Ciao a tutti,
forse avrete notato che esiste un'opzione per ...
Ciao a tutti,
forse avrete notato che esiste un'opzione per contrassegnare la migliore risposta.
Desideriamo spiegare lo sco...
Questo articolo fa parte del Festival dell'Ospitalità della Community. L'articolo originale è stato pubblicato sulla community di lingua inglese da @Clara116 e noi lo abbiamo tradotto qui.
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Quando ho iniziato il mio percorso su Airbnb, nel giugno 2017, ho cercato di imparare e seguire tutti i suggerimenti che avevano senso e che sembravano funzionare per gli host con più esperienza. Quattro anni dopo, in qualità di Superhost e leader della community, sono davvero felice di aver adottato misure che mi hanno consentito di fare la differenza, non solo per me, ma anche per i miei ospiti.
Ogni volta che mi sento giù, che metto in discussione la mia decisione di ospitare, che dubito del mio stile e di qualsiasi decisione presa come host Airbnb, mi basta andare nel cottage dietro casa e leggere alcune pagine del libro degli ospiti. E improvvisamente ricordo perché amo il mio lavoro: per ciò che riesco a dare alle persone che accolgo. È come se mi ricaricassi velocemente di nuove energie: "Un altro ospite felice, me la sto cavando bene"! Il mio libro degli ospiti era pronto già il primo giorno, nel giugno 2017, e contiene oltre 160 favolosi messaggi di ringraziamento, elogi, commenti, aneddoti verificatisi durante il soggiorno dei viaggiatori e feedback sulla loro esperienza come ospiti Airbnb nel nostro cottage...
una grande conferma del PERCHÉ faccio quello che faccio.
Per chi soggiorna per le prime volte con Airbnb, credo che il libro degli ospiti rappresenti un po' una guida alla futura recensione. Leggendo ciò che hanno scritto gli ospiti precedenti, potrebbero pensare "Ah, è vero! Anche a me è piaciuto molto questo dettaglio!" oppure "Anche loro erano contenti di avere questo servizio a disposizione nel cottage" ecc. Penso davvero che sia una parte molto importante dell'attività di host: dimostra agli ospiti che altre persone prima di loro hanno davvero vissuto e amato l'alloggio, e che hanno apprezzato i consigli forniti dagli host su cosa fare in zona. Consente poi loro di condividere luoghi e dettagli che hanno particolarmente apprezzato durante la propria permanenza. Possono magari descrivere un'esperienza o un luogo particolari cui l'host non aveva pensato.
Alcuni host hanno paura che chi scrive nel libro degli ospiti non lascerà una recensione. Per me non è stato così... in realtà lo vedo più come una "prova generale" della recensione. Quasi tutti i nostri ospiti hanno scritto nel libro oltre a lasciare delle recensioni fantastiche. Hai mai avuto paura che un ospite particolarmente silenzioso e schivo potesse lasciarti inaspettatamente una recensione strana o negativa? Beh, molto spesso sono proprio i più riservati che scrivono nel libro degli ospiti. Sapresti quindi subito ciò che pensano del soggiorno. E il più delle volte, ne riproporranno una semplice variazione. Nei casi in cui una recensione online risulti meno dettagliata rispetto a quanto espresso sul libro degli ospiti, generalmente rispondo citando parte di ciò che è stato omesso (dopotutto, l'autore è lo stesso) e ringraziando apertamente l'ospite. E se vuoi vantarti un po', puoi sempre usare le frasi più belle come didascalia per le tue foto. Inoltre, prima di prenotare, gli utenti leggono sempre le recensioni, per conoscere le esperienze e le opinioni altrui. È un vero strumento di marketing, il migliore nel suo genere. Lo credo davvero! Molti ospiti guardano le foto e non leggono tutte le informazioni dell'annuncio... quindi aggiungo i commenti migliori sotto le foto.
Il libro degli ospiti è in grado di risollevarmi rapidamente il morale nei momenti in cui ne ho più bisogno. Inoltre, il nome del mio cottage è stato ispirato proprio da uno dei commenti che ho trovato al suo interno. Non c'è niente di meglio. Lo ho chiamato il Magical Jewel Cottage di Pensacola, perché cerco di offrire un po' di magia, un ospite alla volta.
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Linee guida della communityCiao @Clara116 ....anch'io ho un libro degli ospiti e lo lascio sempre a disposizione, con penna sempre pronta! Uno è terminato, non posso mettere altro, ma lascio anche quello! Devo dire che condivido la gioia di un messaggio, di una parola, di un disegno....altri Host hanno cercato di dissuadermi ma...non ci sono riusciti...è vita vissuta, è esperienza, è interscambio, è affetto che si diffonde.......complimenti @Clara116 , veramente complimenti!!!!
