Esperienze: somministrazione di cibo d'asporto

Elisa2680
Level 1

Esperienze: somministrazione di cibo d'asporto

Buongiorno a tutti!

 

Ho una domanda riguardo la somministrazione di cibi provenienti da altre attività commerciali (ristoranti, bar o gastronomie), durante un'esperienza. In questo caso il cibo verrebbe solo prelevato dal ristorante e servito nel luogo dove si svolge l'esperienza, senza alcun tipo di manipolazione. Come funziona in questo caso?

 

Grazie!

16 Risposte 16
Alessandro877
Level 10
Lombardy, Italy

@Elisa2680 non capisco "durante un esperienza" cosa vuoi dire? Se è l'ospite a farlo direttamente, senza alcun intervento dell'host, può farlo. E' una sua decisione. 

Roberto1055
Top Contributor
Rome, Italy

@Alessandro877 , le “experience” sono un’attività molto interessante “venduta” sulla piattaforma al pari della locazione; se anche è vero che è il guest stesso a sceglierla/acquistarla, è pur vero che qualche Host le organizza, come credo faccia @Elisa2680 , che chiede e si dovrebbe indagare sulla normativa di somministrazione senza licenza, che solitamente è molto restrittiva o capire se, al momento della scelta/acquisto, possa coincidere una sorta di “manleva” che mette in relazione solo il ristorante che prepara in via di asporto e il cliente finale (che poi risulta tutta la pratica fatta dai vari justeat et simili), togliendo così l’host dalla triangolazione (che però la “rivende”).

 

la questione è interessante perché credo sia un vaso di Pandora, cioè uno dei tanti buchi neri su cui agire o meno, borderline alle regole scritte e a quelle non ancora elaborate...

Elisa2680
Level 1

In parole povere, abbiamo un luogo naturale molto originale con vista panoramica che sarebbe perfetto per cene romantiche (testato ieri personalmente!)

 

Noi diamo la location e ci occupiamo di ordinare il cibo da un ristorante esterno, lo serviamo e lasciamo che gli ospiti si godano una serata diversa dal solito.

 

È qui che sorge il dubbio!

Roberto1055
Top Contributor
Rome, Italy

L’idea è bellissima, a mio parere, e ne ho viste diverse a tema food, che è un ottimo volano (commerciale ed esperienziale) ma da quanto leggo anche le fonti ufficiali prendono le distanze, rimandando alla normativa locale... 

https://www.airbnb.it/help/article/2251/esperienze-a-tema-gastronomico

 

 

 

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

 

 

Ciao @Elisa2680 ,

premetto che non so nulla di regolamenti compagnia bella, ma ricordo che quando si doveva anche solo maneggiare del cibo (penso alle feste dell'oratorio e compagnia o alla gastronomia di un supermercato) tanto tempo fa quando ero una ragazzina, serviva il corso specifico mi pare sull'igiene. A meno che non sia solo portare il cibo al tavolo... a quel punto mi viene in mente che per fare i camerieri quell'attestato non è necessario. Cosa ne dite? È ancora così @Alessandro877 @Roberto1055 @Alberto1535 

 

Io nell'articolo che ha suggerito Roberto infatti leggo "se la tua esperienza prevede la cottura o la gestione di cibo (incluso il servire pietanze preparate da altri), è una buona idea quella di gestire, preparare e servire il cibo in modo sicuro, con la massima attenzione all'igiene e in ottemperanza a tutte le eventuali leggi locali sul cibo". 

 

Forse anche una chiacchierata con il ristoratore che vorresti coinvolgere potrebbe aiutare? 

 


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Roberto1055
Top Contributor
Rome, Italy

La normativa HACCP è una delle più stringenti @Francesca , ed anche giustamente dal momento che noi “siamo ciò che mangiamo”. è di oggi la badnews di una festa o matrimonio a Latina in cui tutte le centinaia di invitati sono stati male dopo il pasto a base di pesce...).

 

però da quando c’è il trend delle consegne a casa, con cibo preparato secondo normative e messo in condizioni di fare un viaggetto (il max è in atmosfera modificata e protetta), le maglie si sono allargate... per questo pensavo alla regolamentazione di chi organizza catering, perché l’assunzione di responsabilità resta nelle mani di chi prepara e mantiene la temperatura ideale fino a quando la pietanza non trova posto sul tavolo... chi la serve, se non tocca il cibo ma solo il piatto, ne è escluso

Roberto1055
Top Contributor
Rome, Italy

Però credo che chi organizza “catering”, se si esclude successiva manipolazione e corretta modalità di mantenimento delle “catene” (freddo o caldo) potrebbero già fornirti la risposta, perché in fondo è molto simile, @Elisa2680 …

Roberto1055
Top Contributor
Rome, Italy

Per chiudere, se sul catering c’è una bella letteratura a tema

https://www.mise.gov.it/index.php/it/normativa/altri-atti-amministrativi/2029359-risoluzione-n-98416...

la richiesta di @Elisa2680  sembra andare più verso le nuove tendenze di Home Restaurant che si muove in un grande vuoto legislativo, suo malgrado, ma che comunque deve sottostare alle normative già esistenti...

https://www.tasse-fisco.com/societa/home-restaurant-come-si-apre-legislazioni-dubbi-costi/40786/

 

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Elisa2680 @Roberto1055 @Francesca @Alessandro877 Ma chiedo, e chiedo sul serio, perché di "esperienze" e del loro quadro normativo non so assolutamente nulla: comunque prestarsi anche solo per fare da tramite di un catering non è fornire un servizio? E questo servizio sarebbe relativo anche all'attività di locazione? Ovvero gli ospiti delle esperienze sono anche miei ospiti e il posto dove organizzo i pic-nic è una mia proprietà? Se fosse così, sarebbe un'azione proibita non tanto perché legata al fornire cibo quanto piuttosto al fornire un servizio. Ma forse mi sbaglio e sarei interessata a saperne di più, grazie per aver sollevato l'interessante questione.

