Ahhhhhh, Francesca! Io ho vissuto sempre in mezzo ai cani, tranne qualche anno in cui sono stata girovaga per lavoro e non potevo permettermelo... ma che belli i nostri amici pelosetti!
Il mio Teo è la dolcezza pura... 16 anni e ancora va appresso alle canuzze ma sempre con grande galanteria, da vero signore di quelli che non ci sono più!
Ha avuto una vita piuttosto difficile... insomma ha visto morire il suo padrone. E io e mio figlio l'abbiamo portato con noi. Da allora, otto anni fa, sembra nato a nuova vita! Da quando poi le abbiamo fatto conoscere e abbiamo preso con noi la sorellina Lea, un vero terremoto, è ringiovanito ancora di più! Ogni tanto cerca di insegnarle le buone maniere: di prendere un peluche alla volta, non fare a pezzettini minuscoli la carta igienica spargendoli per tutta la casa come a creare una simpatica nevicata in salotto... almeno, sono certa che cerca di farglielo capire, quando sono soli... il risultato spesso è che quando torno dopo qualche ora, spesso trovo la casa sottosopra, Teo che mi saluta felice e poi si ciuccia un peluche e Lea che, come mi vede, scappa sotto il letto perché sa di averne combinata una delle sue.
Ma come si fa?
Certo è che anche quando poi non ci sono più, è un dolore tremendo, un lutto che ci si porta dentro per sempre, vero? Ma bisogna rassegnarsi: la loro vita è più breve della nostra, l'importante è la qualità e lo vita vissuta insieme.
Che bei ricordi con i miei cani...
In questo periodo della mia vita, uscire con Teo e Lea a passeggiare è una vera medicina. Se sono un po' tesa e nervosa, mi riportano immediatamente alla bellezza della vita e ritrovo il sorriso.
... Ma quando la chiami Patatella, si gira?