@Maria-Rossella0 Thank you so much! I am happy to read that you do not let other hosts tell you to not have a guest book. It is a terrific thing, I am convinced.
all the best and many blessings,
Clara
In effetti ricordo un host aver detto di non lasciarlo perché avrebbe ostacolato le recensioni digitali. Tu cosa hai notato @Maria-Rossella0 ? Sono calate? C’è una relazione?
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Linee guida della community@Francesca no no, non sono calate affatto....non metto il mio libro in mezzo a tutto e non ne parlo con nessuno.....è in angolo del tavolo e sopra c'è scritto "Guest Book".....se vogliono lo sfogliano, lo guardano, scrivono..... altrimenti non importa.....e quindi le digitali non sono affatto calate e, con il mio libro, non c'è alcuna relazione.....è solo un libro (un tomo....ormai?) amichevole e basta!!!!!!!!!!!
Oggi ho aperto la scrivania di papà, che adesso è nel mio studio, e finché è stato vivo stava nella sua camera da letto.
Apro il cassetto piccolo in basso, c'è il guestbook, ci sono le foto Polaroid, i biglietti da visita, gli indirizzi, i numeri telefonici, le e-mail degli ospiti che in questi anni sono stati qui.
Dentro il cassetto c’è anche questo sentimento strano, questa cosa che mi viene voglia di chiamare “Ricordi felici”. La sento salire, un piacere tranquillo e inossidabile, come una birra gelata in una giornata afosa.
Quando voglio rivivere una gioia dimenticata, apro questo cassetto della memoria, quasi con riverenza e con timore. Basta così poco in fondo. Mi concedo il permesso di stare bene, proprio ora, solo per pochi attimi.
Dentro quelle pagine c’è un richiamo all’indietro, che mi riporta al tempo in cui, senza tante smancerie e strategie di marketing, ospitavo i turisti a casa mia. Ma non siamo forse solo turisti in questa vita? Turisti e basta, né santi, né superuomini, semplicemente turisti di passaggio su questa terra, che è una sfera.
La bellezza fragile di un semplice “Grazie” che, in un amen, ribaltava il mio cuore guardingo. Parole, disegni, steli di fiori secchi appiccati che ti facevano conoscere non solo il loro che loro a volte mostravano, ma il loro che loro erano davvero.
Poteva essere l’estate 2009. I primi ospiti. Ricordo quel giorno. Sembra ieri. Pioveva forte. Una pioggia accanita. Ero eccitata come un’adolescente. Seppi solo farfugliare poche parole.
Tristezza che si taglia con il coltello, tutto diventa più intenso, più vivo. Rivedo papà, rivedo me stessa, una sagoma semitrasparente come in quei film di fantasmi di una volta, c’è la sagoma di me accanto a John e Carol sul divano, fatto con grandi cuscini trapuntati, Daresh in primo piano che cucina il biryani, mentre io sullo sfondo preparo una parmigiana di melanzane, un perfetto connubio tra oriente e occidente desacralizzato.
Stare in casa mia, perché è sempre stata casa mia, ci ho abitato per tanto tempo, dopo il trasferimento di papà, anche se dopo è diventata la “casa dei turisti”, ed è andata a finire che io ci stavo dentro come se fosse loro, ed anche adesso che non l’affitto più ai turisti, ma a persone con altre esigenze, ma non meno urgenti, è rimasta casa loro per sempre. Troppi ricordi. Troppi “personaggi” sono passati da questa casa.
Sento voci in avvicinamento che mi chiamano, le risate di Hoshiko, la “camminata strana” di Ermelindo, i balli irlandesi di Owen, le urla della signora Wanda quando quei matti di Yuki e Sem le allagarono il salotto, la corsa pazza sul Maggiolino nero di Isabel quando Amandine si tagliò un braccio nel bagno, cadendo da una scala.
Ho conosciuto inglesi più inglesi di una partita di cricket, francesini très joli, spagnolite vampiresche, curvosissime magiare, indiani-giacca-cravatta-turbante bianco purissimo, giappocinesi completamente persi per Bellini e Puccini, tutta una fauna, zampettante e cicaleccia, nient’affatto sconfitta dal tempo, che lì lazzaronava galeotta in un agglutinante razzolio semi-chic & semi-freak, ma, persa nel gergo mischiato e cencioso di questa bellagente, ho avuto l’incredibile possibilità di girare il mondo, stando comodamente seduta sul divano di casa mia.
E mentre questi ricordi irrompono nella mia mente dal fondo più profondo del mio retroterra emotivo, ripongo il libro, che contiene il cuore segreto degli ospiti, e lentamente richiudo il cassetto della memoria.
Grazie @Emily352 per aver condiviso questi ricordi dolcissimi con noi 🙂
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Linee guida della communityGrazie @Emily352 .....uno splendore....mi sono commossa.....e per me non è facile!!😍😍😍😍😍💖