Gli ospiti si affidano ai feedback e alle recensioni ...
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Gli ospiti si affidano ai feedback e alle recensioni per capire la qualità di una casa prima di prenotare. Ma gli ospi...
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Negli ultimi anni abbiamo lanciato su Airbnb una serie di misure per promuovere viaggi responsabili, inoltre abbiamo reso la nostra posizione sull'organizzazione di feste negli alloggi più severa. Ci impegniamo a essere dei buoni partner per le comunità di host e a promuovere in ogni modo possibile viaggi responsabili, scoraggiando comportamenti indesiderati nei vari quartieri.
Sulla scia di questo impegno, Airbnb e la società di tecnologia domestica Minut hanno stretto una collaborazione per offrire agli host di oltre 60 Paesi e aree geografiche un sensore di rumore e un abbonamento di tre mesi al servizio di monitoraggio Minut: gli avvisi sul rumore provenienti dal dispositivo saranno integrati nei messaggi di Airbnb.
Visita il negozio Minut per ottenere il sensore di rumore e l' abbonamento; puoi anche scoprire di più su questa tecnologia e sulla sua integrazione nel loro Centro Assistenza Minut (in inglese).
Per maggiori informazioni su questa iniziativa, clicca qui.
>> Utilizzi già un sensore di rumore o hai intenzione di procurartene uno?
Ciao @Cristiana19 ! leggevo proprio adesso nella pagina di Minut che il sensore serve anche a monitorare, oltre al rumore, anche la temperatura, l'umidità e l'occupazione.
Leggo spesso di Host che hanno problemi con ospiti non autorizzati e con la questione energetica sapere che la temperatura supera i massimi imposti potrebbe essere utile. Come la vedi?
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Linee guida della communityPersonalmente la vedo male @Francesca , metti che l'ospite mette una teglia nel forno e poi va a farsi la doccia, significa che tra forno e vapore la temperatura aumenterà temporaneamente di qualche grado. Che fai, vai a rompergli le scatole ogni volta? Già me lo vedo l'ospite furibondo che contatta l'assistenza per invasione della privacy pretestuosa con richiesta di rimborso grazie al dispositivo suggerito da airbnb.
Hey @Debora1454 per le info sull'installazione corretta danno dai consigli sul sito.
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Linee guida della community@Francesca Cara Francesca,
ti chiedo scusa ma sono da sempre un poco perplessa sui presidi che "monitorano" chi c'è e cosa fa nel mio appartamento. Ci vedo un'ingerenza per me insopportabile, aldilà del fatto che "se ti becco, te la faccio scontare".
Nel mio palazzo siamo stati obbligati a mettere delle telecamere (fra l'altro ben descritte nell'annuncio sui siti di prenotazione e quindi anche su Airbnb, come giusto che sia) nelle parti comuni del condominio e all'ingresso (due ingressi) perché abbiamo subito episodi continui di vandalismo.
Ho resistito sino all'ultimo contestando questo provvedimento perché per principio sono contraria a qualsiasi limitazione della libertà (mia e altrui) pensando che avremmo risolto in altro modo.
Purtroppo non ho avuto ragione: gli episodi di vandalismo si sono moltiplicati e abbiamo deciso tutti di mettere le maledette telecamere che ora riprendono quando entro e quando esco e se parlo in corte con x o con y... per me è una sonora sconfitta.
Nell'appartamento veneziano "grande" possono abitare sino a sei persone e ogni volta che prenotano solo in due o addirittura in uno (come è capitato recentissimamente) comincio a chiedermi subito se non sia un trucco per fregarmi, detto papale papale.
Mi sono interrogata se installare una telecamera privata all'ingresso dell'appartamento potesse costituire un vantaggio, poi ho deciso che non voglio vivere in questo modo. Non voglio vivere attaccata a un video perché temo che Gigetto faccia entrare alle tre di notte Gigetta, Gigino e Gigione per fare così una festa o semplicemente per ospitarli a mia insaputa. Preferisco il rischio. Preferisco non sapere piuttosto che schiumare livorosa dietro a un monitor pensando che tutti siamo potenzialmente dei truffatori.
E' una scelta, quindi un'opinione, del tutto personale, ma la mia vita, già piuttosto complicata, non può essere ulteriormente resa difficile e faticosa per inseguire le "tecnologie che ci permettono di vivere meglio", ma che in realtà tolgono ulteriore tempo prezioso alla ricerca della felicità.
