Ciao chiedo aiuto qui perchè non so come uscirne, Io ho un a...
Ultima risposta
Ciao chiedo aiuto qui perchè non so come uscirne, Io ho un appartamento a milano che è in affitto su airbnb dal 2015.quando è...
Ultima risposta
Buongiorno a tutti,
ringrazio anticipatamente per l'attenzione e la risposta.
In merito alla "Panoramica riguardante le ritenute fiscali sul reddito per gli host in Italia" trasmessa via email oggi 1 gennaio 2024, sembra che per l'host principale venga applicata la cedolare secca sull'importo lordo, quindi compreso il compenso del co-host (se è presente).
Quindi se l'host principale paga le imposte al lordo del compenso del co-host, mi sembra che sia piuttosto maltrattato.
Da un articolo a questo link https://www.airbnb.it/help/article/3389 /(che recita così al paragrafo -Imposte e compensi- : "compensi dei co-host non influiranno sull'importo che verrà indicato al titolare dell'annuncio ai fini della comunicazione delle informazioni fiscali. Questa persona riceverà un documento per l'intero importo della prenotazione e i co-host ne otterranno uno per le somme offerte loro dal titolare dell'annuncio."), sembrava invece quindi che fosse conveniente per l'host principale.
Sembrava logico pagare le imposte ognuno per la parte che riceve.
Qualcuno ha già indagato con il proprio commercialista su questo argomento?
Grazie!
Seguo. Stessa situazione con immobile a Milano in comproprietà con il mio ragazzo che è stato aggiunto come co-host al 50%.
Io comunque nel dubbio ho flaggato "NO". Faro come ho fatto sempre con il mio commercialista. Anche perché airbnb da risposte molto vaghe e poco sicure...
Non puoi fare come sempre con il tuo commercialista. Airbnb pagherà le tasse sul lordo, come peraltro prevedeva la legge già dal 2017
E' sbagliato perché tu non hai alcun titolo per scaricare i costi da una locazione turistica. Non c'è formalmente alcun modo per farlo. Non pagare le tasse sul compenso del co host equivale ad eliminare la quota condominiale o le spese per le utenze, ne più ne meno. La legge peraltro parla chiaro stabilendo che le tasse vadano pagate sul lordo. Questo comprende la commissione di Airbnb e le spese di pulizie, oltre che tutto il resto già citato e il compenso del co host. L'unico modo per evitare che ciò accada è costituire attività di impresa che per ovvie ragioni non è conveniente per un solo immobile e avvalersi di persone che siano nelle condizioni di emettere fattura. In realtà molte società di gestione, che a loro volta sono chiamate a pagare la cedolare per conto dei proprietari, sono nelle condizioni di calcolare la tassazione solo sul netto. Perché da una parte fatturano all'ospite i servizi e dall'altra parte fanno firmare all'ospite un contratto di locazione tursitca che riporta il netto e sui viene calcolata la tassazione.
Salve, se io do il 100% + pulizie al co-host, paga lui la cedaolare secca?
Grazie
Ciao, @Francesca2503, la cedolare secca (21%) la paga sempre e comunque,il titolare della attivita',essendo tassazione per affitto di immobile,a meno che la pratica per l'attivita' non sia a nome di altri.
Ricorda che il "Co host",fiscalmente,non esiste,in Italia.
Meglio chiedere ad un buon consulente come puoi fare.
Cordialmente
Ciao @Francesca2503,
credo che se il 100% del guadagno dell'host viene versato da Airbnb direttamente sul conto corrente bancario intestato al co-host, beneficiario di un comodato d'uso gratuito anche verbale, sarà l'effettivo beneficiario del guadagno, ossia il co-host, a dover pagare la cedolare secca. Certo, verificherei comunque con un commercialista.
"Co-host" e insieme comodatario non possono coesistere.
Se c'è comodato (registrato all'Agenzia) è il comodatario che diventa titolare della pratica amministrativa nei confronti di Comune e Regione (quando consentito dalle norme regionali), del CIR e del CIN, dell'annuncio su piattaforme fornendo esclusivamente i suoi dati dati fiscali (sia ai fini della Direttiva DAC7 sia per gli obblighi del DL 50/2017) nonché dei contratti di locazione.
E deve trattarsi di locazioni brevi, in quanto superando i 30 giorni con un unico conduttore nell'anno solare, vale la regola generale che i canoni di locazione sono redditi fondiari del proprietario comodante (anche se non ha partecipato al contratto, né ha incassato i canoni).
Opportuno comunque, prima di prendere decisioni, avvalersi della consulenza di un dottore commercialista.
grazie @Alberto1535,
il comodato d'uso verbale non dovrebbe essere registrato all'Agenzia delle Entrate... non so se esiste compatibilità tra la pratica amministrativa che assegna la titolarità dell'attività alla proprietà e la concessione del bene con le sue prerogative... e come ho già scritto verificherei tutto con un professionista.
@Marco810 ciao
D'accordissimo sulla consulenza di un dottore commercialista.
La registrazione (possibile anche del comodato verbale) attribuisce la data certa ai rapporti.
Ma i Comuni generalmente pretendono la forma scritta.
Buona serata.