Cari Amici, mi dispiace ammorbarvi con una “cosa” così incre...
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Cari Amici, mi dispiace ammorbarvi con una “cosa” così incredibilmente verbosa e, in parte, localistica. Ma vedrete che le no...
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A quanto pare è di prossima istituzione una banca dati centralizzata per le locazioni turistiche in Italia:
https://www.ilsole24ore.com/art/affitti-brevi-pronta-banca-dati-mappare-annunci-AEqfeKm?refresh_ce=1
Sarà finalmente una semplificazione oppure l'ennesima complicazione con cui dovremo avere a che fare?
Grazie @Massimo558 !
Molto interessante: staremo a vedere gli sviluppi. Mi pare di capire solo locazioni turistiche non extra-alberghiero. Secondo te questa differenza ha un impatto grosso?
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Linee guida della community@Massimo558 Spero che non ci obblighino a esporre un altro codice oltre a quello che già dobbiamo denunciare non solo negli annunci (tutti) ma anche sui portoni delle nostre case. Sarebbe il colmo se davanti a un banale campanello privato fossimo obbligati a fissare millanta targhette con i codici che ogni portale pubblico/banca dati indica e prescrive... Spero solo che almeno i codici civico-regionali già esistenti e in vigore siano direttamente inseriti in questa nuova banca dati e non si debba rifare tutto da capo, e poi ancora da capo, e poi ancora da capo... Con grande dispendio di targhette e cartellini (che a Venezia per il centro storico, fra l'altro, devono pure essere in ottone...) e grande confusione nella documentazione e negli archivi. Sono già pronta...
@Cristiana19 pensa che qui nel Lazio è l'esatto contrario: per le LT è proibito esporre targhe o cartelli che permettano di identificare dalla strada che c'è un alloggio turistico.
Mah! Mi piacerebbe sapere quali motivazioni spingono alcune regioni a proibire ed altre a rendere obbligatoria la stessa cosa....
Per me è una gran cosa se veramente diventerà operativa! Se ne parla dal 2019, mi auguro che questa sia la volta buona.
Ogni passo verso la legalità e l' emersione dell' abusivismo è ben accetto!
Sicuramente agevolerà le operazioni di controllo, io sono molto contenta di questa notizia 😀.
@Francesca@Massimo558@IsabellaEValerio0@Cristiana19In fondo all’articolo del link postato da Massimo c’è questa postilla del „Sole 24 ore“ che per quanto ne capisco io, esclude i semplici locatori :
„In data 30 settembre abbiamo corretto la seguente frase, riportata nella versione iniziale dell’articolo, dopo aver letto una bozza del decreto del ministero del Turismo non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
«In base ai commi 4-5 dell’articolo 13-quater del Dl 34/2019 la “banca dati” prevede che le unità destinate ad affitto breve presenti nel territorio nazionale vengano identificate secondo un codice alfanumerico, denominato “codice identificativo”, da utilizzare in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all'utenza. Quest’ultimo obbligo non riguarda i locatori di immobili con contratti di durata inferiore a 30 giorni, ma i titolari di strutture ricettive, i soggetti che esercitano intermediazione immobiliare e i portali telematici, pena la sanzione pecuniaria da 500 euro a 5.000 euro»
Nel comma 2 dell’articolo 3 di tale decreto viene precisato, infatti, che l’obbligo riguarderà anche i soggetti che concedono in locazione breve immobili ad uso abitativo. Facciamo presente, però, che nella norma che istituisce la banca dati (commi 7-8 dell’articolo 13-quater del Decreto crescita) la dicitura è differente e non include i locatori.“
Insomma, qualcuno si deve ancora chiarire le idee...
Ciao @Angela1056 ,
Quella da te citata era la versione errata che il sole ha poi corretto con la versione dello screenshot.
A distanza di due anni dal DL 34 del 30/04/19 è stato finalmente firmato il DL 1782 banca dati.
Riguarda sia le strutture ricettive, sia gli affitti brevi ed è a mio avviso un importante tassello verso la regolamentazione del settore!
Spero che tutto vada in porto 😃!
Nella versione precedente dell' articolo, l'obbligo di esposizione del codice ( e relativa sanzione ) pareva ricadere sul portale, anziché sul locatore.
Aspettiamo comunque la pubblicazione ufficiale, già altre volte mi sono illusa per niente 😎
Per curiosità sono andata a leggere il comma 7/8 dell' articolo 13 quarter del decreto crescita. Copio e incollo :
" 7. I soggetti titolari delle strutture ricettive, i soggetti che concedono in locazione breve immobili ad uso abitativo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, i soggetti che esercitano attivita' di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile o porzioni di esso con persone che dispongono di unita' immobiliari o porzioni di esse da locare, sono tenuti a pubblicare i codici di cui al comma 4 nelle comunicazioni inerenti all'offerta e alla promozione.
