, se non erro, che anche lui, in un primo momento rifiutò di supportare il progetto. A quel punto Gebbia tirò fuori dalla giacca una scatola di cereali e gliela regalò. Presa in mano la scatola, il finanziatore disse: se uno riesce a vendere una scatola di cereali a 40$ deve essere un genio. E finalmente concesse il finanziamento che ci ha permesso di essere qui dove siamo allora.
Chiedo cortesemente, se avessi commesso errori o imprecisioni, di rettificare la ricostruzione della storia.
Un saluto a tutti
Buona serata