Cari Tutti,
negli ultimi giorni, prendendo spunto da un post relativo a come e se aumentare le tariffe giornaliere invernali per causa del riscaldamento, abbiamo iniziato a parlare dei nostri comportamenti compatibili con necessari e non più rimandabili provvedimenti a favore del risparmio energetico.
L'ottima @Susanna0 ha riportato un gustoso brano da facebook in cui "gli statunitensi" avvisano che viaggiare in Italia in periodo invernale significa affrontare delle bizzarre costumanze fra cui il non salire oltre i 21 gradi di temperatura in casa, addirittura spegnere le caldaie (alcune delle quali sono centralizzate!) nelle ore notturne e altre amenità del genere. Il brano raccomandava quindi ai viaggiatori USA, abituati a vivere in pantaloncini corti anche a gennaio nelle loro case invece di gestire il freddo con altri mezzi, di mettere in valigia maglioni e calze pesanti.
Posto che sono i viaggiatori USA ad essere eventualmente bizzarri (per non dire altro, dato che sono i più grandi inquinatori del globo procapite), noi adottiamo e facciamo adottare - per quanto possibile - comportamenti rispettosi dell'ambiente negli appartamenti che affittiamo?
Per esempio:
- utilizziamo lampadine a led?
- descriviamo con cura come effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti e pretendiamo che venga eseguita nel rispetto della normativa locale?
- diamo strumenti/indicazioni e accessori all'ospite per limitare il consumo di acqua, plastica, elettricità (richiedendo attenzione laddove gli impianti di aria condizionata e riscaldamento sono ad esempio a pompa di calore, oppure con la richiesta di spegnere sempre le luci in uscita dall'appartamento o in partenza o ancora raccomandando che non si possono accendere dieci elettrodomestici tutti contemporaneamente)?
- utilizziamo per le pulizie del nostro appartamento prodotti ecosostenibili? Li diamo poi in dotazione agli ospiti?
- evitiamo di fornire piatti, bicchieri e posate in plastica monouso?
- diamo indicazioni specifiche inerenti acquisti di alimentari (ad esempio) in mercati di zona o supermercati biologici che hanno attenzione specifica per il territorio?
- e tutto quello che non mi viene qui in mente ma che può essere da voi aggiunto.
A proposito di questo argomento, oggi più che mai centrale, chiedo, per favore, a @Francesca sempre attenta alle nostre istanze, e, di converso, agli amministratori di Airbnb di inserire fra i parametri di valutazione di hosts e guests anche questo, quello dell'attenzione ecologica (e magari cavar via quello stupidissimo sulla "posizione" che davvero non vuol dire nulla ed è fonte di infinite scemenze), ovvero: (per l'host) "è stato il tuo ospite attento alle indicazioni fornitegli di contenimento dei consumi energetici e di raccolta differenziata?" e (per il guest) "l'appartamento è provvisto dei più elementari presidii per contenere il consumo di energia (valvole termoregolatrici, ecc.) ed ha indicazioni sufficienti per effettuare la raccolta differenziata e limitare il consumo di energia e materie plastiche?".
Non credete anche voi che questo sarebbe un valore molto importante da inserire per valutare un appartamento privato in affitto o il comportamento di un ospite?
Chiudo con un episodio che mi è appena capitato.
Arriva una famiglia di tre persone nel mio appartamento. Sin dal primo contatto (se può dirsi tale) si mostrano molto molto (molto) refrattari a leggere le mie informazioni trasmesse nei messaggi dopo la prenotazione, e di questo mi avvedo anche nel prosieguo delle comunicazioni (pressoché inesistenti da parte loro). Al check-in tutto quello che deve essere spiegato e mostrato viene (ri)spiegato e mostrato e prego di leggere attentamente le indicazioni contenute nel libro delle regole della casa soprattutto in materia di raccolta differenziata (che per Venezia è questione crucialissma! come in tutto il mondo, del resto...). Capisco che c'è una certa sordità, ma non posso insistere, purtroppo.
Dopo la loro partenza entro in appartamento e, a parte una certa sporcizia diffusa (della quale però non devo e non voglio lamentarmi), trovo il corridoio di ingresso (lungo circa dieci metri) totalmente, e dico totalmente, invaso da sacchetti di ogni genere e foggia (quasi nessuno di quelli forniti per la raccolta differenziata, ma piuttosto sacchetti di alimenti vari, negozi diversi, contenitori di fortuna, ecc.) sparsi in terra in una tale quantità da non poter credere che abbiano vissuto così per cinque giorni. Nei sacchetti la spazzatura era ammassata senza alcun rispetto per la separazione, neppure lontanamente ricercata.
Ora, considerato che almeno non hanno gettato quest'orrida monnezza in corte, così da non poter evitare a me come minimo una terribile baruffa condominiale e per certo una sonora multa dalla Vesta, la Società che si occupa della raccolta a Venezia, come dovrei qualificare queste persone (non a caso statunitensi?) per il resto non particolarmente sgradevoli né sgarbate?
Io vorrei dire che sono stati da due stelle in merito alla raccolta differenziata e al consumo energetico, ma dove è il parametro, secondo me fondamentale, che deve occuparsi di questa valutazione?
Il momento è arrivato anche per noi, pretendiamo che questa voce diventi importante e qualificante per il comportamento nostro e quello dei nostri ospiti.
Non è più una questione che si debba o si possa rimandare.
Ci vuole, questa voce, non possiamo confinare queste considerazioni nel più generico "sono state rispettate le regole della casa?", perché ciò non è adeguato all'importanza del tema.
Chiedo a tutti di appoggiare questa richiesta ed eventualmente aggiungere altri esempi fra quelli da me riportati sopra.
Vi ringrazio e vi saluto, augurando buon lavoro a tutti
Cristiana