8. L'inosservanza delle disposizioni di cui al comma 7 comporta l'applicazione della sanzione pecuniaria da 500 euro a 5.000 euro. In caso di reiterazione della violazione, la sanzione e' maggiorata del doppio"
Non parla di " locatori " ma di " soggetti che concedono in locazione breve ... "
A me pare la stessa cosa 😶😂
Si @IsabellaEValerio0 , avete ragione, già nel Decreto Crescita , che istituisce la norma della banca dati, sembra che siano inclusi i locatori....
Grazie per la puntuale ricerca!
Grazie a te @Angela1056 ,
Inizialmente non avevo notato la postilla al fondo dell' articolo ( troppo presa dall' entusiasmo per la notizia 😎).
@Massimo558 @IsabellaEValerio0 @Angela1056 @Francesca Il punto però non è plaudire a questo come un passo verso la legalità, perché queste banche dati ci sono già per ogni regione con, purtroppo, esiti diversi da regione e regione, come ben fa notare Massimo. Chi lavora e ha sempre lavorato sotto traccia non emergerà solo perché una nuova banca dati impone un nuovo codice a chi è già "in chiaro". Il punto è: tutto bene, ma perché non affrontare la materia con una legge omogenea per tutta Italia? Perché se io non espongo una targhetta 3x6 mi becco una multa sino a 5000 euro e a Massimo viene comminata se fa il contrario? Che senso ha? Se questa banca dati arriva per omologare tutti nello Stivale e semplificare una codificazione, ben venga. Se deve complicare le cose (magari con nuovi balzelli, tanto è questo quello a cui le amministrazioni ambiscono: fare multe) non sarà un passo avanti. Io spero naturalmente che sia una soluzione e non un problema. Stiamo a vedere. Sicuramente ne riparleremo. Grazie intanto per le preziose quanto ancora un poco nebulose notizie.
Per me questo rappresenta proprio un passo verso la legalità e la lotta all' abusivismo! Chiaro, è soltanto un passo verso la giusta direzione, vedremo poi se il cammino si arresterà oppure se seguiranno passi successivi.
Ma perché è così importante la banca dati nazionale ?
In primo luogo non tutte le regioni hanno previsto il codice identificativo, ad oggi resta sicuramente esclusa la Sicilia, forse la Valle d'Aosta, la Campania ( che l' ha istituito da poco, ma non per le locazioni ) e magari ancora altre regioni di cui non sono a conoscenza.
La banca dati unica consentirà di uniformare la situazione, certamente bisognerà semplificare il più possibile questo passaggio. Sarebbe auspicabile che chi ha già un codice ricevesse in automatico il codice unico nazionale oppure che il codice unico nazionale venisse assegnato solo a chi attualmente ne è privo e che le altre strutture o locazioni venissero caricate sulla banca dati nazionale col codice già in loro possesso.
Sarà molto importante anche dal punto di vista del consumatore che all'interno del territorio nazionale avrà la possibilità di sapere con facilità se la struttura prescelta è presente all' interno della banca dati stessa.
E la sua presenza sarà in un certo senso garanzia di maggior qualità perché a monte si sarà verificato se chi mette a disposizione una casa o una struttura sia effettivamente in possesso dei requisiti per farlo e anche se la casa o la struttura siano conformi ad assolvere quella funzione.
Sicuramente agevolerà le operazioni di controllo, soprattutto se si procederà con altri passi verso la giusta direzione, come ad esempio l' incrocio con i dati con alloggiati web che già dovrebbe essere operativo per i comuni che prevedono la tassa di soggiorno.
Certo, poi però i controlli si dovranno fare!
Consentirà di fare altri passi verso la giusta direzione, come ad esempio obbligare i portali a pubblicare soltanto gli annunci in possesso del codice, perché non potrà più esistere l' opzione " esente " perché la mia regione non me lo richiede. E i portali collaboreranno : avete visto come stanno cambiando le cose sia in Italia, sia all'estero ?
Sicuramente chi vuole continuare a vivere nel mondo sommerso potrà continuare a farlo, ma dovrà vivere soltanto più di passaparola o annunci facebook, perché gli sarebbe preclusa la pubblicità on line sulle OTA.
Quindi, sì! Plaudo alla banca dati nazionale come ad un passo verso la legalità, un passo a cui mi auguro ne seguano tanti altri!
Le notizie saranno meno nebulose dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale : attendo fiduciosa 🙂!