Ciao a tuttiHo letto di una sentenza del TAR del Lazio del 2...
Ciao a tuttiHo letto di una sentenza del TAR del Lazio del 27 maggio 2025, che "annullerebbe" la famigerata circolare sul div...
buona sera tutti. volendo mettere una key box per il check in self service, l'amministratore del condominio mi scrive questo: "ci risulta che la circolare del Ministero dell'Interno del 18 novembre 2024 ribadisca l'obbligo di identificazione personale degli ospiti previsto dall'articolo 109 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). Pertanto non è possibile avvalersi del self check-in di qualsiasi tipologia."
Vi risulta che non si possa più fare il check in self service? grazie
Risolto! Vai alla Risposta Migliore
Si @Patrizio24 , il tuo amministratore del condominio ha ragione.
Questa è la circolare da lui citata
https://www.fiscoetasse.com/files/19223/circolare-interno-strutturericettive-2024.pdf
Si @Patrizio24 , il tuo amministratore del condominio ha ragione.
Questa è la circolare da lui citata
https://www.fiscoetasse.com/files/19223/circolare-interno-strutturericettive-2024.pdf
@Patrizio24 aggiungo solo per correttezza che le key box di per sé non dovrebbero essere vietate perché possono eventualmente servire per un check-out in autonomia.
grazie mille Angela, anche per le risposte in merito alla questione del co-host
@Angela1056 @Patrizio24 ma può servire anche per eventuale personale di pulizia e manutenzione o persino per sé medesimi!
Ciò detto, non spetta certamente al condominio sindacare se i checkin siano svolti puntualmente ex lege.
secondo te, apparte le disposizioni di legge, l'amministratore di condominio, può vietare il collocamento della key box all'esterno dello stabile?
Ciao @Patrizio24, in generale l'amministratore deve agire su mandato dell'assemblea, quindi per vietare qualcosa, a meno che non sia una faccenda molto urgente, e non mi pare questa, dovrebbe avere una assemblea che lo legittimi. Decisione che comunque tu puoi impugnare e non ritenere corretta, se vuoi non finisce neppure lì. In generale non si può vietare la collocazione all'infuori dello stabile se in proprietà non concominiale (fuori dello stabile ma in facciata è comunque proprietà condominiale...) ma può certamente intimarti di non farlo se ritiene sia dannoso per il condominio ed importi in via giudiziale di non farlo. Dipende poi dal regolamento e dal caso specifico, potrebbe anche non essere facile vietarti di metterlo in proprietà condominiale. Tieni presente che al di fuori di questa, ad esempio in zona pubblica, esistono lo stesso delle regole ed in generale sono più restrittive siccome non è tua quella proprietà, almeno in parte, ma appunto pubblica. Fattivamente non si fanno sempre rispettare tutte le regole con pignoleria, in generale però non permettono di mettere key box o manufatti similari, specialmente in maniera abituale e costante, in luoghi pubblici. Chiunque potrebbe contestarti questo, anche il condominio.
Se un giorno però dovessero rubare a un vicino od un furto in causa tua dovesse causare danni ad altri e si dimostrasse che sono state utilizzate le chiavi messe nella tua key box, tu ne saresti potenzialmente in parte responsabile. Siccome è evidente che lasciare della chiavi di casa in un apparecchietto che si porta via, sfascia e apre con relativa facilità è una condotta irresponsabile e rischiosa.
Ciao @Patrizio24, sì, se per "esterno dello stabile" si intende la facciata del condominio, essendo la stessa di competenza del medesimo.
Ciao @Pietro608, certo che spetta al condominio, e non solo, siccome la regolarità o meno dell'attività di un condomino può certo incidere sulla sicurezza, e molto altro, degli altri condomini. Come inoltre può sindacare sull'utlizzo di key box o similari se messe in spazi condominiali ad esempio e / o se all'interno sono presenti chiavi condominiali.
