Cari host,
con l'arrivo della primavera, è tempo di ri...
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Cari host,
con l'arrivo della primavera, è tempo di rinnovare i nostri spazi!
Fate anche voi le pulizie di primave...
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Come saprete, il Pride si celebra a livello mondiale nel mese di giugno per promuovere l'accettazione e la parità per le comunità LGBTQ+. I membri dell'Host Advisory Board @Daniel1651 e @Kirk124 stanno conducendo una campagna social della Host Community creando post su Instagram, LinkedIn e TikTok che evidenziano i loro approcci individuali per aiutare gli ospiti di ogni provenienza e orientamento a sentirsi benvenuti e al sicuro. Per aiutarvi a mantenere #hostingwithpride, abbiamo raccolto alcune grafiche (puoi trovare le immagini in italiano qui sotto) che potete condividere sulle vostre piattaforme social preferite per amplificare il messaggio, se vi fa piacere.
Ecco alcune idee di contenuti da condividere nei vostri post sui social:
Per ulteriori idee su come essere un host ancora più inclusivo, date un'occhiata alla Guida all'ospitalità inclusiva di Airbnb.
@Walter Grande argomento, caro Walter, direi centrale. Occupa tutto il senso della nostra ospitalità e anche molto di più.
Io non faccio niente, in realtà, per amplificare la mia attenzione nei confronti di CHIUNQUE.
L'unico (potenziale) ostacolo ai miei appartamenti è costituito dalle inevitabili scale, ma anni fa (e lo raccontai già una volta qui) venni letteralmente sbeffeggiata da una coppia con un ragazzo che aveva le due gambe chiaramente iposviluppate e congiunte alle caviglie da uno scarponcino unico che gli permetteva di camminare con l'ausilio di una stampella.
Rimasi del tutto sbigottita perché i ragazzi pernottavano nel mio appartamento con la scala a chiocciola che è necessario fare per raggiungere il letto.
Il suo viso allegro era per nulla agitato: lo sapeva benissimo, le foto erano inequivocabili.
Come se la sia cavata è un mistero, ma a quanto pare andò tutto benissimo. E io imparai una magnifica lezione.
Per quanto riguarda il genere o addirittura la cosiddetta razza (sembra che anche la distinzione in razze non abbia alcun senso, dal punto di scientifico, a parte qualche gene qui e laggiù che determina una maggior predisposizione a determinate malattie) per me non esiste alcuna distinzione.
Anche su questo discutemmo qui in Community tempo fa.
Ma io non faccio nulla, non metto avvisi, né cartelli; la mia posizione - che, ricordo, non condivisa - è che non ha per me senso creare nicchie o asili protetti in origine. I miei ospiti non sono "diversi dagli altri", sono gli altri che li ritengono diversi a essere diversi rispetto al genere umano (e soprattutto rispetto a me).
Per qualche motivo che non comprendo, questo messaggio è comunque passato e mi vanto (anche perché a Venezia è facilissimo vederne di tutti i colori...) di ospitare davvero chiunque e chiunque si sente bene a casa mia (con le debite eccezioni naturalmente, ma non hanno attinenza con questo tema), credo anzi che qualcuno mi venga a cercare, in un certo qual senso.
Ma a parte la mia pigrizia/reticenza nell'esporre cartelli (benché le due figurette siano bellissime e io le abbia già scaricate), combatterei per difendere i diritti di tutti anche fossero soltanto due sulla terra ad averne bisogno.
Ciao @Cristiana19! Mi fa piacere che tu abbia apprezzato la tematica e le immagini 😊. Volevo chiarire che si tratta di un post centralizzato, pubblicato in tutte le lingue, ma che abbraccio in pieno.
Ci tenevo a dirti che io ti do ragione al 100%. Il tema è davvero delicato ma in breve io credo (come te, se non ho frainteso) che talvolta la creazione di etichette sia essa stessa un limite all'inclusione.
Allo stesso tempo credo che la pubblicizzazione/diffusione delle regole sull'inclusione sia necessaria per educare chi non è ancora arrivato a comprendere il messaggio principale.
Bellissima la storia sulla scala a chiocciole! Grazie per averla condivisa. A volte le barriere che crediamo tali non lo sono, mentre alcune barriere sono talvolta invisibili.
