OTTENIMENTO CIR Comune di Bologna

Carlo7343
Level 2
Bologna, Italy

OTTENIMENTO CIR Comune di Bologna

Buongiorno,

in queste settimane ho iniziato le pratiche per ottenere il CIR.

La SUAP di Bologna mi ha specificato che per ottenerlo devo togliere sia la residenza che il domicilio sia modificare al catasto l'uso di destinazione del mio immobile da A1 a B3 turistico.

Considerando che cambiare al catasto l'appartamento costa circa 300 euro al mq (il mio appartamento è circa 100 mq quindi 30.000 euro di spesa) non credo che continuerò la mi esperienza su AIRBNB.

Per voi tutto ciò è normale?

18 Risposte 18
Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Carlo7343  ciao

la normativa regionale prevede la locazione in forma non imprenditoriale da parte del solo proprietario che non sia residente nell'unità immobiliare, per cui deve trattarsi della locazione dell'intero appartamento.

Sempre il forma non imprenditoriale, il proprietario o chi abbia la disponibilità dell'unità immobiliare, che sia residente nell'unità immobiliare stessa, può svolgere l'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B.

Con il nuovo Regolamento edilizio vigente dal 10 aprile 2024 tutte le unità immobiliari utilizzate per le tipologie ricettive (anche solo la locazione) devono preventivamente fare il cambio di destinazione d'uso.

Non conosco le tariffe degli Studi tecnici ma, approssimativamente, il cambio (che non prevede oneri da parte del Comune) potrebbe costare tra 500 e 1.000 euro. Ti suggerisco, se sei interessato, di informarti meglio, magari tramite un'associazione di proprietari (che hanno gli Studi tecnici convenzionati).

Edith574
Level 2
Bologna, Italy

Salve io sono residente all'estero iscritta AIRE e affitto il mio appartamento saltuariamente, quando non sono a Bologna. Non lo potrei affittare in maniera permanenente perchè mi serve almeno 1 settimana al mese. Ne affitto 2/3 ossia la mia camera da letto rimane chiusa quando ci sono gli ospiti e la uso io quando rientro. Mi potreste dire dove richiedo il CIR poter poi richiedere il CIN? A uno sportello fisico o a un portale del comune? Grazie, Edith

Benedetta
Community Manager
Community Manager
Southampton, United Kingdom

Ciao @Edith574  evidenzio il tuo commento a @Alberto1535. Ti consiglio di usare la @ per taggare gli altri host per facilitare le vostre conversazioni 😊 

 

Hai controllato sul centro risorse se ci sta qualche articolo di Airbnb che potrebbe esserti utile? 

 

Facci sapere e casomai cerco qualcosa che potrebbe esserti utile 😊

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Per favore segui le linee guida della community

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

Gentile @Edith574 buonasera

Le norme regionali prevedono solo due tipologie ricettive in forma non imprenditoriale.

La locazione dell'intero appartamento ammobiliato per uso turistico da parte del solo proprietario (o usufruttuario, NO sublocatore o comodatario) che non sia residente nell'appartamento (o meglio nel quale non vi sia alcuna persona residente).

L'attività saltuaria di alloggio e prima colazione - B&B  che invece impone la residenza del gestore e la sua convivenza con l'ospite (dovendo anche offrire la prima colazione).

La tipologia che meglio risponde alle tue esigenze sarebbe la gestione di affittacamere, che in Emilia Romagna è possibile solo in forma imprenditoriale (quindi con partita IVA e fiscalità dell'impresa individuale).

 

Restando nelle forme non imprenditoriali, poiché sei residente all'estero l'unica tipologia utilizzabile sarebbe l'appartamento ammobiliato per uso turistico, consapevole dei vincoli posti dalla normativa regionale.

Trovi tutte le informazioni anche sugli adempimenti qui:

 

https://imprese.regione.emilia-romagna.it/semplificazione-e-sportello-unico/schede-attivita-imprendi...

 

Qualche ulteriore precisazione e altre informazioni.

Il Codice regionale CIR, propedeutico alla richiesta del CIN al Ministero del Tesoro, si ottiene al termine del procedimento amministrativo rivolto al Comune e alla Regione.

 

Per la comunicazione/SCIA iniziale da presentare telematicamente al SUAP del Comune sul portale dedicato occorrono SPID, Firma Digitale Remota e PEC.

