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Salve, accedo solo ora alla community, ho un problema di registrazione, il sistema di accreditamento per affitti brevi, nella...
Buongiorno
qualcuno ha avuto modo di approfondire se i recenti decreti consentono la esenzione per la seconda rata IMU 2020 per le seconde case dedicate ad affitti brevi, anche se l´attivita´ viene svolta in modo non imprenditoriale?
Grazie
Pietro
@Pietro334 chi fa affitti brevi, ossia locazione breve, non ha un'attività. Dare in locazione non è un'attività, è solo ottenere un reddito da un immobile di proprietà.
Per questo motivo infatti si può applicare la cedolare secca, che invece le case vacanza non possono applicare, essendo invece attività (ricettive)
Definire cosa è una attività è stato sempre oggetto di discussioni soprattutto in merito di casa vacanze. La normativa italiana è frammentata e spesso, per le regioni autonome, detta normativa è rimandata alle regioni. Ad esempio io sono siciliano ed in Sicilia la normativa sul turismo è a se stante.
In alcune parti di italia l'imprenditoria è legata al numero di strutture che si gestiscono o delle quali si è proprietario. La Sicilia, cosa che molti non sanno, si definisce casa per vacanza la gestione imprenditoriale di alloggi transitori. La normativa non da possibilità di non essere non imprenditori, e da un lato è anche giusto e mi spiego.
Se io ho il mio bel appartamento e annucnio per 12 mesi su Airbnb significa che sono pronto ad affittarlo per 12 mesi, quindi ho una attività costante, a meno che non lo affitto con contratto ordinario, per il quale non è richiesto nessun impegno. Ma se io ogni 3/4 giorni devo cambiare le lenzuola, fare le pulizie e/o fare check in allora sono organizzato come attività
Un'altra discriminante è se il reddito percepito dalla proprietà in affitto è il reddito prevalente o no. Esempio: ho uno stipendio da lavoro di 500 euro al mese ma la casa su airbnb me ne da 2000 al mese, per lo stato la casa è il tuo reddito prevalente e quindi , presumibilmente, sarà considerato attivitò.
In ogni caso la presenza sulle OTA (Airbnb, booking, etc) è considerato attività.
Se poi ho piu di una casa su airbnb è ovvio che sono organizzato imprenditorialmente.
Dare in locazione non è una attività, ma organizzare prenotazioni, pulizie, 'check in, ed altro è di fatto una attività.
Questa è la mia chiave di lettura, infatti io ho una srl che ingloba tutta questa attività di case ad affitto transitorio, e devo dirvi che c'è molta convenienza a fare una srl e si rischia meno una divesa interpretazione da parte dell'agenzia delle entrate.
Secondo me si è fatta confusione tra il bnb e la casa per vacanza. Il bnb può essere non imprenditoriale perchè "in teoria" dovresti farlo a casa tua con le stanze di casa tua. La casa per vacanza è altra cosa.
Poi è acnhe vero che in italia i bnb sono diventati alberghetti e si è raggirata la normativa, ma l'Italia è l'Italia.
Per quanto riguarda l'IMU credo che sulle seconde case va sempre pagata.
Buon lavoro a tutti
@Pietro334 anch'io avevo lo stesso dilemma, mi sono informato e posso confermarti che se hai una semplice Locazione Turistica non ci sono esenzioni IMU.
In questo articolo è spiegato abbastanza bene:
https://www.extralberghiero.it/imu-cancellata-la-2a-rata-2020-per-le-strutture-ricettive-ecco-come-f...
Comunque anche per le società non è così semplice l'esenzione poiché molti comuni italiani vincolano esenzione al codice Ateco che, se generico, ad esempio solo locazioni non dà diritto.
Deve essere indicato dal 01 01 2020 con il codice ateco riferibile alle locazioni brevi turistiche per usufruire dell'esenzione (se successivo nell'anno il beneficio sarà solo per il tempo
residuo )
Grazie mille @Massimo558 ! Lo scambio di queste informazioni fra host è preziosissimo!
Fra
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Linee guida della communityquindi l'imu anche a questo giro nonostante reddito zero va pagato. mica giusto però
però se non ho entrate non ho i soldi per IMU perciò Picasso vicino allo zero IMU uguale a zero
Susanna0 Invece non mi risulta che non si possa applicare la cedolare secca sui redditi da affitto di strutture ricettive.
@Ludovica4 ciao, le strutture ricettive hanno reddito d'impresa.
L'imprenditore individuale (qualora ricorrano i presupposti) può comunque optare per il regime forfetario che, oltre a presentare notevoli semplificazioni in materia di IVA, consente di applicare un'aliquota del 15% (per i primi cinque anni 5%) sul reddito imponibile determinato forfetariamente pari al 40% dei ricavi (al netto degli eventuali contributi previdenziali versati).
Teoricamente, il regime forfetario potrebbe risutare anche più conveniente rispetto al sistema della cedolare secca.