In realtà, è triste che questo debba essere un problema. Sebbene da noi tutti gli ospiti siano ugualmente benvenuti, di tanto in tanto devo intervenire nei gruppi, soprattutto quando si tratta di discriminazioni nei confronti di ospiti provenienti da determinate regioni di origine. Spero che un giorno questi pregiudizi siano superati.
Fun fact: la scorsa settimana siamo stati coinvolti nella parata del Vienna Pride 2023. Straziante e rumoroso!
Vienna Pride
Che bella foto, @Till-and-Jutta0 Non sapevo fossi anche fotografo!
Fai bene a sperare che questi pregiudizi siano superati. Il credo che siamo sulla buona strada (almeno in alcune parti del mondo).
ciao @Walter io sinceramente non ci ho mai pensato, semplicemente perchè accolgo tutti gli ospiti allo stesso modo. Ho un annuncio normalissimo, con regole normalissime valide per tutti, le uniche richieste sono di rispettare gli orari di silenzio e l'alloggio. Chiunque voglia prenotare è il benvenuto in casa mia 🙂
Buon lavoro a tutti!
Che bel messaggio, @Arianna49 . Limpido, sereno e genuino. Un modo di pensare che ha già "superato problema" ed è anni luce avanti. Magari avessero tutti il tuo mindset! 🤗
@Walter ecco potrei copiare e incollare il messaggio di @Arianna49 . Ci pensavo da un pò a come scriverlo, ma et voilà, è stato già fatto!
Nessun cartello, nessuna distinzione, perchè appunto anche per me non cambia nulla, non avrebbe senso neanche metterlo questo accento.
Tutti son benvenuti, l'unico distinguo per me è il rispetto reciproco, per il resto avanti, prego. 😄
Nessuna iniziativa. A casa mia entrano tutti sempre e comunque. Mi interessa solo che rispettino le regole che, ovviamente, non riguardano questo aspetto.
Insomma per me è un problema che non esiste proprio..
Per me il problema non esiste, ospito volentieri chiunque, amici pelosi inclusi, purchè educati e che trattino il luogo con rispetto, se poi sono anche amichevoli nello spirito Airbnb ancora meglio! Non ho problemi con discriminazioni da parte di eventuali altri ospiti perchè la mia è una struttura molto piccola. Mi è capitato di ospitare coppie LGBTQ+ ed erano sempre persone splendide, colte e interessate alla conoscenza mia e del luogo. Purtroppo con una di loro ho fatto una delle mie peggiori figure: avevano prenotato come coppia di amici e, credendo di fare cosa gradita, ho preparato letti divisi, ma quando ho capito che erano una coppia avrei voluto sprofondare per la mia ottusità.... Da allora chiedo sempre se devo dividere i letti!
Per quanto riguarda la seconda domanda, sì in alcuni casi gli ospiti sono diventati amici, ci teniamo in contatto e se possono ritornano. L'ultima è stata questa estate una splendida coppia cosmopolita, con cui ci siamo persi in chiacchiere davanti a una bottiglia di vino locale e che poi ho accompagnato in città per una visita del centro storico e un tradizionale evento enogastronomico, in cui avrebbero avuto difficoltà a destreggiarsi fra piatti tipici e vini. E' stata una serata simpaticissima e indimenticabile per me ma, hanno detto, anche per loro.
Grazie @Clara33 per aver condiviso queste due esperienze che in modo diverso tra loro sono di ispirazione per tutti gli host!
Come serenamente scritto da Arianna a casa mia entrano tutti. L'unico problema è se vogliono letti separati o uno unico. Ho deciso di chiederlo con la frase buona per tutto"Is there some need I can meet? I have no problem".
Di solito chiedono cosa intendo e allora lo specifico: letto insieme o separato, asciugamani di stoffa invece di spugna,etc etc cioè affogo la richiesta in un mare di altre richieste.
Pare che la cosa sia piaciuta anche perchè fa sembrare il letto unico una cosa per me ordinaria
Fantastico, @Anna-Maria132 mi piace il tuo approccio delicato ma efficace!
La domanda aperta dà all'ospite sia la possibilità di interpretarla in base alle sue priorità, sia di pensare ad ulteriori argomenti ai quali tiene.
Pensavo una cosa. Se i letti sono uniti nella foto, in genere li lasciate come sono se non arrivano altre precisazioni?
Io mi rimetterei a quello che il futuro ospite vede in foto, ma non so se è l'approccio più usato.