Prima della presentazione della comunicazione/SCIA iniziale al Comune di Bologna, per effetto del nuovo Regolamento edilizio vigente dal 10 aprile 2024 tutte le unità immobiliari utilizzate per le tipologie ricettive (anche solo per la locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico) devono preventivamente fare il cambio di destinazione d'uso. 

 

In possesso della comunicazione/SCIA protocollata dal Comune, puoi fare la richiesta delle credenziali di accesso al portale Alloggiati web per la comunicazione di generalità e documenti degli ospiti alloggiati:

 

https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/

 

https://questure.poliziadistato.it/it/Bologna/articolo/7385832e07556f70542544847

 

Trovi qui le informazioni per la gestione dell'imposta di soggiorno:

https://www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/imposta-di-soggiorno

 

Il passaggio a una qualsiasi tipologia ricettiva comporta il passaggio da utenza domestica a utenza non domestica della Tassa sui rifiuti (TARI). 

Nella sostanza, la tassa triplica.

Occorre presentare all'Ufficio tributi la comunicazione di cessazione dell'utenza domestica e il nuovo inizio come utenza non domestica.

https://www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/dichiarazione-tari

https://www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/iscrizione-tari-strutture-ricettive

https://www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/pagare-tassa-rifiuti-tari

 

Il Comune ti metterà in contatto con gli uffici regionali ai fini della presentazione della richiesta dell'abilitazione all'utilizzo del portale regionale ROSS1000.

Si tratta del portale da utilizzare per la segnalazione mensile dei flussi turistici ai fini statistici.

https://statistica.regione.emilia-romagna.it/metadati/rilevazioni/turismo/allegati-rilevazioni-turis...

 

Al termine del procedimento amministrativo, entrando con SPID nel portale ROSS 1000 - Sezione anagrafica potrai leggere il CIR che è stato assegnato alla tua unità immobiliare.

 

In possesso del CIR, potrai presentare al Ministero del Turismo la richiesta per l'ottenimento del CIN:

https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/

Qui trovi i pareri del Ministero sul CIN e su dispositivi di sicurezza ed estintore:

https://www.ministeroturismo.gov.it/faq-banca-dati-strutture-ricettive-bdsr/

 

C'è un pò da lavorare, auguri !

p.c. @Benedetta 

Edith574
Level 2
Bologna, Italy

Grazie @Alberto1535 chiarissimo. Nel frattempo ho studiato e sono arrivata fino al passaggio del SUAP e alla richiesta di SCIA online.
Ho anche pensato che la tipologia B&B fosse più adatta al mio caso proprio perchè cambiare la destinazione d'uso di una casa in cui di fatto vivo anche se a metà non mi pare sensato. Meglio a questo punto affittare salturiamente solo quando sono a Bologna anche se il punto era proprio l'opposto, ossia fare un po' di cassa quando non ci sono. Rimane poi comunque il problema dell'iscrizione all'AIRE e la residenza ufficiale in Germania che ho per motivi di lavoro. Vabbè, l'alternativa è togliere l'appartamento completamente da Airbnb. Ora vedo se si riesci a fare così. Grazie ancora.

Edith574
Level 2
Bologna, Italy

In Germania ho la partita IVA ma comunque è necessario "Essere iscritto al registro delle Imprese presso la
Camera di Commercio e relativi contributi" cosa che mi pare assolutamente improponibile. Quindi non saprei veramente come fare. La modifica di destinazione d'uso da Residenziale a Turistico si fa online? @Alberto1535 

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

 

@Edith574 

Dire che non è sensato il cambio di destinazione d'uso imposto nel caso di locazione è un eufemismo. Si tratta di un'azione preordinata di contrasto agli "affitti brevi" nei confronti dei quali è ben nota l'avversità dei politici locali. Ne sono principalmente colpiti i piccoli proprietari (vietata qualunque tipologia ricettiva se la SU è inferiore ai 50 mq) e i proprietari (che siano residenti o meno non dovrebbe avere importanza) che occasionalmente intendano dare in locazione (come da loro diritto sancito da Costituzione e Codice civile) in tutto o in parte l'unità immobiliare di proprietà.

