@Sabrina1087 buonasera
il contratto di locazione deve essere firmato per qualunque tipologia di locazione, che duri 8 anni o una notte: l'unica differenza (a parte il contenuto) è che il contratto con durata non superiore a 30 giorni non impone la registrazione presso l'Agenzia delle entrate.
Quale sarebbe la motivazione addotta da questo genio di ospite ?
Perchè la legge vale per tutti, per cui secondo la legge italiana tu hai il diritto (il dovere) di non consegnargli le chiavi.
Poi c'è Airbnb con le sue regole.
Al riguardo, è opportuno inserire nelle regole della casa che è richiesta la firma di un contratto di locazione così come previsto dalla legge.
Al momento della prenotazione è altrettanto importante comunicare all'ospite la bozza del contratto,
perchè diversamente, al check-in potrebbe sostenere che non firma il contratto solo perchè contiene delle clausole a lui non gradite (io la scrivo direttamente sull'e-mail di Airbnb, prima di confermare la prenotazione).
In tal modo, alla prenotazione l'ospite accetta le regole della casa e, insieme, la bozza del contratto.
Se poi al check-in si rifiuta di firmare il contratto, non gli consegno le chiavi per il mancato rispetto delle regole della casa a lui note.
Io chiamerei subito l'assistenza, raccontando che hai ricordato all'ospite che, così come obbligatoriamente previsto dalla legge, stavi predisponendo un contratto di locazione che, molto semplicemente, riporta clausole (prezzo, durata, check-in, check-out) concordate tramite Airbnb.
Quindi, nulla di strano, anzi obbligatorio.
Il fatto che non lo avessi riportato nelle regole della casa (se è così) non giustifica il rifiuto da parte dell'ospite perchè è un obbligo di legge.
In ogni caso, il problema non è tanto quello della firma del contratto, ma della reazione che ha avuto l'ospite nei tuoi confronti (racconta i dettagli).
Per cui chiedi a Airbnb di calcellare la prenotazione perchè con questo ospite non ti senti a tuo agio.