L'unica cosa che potrei installare (e sto infatti cercando in questi giorni il mio tecnico di fiducia per avere un preventivo) è il sistema che blocchi le temperature dove sia possibile entro i limiti di legge o - nel caso delle pompe di calore di uno degli appartamenti - che spenga automaticamente gli split quando non si rilevi alcuno in casa. Questo lo ritengo accettabile, anzi desiderabile.
Ma un rilevatore di rumore o della temperatura interna per capire se si è in due o in tre, francamente, non mi serve.
Questo non vuol dire che non possa essere d'aiuto ad altri, sia chiaro.
Io la penso così, forse perché non la sento come un'esigenza e perché sino a oggi il rumore non è stato il mio problema principale dell'ospitare.
Ho anche qualche dubbio sulla legittimità di un presidio che monitori la presenza di più persone all'interno dell'appartamento: al di fuori di una proprietà si può fare più o meno tutto seguendo le normative, ma dentro assolutamente no. Inoltre io non ho mai vietato ai miei ospiti di ospitare temporaneamente (di giorno e senza pernottamento) altri amici che fossero in Città per un aperitivo o una cena. Le mie dotazioni permettono queste piccole gioie e non intendo assolutamente negarle. Come si comporterebbe un rilevatore di "umidità della persona" in un caso come questo che però per me è incolpevole?
Inoltre, ogni variazione tecnologica che includa anche monitorare l'ospite in un modo o nell'altro presuppone l'obbligo di comunicarglielo affinché questi ne prenda atto, come è giusto che sia. Ma la comunicazione di un'ulteriore regola della casa appesantirebbe il già pesantissimo fardello di note, indicazioni, messaggi, avvertimenti, avvisi, consigli e imposizioni che ho dovuto approntare (quasi solo) per gli ospiti di Airbnb.
I quali ospiti si sono già infastiditi per la quantità industriale di parole che sono obbligati a leggere, con il risultato che - ora più di prima - leggono ancor meno.
Ma è solo per Airbnb che devo sfiancarmi con pagine di memento. E questo perché Airbnb rende faticoso il compito di chi ospita, dopo aver reso troppo facile la vita a chi viaggia.
Insisto: una migliore informazione da parte di Airbnb sulle responsabilità del guest toglierebbe molti di questi problemi e alleggerirebbe davvero il nostro lavoro già così complicato dalla fatica del lavoro e dalle norme italiane tutte improntate a colpirci.
Si cominci a dire senza se e senza ma che chiunque venisse trovato a contravvenire a qualsiasi regola della casa nonché alle norme locali verrebbe mandato via dall'alloggio e verrebbe escluso da future prenotazioni su Airbnb. So che ci si può re-iscrivere in molteplici altri modi, ma la posizione inequivocabile di contrasto alla disonestà di Airbnb farebbe una bella differenza e aprirebbe definitivamente la strada a valutazioni etiche anche nei confronti di chi viaggia.
Ma rischio di ripetermi...
@Francesca grazie, ma come ti ho già detto non mi interessa, non ho questo problema, nessuno ha mai fatto casino in casa mia, se dovesse accadere i vicini hanno il mio numero di telefono per avvisarmi. Se proprio devo spendere 10 euro al mese per un abbonamento, preferisco investirli per dare un nuovo servizio ai miei ospiti, come ad esempio potrebbe essere Netflix.
@Francesca è sicuramente un prodotto versatile (costoso, secondo me, ma tutto è relativo, soprattutto perchè a me non serve).
Io però credo che non ci siano grandi problemi di rilevazione di temperatura: chi ha il riscaldamento autonomo può bloccare la temperatura, e chi ha il centralizzato condominiale - che è già limitato all'origine - può comunque sostituire le valvole termostatiche con quelle a temperatura controllata.
Il problema è che con 19 gradi, in casa, si sente freddo, lo sappiamo tutti. Bisogna mettersi un golfino pesante, magari due, e calzini di lana.
Molti ospiti invece vogliono stare in casa in camicia e scalzi, si lamenteranno del freddo, e questo si ripercuoterà sulle recensioni. Nel caso poi arrivasse davvero un controllo e una sanzione (da 500 a 2500€), chi la pagherà?
Invece di proibire le feste in tutto il mondo, perchè almeno in Europa non si proibisce lo spreco energetico, o almeno il non rispetto delle regole?
In America gli ospiti che fanno una festa possono essere cacciati e non hanno diritto di lamentarsi ne' di fare recensioni.
Qui in Italia non sentiamo il problema delle feste, ma quello delle bollette sì, eccome.
@Cristiana19 grazie per questa analisi, esaustiva, chiara, che non fa una grinza e che condivido, sono d'accordo con te!
Buongiorno, bisogna indicare la presenza del dispositivo nell'annuncio per la privacy?
Grazie!
Federico