Nel mio caso (locazione già presente prima del nuovo Regolamento edilizio) c'è stato un cambio "automatico" d'ufficio (così mi hanno riferito), quindi non ho esperienza diretta. Ritengo comunque che debba essere presentata una SCIA telematica al SUE  del Comune (analogamente a una pratica edilizia), per cui se avessi dovuto farla mi sarei rivolto a un Studio tecnico.

 

Temo che non avendo la residenza nell'unità immobiliare la tua SCIA del B&B  venga respinta e che, quindi, l'unica alternativa in forma non imprenditoriale sia l'appartamento ammobiliato per uso turistico.

Peraltro, una vecchia Delibera della Giunta regionale (di venti anni fa) pone il divieto di pubblicità sui portali alle tipologie ricettive non imprenditoriali.

Questa delibera è, di fatto, da intendersi superata ponendo in essere solo delle locazioni brevi  (locazioni tra privati con durata max 30 giorni, quindi inserendo nell'annuncio su Airbnb una durata max di 29 notti), per le quali il Comune di Bologna ha in essere una convenzione con Airbnb per la riscossione e il riversamento dell'imposta di soggiorno.

Mentre la delibera non è superata per il B&B.

 

Avevo volutamente tralasciato di proseguire con l'affittacamere , pur non conoscendo la posizione personale, sia per i maggiori oneri amministrativi che per la probabile iscrizione alla Gestione commercianti dell'INPS con conseguente pagamenti dei contributi previdenziali.

 

Quanto al CIR e al CIN, al di là dell'offerta su Airbnb, è comunque un obbligo di qualunque tipologia ricettiva (anche per chi faccia solo locazioni turistiche dirette).

Edith574
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Bologna, Italy

Grazie @Alberto1535  direi che la mia esperienza su Airbnb come host termina qui dunque. La cosa ironica è che io anche volendo non potrei affittare il mio appartamento in maniera continuativa perchè ci torno regolarmente. Airbnb era proprio un modo leggero di arrotondare e pagarmi un po' di mutuo in questa fase di lavoro all'estero, gestendomi il calendario in totale libertà. Ora avrò solo i costi della casa, che oltretutto rimane chiusa molte settimane di fila e ne va un po' anche a livello di sicurezza. Vabbè, stiamo a vedere se cambia qualcosa col tempo.

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

Gentile @Edith574 

gli amministratori locali avrebbero raggiunto il loro scopo.

Al di là della burocrazia assurda ed enorme imposta per fare una semplice locazione occasionale (come peraltro è anche la mia), assolto l'obbligo di cambio di destinazione d'uso, si tratta "solo" di presentare una serie di moduli sui portali dedicati.

Formalmente, hai tutti i requisiti (proprietaria non residente) per poter fare la locazione dell'appartamento ammobiliato per uso turistico, la quale, in quanto non imprenditoriale, dovrebbe proprio avere il requisito dell'occasionalità.

Nulla vieta che periodicamente tu possa utilizzare personalmente il tuo appartamento senza dover rendere conto a nessuno (o devi alloggiare in albergo ?)

 

Edith574
Level 2
Bologna, Italy

Ho chiesto un preventivo a un geometra per il cambio di destinazione d'uso. Immagino di dover anche consultare il regolamento condominiale, accertandomi che non lo vieti.

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Edith574 il problema è complesso e la risposta dipende dalle interferenze della normativa regionale sulla locazione turistica.

 

Le norme regionali dell'ER prevedono la locazione dell'appartamento ammobiliato per uso turistico con durata sino a 6 mesi (il modello di riferimento di questa obsoleta normativa è l'affitto estivo della riviera romagnola).

Per cui facendo locazione per finalità turistica oltre i 30 giorni si ricade sempre nella normativa regionale del CIR e, di conseguenza del CIN.

 

Si tratta quindi di uscire da questi vincoli (peraltro è rara una permanenza a Bologna superiore al mese per finalità turistica).

Per entrare nei contratti di natura transitoria (Legge 431/1998) vale a dire nei contratti con durata superiore a 30 giorni, fino a 18 mesi, per finalità diverse da quella turistica: lavoro, studio, cura o altra specifica esigenza del conduttore.