Ciao @Francesco1872, premesso che io faccio da sempre checkin in presenza, come indicato in annuncio, temo di non essermi spiegato in modo sufficientemente chiaro.
Il tema -così lo avevo inteso io, almeno- era in essenza quello della liceità in sé del Self-Checkin, ossia della modalità di identificazione dell'ospite da parte dell'host, non in presenza.
Relativamente a tale tema, così indicato e circoscritto, mi pare di poter ripetere quanto ho già detto, intendendo con ciò significare che è l'autorità di Pubblica Sicurezza ad aver pieno titolo a sindacare tale modalità.
Se consideriamo altri aspetti collegabili al checkin (diversi dalla prima identificazione dell'ospite), allora passiamo a temi diversi, come per esempio:
-se il regolamento condominiale prevede orari o modalità specifiche per i checkin (per evitare disturbo alla quiete dei condomini), l’amministratore o l’assemblea possono richiedere il rispetto di tali norme;
-in modo analogo, il condominio può verificare che gli ospiti rispettino (se indicati nel proprio regolamento), eventuali orari di ingresso/uscita stabiliti, tanto più se sono nero su bianco regole sul silenzio, in aggiunta a quelle previste dal Regolamento Comunale o dalla Legge (orari di silenzio per lo svolgimento di lavori di ristrutturazione e simili, disturbo alla quiete pubblica ecc.);
-ovviamente, direi, il condominio ha titolo a sindacare il posizionamento di qualsiasi manufatto (ivi comprese Keybox) negli spazi e sulle superfici condominiali!
Tutti temi sui quali concordo, ma che ora spero sia chiaro non erano oggetto della mia precedente risposta.
Ciao @Pietro608, grazie per il messaggio. Un regolamento condominiale siffatto sarebbe in generale illegale, a parte il posizionamento dei manufatti, specialmente in caso di locazioni. Mi pare giriamo troppo attorno al termine sindacare che può avere vari significati specifici. Sulla modalità di check-in può sindacare anche il tuo vicino di casa, non nel senso che possa darti una multa o condannarti ma che può chiederti spiegazioni ed agire se ritiene tu non rispetti la legge, non solo il regolamento condominiale.
si grazie. Angela è stata molto precisa e gentile.
@Patrizio24 , come ti hanno evidenziato gli altri, è chiaro che l'amministratore sta andando oltre le sue compretenze, ma è chiaro che le key box stanno dando fastidio a qualche condomino, e quindi prima o poi aspettati che vadano all'attacco su questo piuttosto che sulla liceità del self check-in!
Per evitare rogne del genere, e per continuare a fornire il self-check in solamente per agevolare un ospite che volesse entrare quando io ho magari un altro impegno (poi ci vediamo la sera per contratto e riconoscimento) io ho risolto la cosa dotando l'appartamento di un apriporta GSM collegato al citofono per il portone (do all'ospite il numero di telefono da chiamare) in accoppiata con una key box dalla porta di casa, che a questo punto contiene solo le chiavi dell'appartamento e non del portone, e comunque non è alla portata di chiunque passi dalla via. A questo punto il condominio non può dire nulla.
Però, ripeto, io uso questo metodo per dare e avere maggiore libertà sull'orario di check-in, però è vero che il check-in non in presenza non è ammesso. Tant'è che un annetto fa lo ho tolto dai servizi del mio appartamento, tra i quali figurava dai tempi del COVID quando era un servizio gradito e nessuno obiettava (è proibito da sempre, anche se solo recentemente è stato ribadito espressamente)
Ciao @Alberto192, non è vero che l’amministratore va oltre le sue competenze avvisando un condomino di rispettare la legge, quindi facendo notare che il self check-in non è consentito. Andrebbe oltre le sue competenze, e solo nel caso non fosse già ben chiaro nel regolamento condominiale, se vietasse di fare qualcosa, come di mettere una cassetta porta chiavi.
Per il resto le rogne si dovrebbero evitare rispettando le leggi ed i vicini…non è proprio un bell’esempio evitarle così…