Perfetti sconosciuti

[Jim1]

Ciao a tutti!

Leggevo poco fà sul sito Airbnbcitizen un articolo molto interessante sul tema della fiducia e vorrei condividere con voi alcuni elementi che mi hanno particolarmente colpito.

Durante uno degli show del TED Talk, il co-fondatore di Airbnb, Joe Gebbia, ha chiesto al pubblico di sbloccare i propri cellulari e consegnarli a perfetti sconosciuti. Il senso di lieve panico ed insicurezza che ha colpito l'audience è paragonabile a ciò che provano gli host quando per la prima volta aprono le porte di casa propria ai viaggiatori.

Ma poi Joe ha anche chiesto al pubblico come avrebbero reagito se questo sconosciuto si fosse presentato con il proprio nome, avesse raccontato qualcosa di sé, avesse ricevuto 150 recensioni in cui viene lodato per non aver mai sbirciato in un cellulare sbloccato. A queste parole, tutti hanno cominciato a sentirsi più a proprio agio con questa immaginaria persona sconosciuta, proprio perché sconosciuta non lo era più. 

Vorrei quindi chiedervi in questo post, quali sono state le vostre prime impressioni, i primi pensieri, le prime paure quando avete aperto le porte di casa vostra a perfetti sconosciuti? E cosa è cambiato da allora?

Venite a raccontarcelo in tanti!

Grazie,

Jim

[Alba75]

Giusta osservazione, grazie.

[Jim1]

Ciao @Alba75,

Benvenuta nella community! 🙂

Perché non ci racconti qualcosa sulla tua esperienza?

[Alba75]

Salve 

Purtroppo non sono ancora in grado di fare delle valutazioni, perché ho inserito la casa solo sabato.

Ho qualche prenotazione, ma non ho ancora ospitato nessuno.

Trovo questo sito molto utile e divertente, almeno per ora, 🙂 grazie 😊 

[Jim1]

Allora ti faccio un grandissimo in bocca al lupo @Alba75!

Magari dopo il primo soggiorno, puoi tornare a raccontarci l'esperienza. 🙂

[Giani2]

ciao, hai cominciato a lavorare di prova oppure hai tutte le carte in regola ? intendo ... che rischi ci sono se si fa un tentativo di prova , grazie

[Babas0]

Ciao @Jim1 e ciao a tutti gli sconosciuti 🙂

La mia esperienza è inziata nel 2015 come guest, senza particolari paure o diffidenze, ed è stata fin da subito così positiva che dopo qualche mese ho iniziato anche ad affittare la mia casa come host: proseguo entrambe, felicemente.

Le mie esperienze hanno consolidato e accresciuto la fiducia nelle persone, nella condivisone e nella sharing economy: fiducia non significa che non ci saranno problemi, disagi e, a volte, anche danneggiamenti, ma che ci sarà sempre disponibilità e capacità a trovare una soluzione insieme.

In ogni situazione, anche quella che inizialmente appariva più negativa, io e il mio interlocutore, abbiamo sempre trovato soluzioni e ne siamo stati appagati.

Ad oggi, sono così soddisfatta anche perchè sono molto pignola e selettiva, mi leggo tutti i regolamenti/suggerimenti/info da seguire, tutte le recensioni prima di affittare un'alloggio o accettare un'ospite: credo che Airbnb ci offra diversi strumenti affinchè le nostre esperienze possano essere le più positive possibili, sta a noi decidere se e come utilizzarle.

Ovviamente mi aspetto che Airbnb continui costantemente a cercare e implementare questi strumenti 🙂

Grazie a tutti i miei host e ospiti,

Francesca

[Jim1]

@Babas0 toccante!

Primo pensiero appena hai aperto la porta di casa ai primi ospiti? Anche due pensieri se vuoi. 🙂

[Babas0]

Il primo pensiero è stato per gli host che avevo incontrato, come guest, fino a quel giorno ispirandomi ai loro benvenuti e sperando che anche i miei ospiti si potessero trovare bene come successo a me 🙂

[Jim1]

@Babas0 l'esperienza in prima persona aiuta certamente tantissimo quando ci si mette dall'altra parte. E com'è andata?

[Babas0]

@Jim1

È andata molto bene, come le successive: mi hanno dato la fiducia per proseguire con sempre maggior sicurezza, tanto da non scoraggiarmi o pentirmi quando sono capitati ospiti meno rispettosi delle regole e della mia casa.

Credo che l'atteggiamento con cui ci si pone verso gli altri attragga soprattutto persone-ospiti con  atteggiamento molto simile 🙂

[Emily352]

I tuoi occhiali bianchi attrarrebbero chiunque, @Babas0. Ricordano il mare, l’estate, la luce, gli aquiloni, un approdo felice. Sono la tua cifra personale e il tuo mistero.

[Jim1]

@Babas0 concordo con @Emily352, hai l'accoglienza stampata in viso. 🙂

Vorrei chiederti, hai più ospitato o viaggiato (sempre con Airbnb intendo)? E in quale situazione hai imparato di più? 

[Babas0]

Grazie @Emily352 e @Jim1 per il bello che riuscite a vedere, in ogni host 🙂

Forse viaggio un po' di più di quanto ospiti, di certo entrambe le attività sono ormai parte delle mie abitudini.

Quando viaggio la prima ricerca per un'alloggio avviene sempre su Airbnb, che al 90% dei casi ha successo; mentre il mio alloggio è offerto in affitto solo ed esclusivamente su Airbnb, e viene occupato abastanza di frequente.

Io, in particolare, imparo molto dai miei viaggi, osservando host in situazioni molto differenti dalla mia (per location, alloggio, abitudini e cultura) e che proprio per questa diversità mi ispirano molto per soluzioni e servizi che riescono a offrire (più raramente anche per ciò che vorrei evitare).

Io credo che l'host e l'ospite ideali non esistano: come host possiamo impegnarci a descrivere quanto più precisamente offriamo e trasmettere al meglio quanto più ci rappresenta, in modo da aiutare gli ospiti a scegliere con chiarezza ciò che è loro più "affine".

[Luminita1]

Anch'io sono stata un po in pensiero la prima volta che avevo affittato il mio appartamento. Si trattava di un affitto a 3 ragazzi giovani che poi in realtà erano 4 e realmente ci sono stati dei piccoli problemi; il primo problema è stato quello che l'appuntamento fissato per la consegna delle chiavi non poteva essere fatto presso l'appartamento perché venivano in treno (e mi sono offerta di andare a prenderli alla stazione) ed il secondo problema è stato che sono venuti prima due poi altri due... sarebbe andato tutto bene, se non mi avessero lasciato un piccolo buchino di bruciato nel divano letto nel salotto.