Facendo solo questa tipologia di contratti non c'è ovviamente nessun obbligo di comunicazione/SCIA al SUAP, di segnalazione alla Questura, di comunicazione dei flussi turistici, di rilevatori di gas e monossido e di estintore, di CIR, di CIN, niente !

 

Mi pare quindi possibile pubblicare l'annuncio su Airbnb inserendo una durata minima del soggiorno di 30 notti (che equivalgono a 31 giorni) e comunicando nel contempo a Airbnb l'esenzione dal CIN.

Con queste caratteristiche Airbnb non dovrebbe provvedere all'applicazione nei tuoi confronti della ritenuta fiscale (in quanto riservata solo alle locazioni brevi) né alla riscossione dell'imposta di soggiorno per le prime 5 notti in quanto non dovuta (probabilmente occorre intervenire sull'annuncio per entrambe le cose).

 

Ma entrando nei contratti transitori occorre fare i conti con l'Accordo territoriale

https://www.cittametropolitana.bo.it/sanitasociale/politiche_abitative/politiche_abitative_canone_co...

 

Questo disciplina in particolare i canoni di locazione che non sono più liberi (come nei contratti brevi o nei contratti turistici) ma sono stabiliti in un determinato range in funzione dei requisiti dell'unità immobiliare locata (in tutto o in parte).

Per cui dovrebbero essere inseriti su Airbnb dei prezzi congrui con i canoni stabiliti dall'Accordo territoriale, canoni che, a mio parere, sono fortemente penalizzanti per il locatore.

In aggiunta la norma prevede che per beneficiare di (modeste) agevolazioni fiscali (in particolare cedolare secca ridotta al 10%, probabilmente al 9% con l'ultima Legge di bilancio) il contratto di locazione debba essere asseverato da organizzazioni di inquilini e proprietari.

E' evidente che i canoni concordati e i costi dell'asseverazione, in presenza di un contratto di durata limitata, rendono poco conveniente l'operazione.

 

Come per tutti i contratti di locazione di durata superiore ai 30 giorni, è obbligatoria la registrazione del contratto all'Agenzia delle entrate (che si può fare anche online e, optando per la cedolare secca, in esenzione di imposta di registro e imposta di bollo).

Il testo del Contratto deve essere conforme al modello previsto dal decreto ministeriale.

 

E allora, chiudiamo tutto ?  Forse no.

Esprimo un mio parere (non condiviso da molti).

Il contratto transitorio può essere registrato all'Agenzia delle entrate prima dell'asseverazione, e quindi anche in assenza di asseverazione.

L'asseverazione ha solo la funzione di determinare delle agevolazioni fiscali (in particolare cedolare in misura ridotta).

Registrando un contratto transitorio a canone libero ed optando per la cedolare secca, la misura della cedolare sarà quella ordinaria (21%).

La legge prevede che le clausole contrattuali che determinano un canone superiore a quello degli Accordi territoriali siano nulle e che il conduttore abbia 6 mesi dalla scadenza del contratto per richiedere la restituzione di quanto pagato in più (rispetto ai canoni dell'accordo territoriale).

@Benedetta 

Edith574
Level 2
Bologna, Italy

@Alberto1535vale la pena provare forse? ci sarà "mercato" per affitti da 5 - 6 settimane, ovviamente a canone libero?

Alberto1535
Top Contributor
Bologna, Italy

@Edith574 

Sono completamente fuori da questo mercato (ho durata max 14 notti).

Non costa nulla verificare se ci siano opportunità, inserendo l'offerta anche su altre piattaforme. Qualche dubbio sui siti di affitti perché poi ci sono da concordare le modalità di pagamento e da questo punto vista Airbnb, almeno per il primo mese, tranquillizza.

Ad esempio Housinganywhere (che non conosco) mi pare una piattaforma specializzata proprio negli affitti oltre il mese, per cui sicuramente non viene richiesto il CIN (anche a Bologna ho visto che offrono un discreto numero di alloggi, oltre 500).

 

 

Daniela2942
Level 2
Ferrara, Italy

Ho provveduto ad effettuare la pratica in Luglio per ottenere il CIR e per il cambio che consiste nel cambio di destinazione d'uso ma non in un cambio catastale. Tra relazione del tecnico, presentazione della pratica e mi risulterebbero pure oneri comunali, il costo complessivo è stato inferiore ai 2000€.

 

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