Roberto1055
Top Contributor
Rome, Italy

Ciao @Cristiana19 ,

la parola “proibita” (brutta quanto affascinante perché induce ancora più curiosità sul tema) non so se sia proprio la più adatta... è vero che la Locazione breve non prevede servizi (ma non sappiamo se è quella che propone @Elisa2680 che credo sia oramai fuggita da questo tread), ma è pur vero che le tendenze anticipano sempre i cambiamenti e la burocrazia spesso arranca e la Legge non riesce a stare al passo (penso al Testo Unico di PS per il quale ci corre obbligo di dichiarare i ns ospiti che fa riferimento al Regio Decreto del 1931...).


oggettivamente, le “esperienze” sono il cuore delle avventure e, di conseguenza, dei viaggi; altrimenti perché avrebbero indetto le categories “igloo” o “deserto” o “capanne” anche qui, perché ci si dorme comodi?

tanto per dire, queste le “experiences” attive oggi solo su Roma, non saranno tutti fuorilegge no? Tantomeno Nonna che fa le tagliatelle...

https://www.airbnb.it/s/Metropolitan-City-of-Rome--Italy/experiences

 

insomma, nel mondo si fa, se ne fatto tante e funzionano; il tema food è davvero delicato, ma anche mooolto interessante e, anche se odio ripetermi, qualche coraggioso che faccia luce sul grande vuoto legislativo merita tutto il mio rispetto, perché se non si smuovono le cose dal basso, tutto resta immobile...

 

anni fa organizzavamo concerto unplugged sulle terrazze dei condomini romani a spot, un giorno qui un altro chissà dove... vietatissimi in termini di sicurezza, Siae e quant’altro (l’unico segno di rispetto era verso i condòmini che ovviamente ci davano il permesso) eppure li ricordo come alcune delle esperienze più toccanti della mia vita... forse so’ invecchiato, anche se le domande sono sempre “cosa giusta”.

 

ah... queste quelle di Venezia, casomai ti venisse voglia 🙂

https://www.airbnb.it/s/Metropolitan-City-of-Venice--Italy/experiences

 

 

 

 

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Roberto1055 A digiuno di ogni "esperienza veneziana" (forse perché non ne ho bisogno, da residente), ringrazio Roberto per la segnalazione e constato con un poco di tristezza che tutto si fonda su due fattori chiave: gondola e cibo. Micro variante sul vetro di quando in quando.

Pensare a Venezia, sapere che è la culla di ogni modernità europea e sacrificare le sue infinite possibilità interpretative a pochi generi addomesticati, fa salire lo sconforto. Ma non si può dire nulla: à la guerre comme à la guerre. Sta in me eventualmente cercare di dare altri consigli. Fortunatamente io, nel mio minimo, lo faccio.

Ma non produco esperienza, si tratta solo di consigli di visita.

E rimango ancora incerta sul quadro normativo delle "esperienze" che, per carità, sono sacrosante e meritano ogni rispetto e sviluppo. 

Nella tua gentile risposta, caro Roberto, però non mi hai fatto capire se quello di cui @Elisa2680 chiede conto è all'interno di un "pacchetto" più ampio che comprende anche il soggiorno nella propria struttura oppure no. 

Dalle tue parole e rileggendo quelle di Elisa sembrerebbe di no.

Ma l'argomento meriterebbe approfondimento.

E non per cassarlo, anzi. Solo per conoscerlo di più.

P.S. caro Roberto, mi hai fatto ricordare che ho un passato da singer e se ti dico dove abbiamo cantato, suonato, ballato e fatto festa, mi si rizzano i capelli in testa. Mai vita fu più felice... Ma non abbiamo aperto nessuna strada, solo fatto il nostro dovere di outsiders.

Roberto1055
Top Contributor
Rome, Italy

Ciao @Cristiana19 , sinceramente non lo so ma anche io dalle parole di @Elisa2680 deduco di no, visto che scrive «un luogo naturale molto originale con vista panoramica». In ogni caso il tema resta (anche se oramai è certo, Elisa si è data alla macchia!) perché molte di queste experience sono all’aperto ma altrettante dentro abitazioni private (che poi vengano date in locazione, o meno, non sposta tanto il ragionamento).

 

P.S. I ricordi sono le nostre radici

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Roberto1055 Quanto hai ragione, caro Roberto.... (su tutto).

E davvero a questo punto manca solo la voce di @Elisa2680 che invece preferisce lasciarci sul greto dopo aver lanciato il guanto. Peccato davvero.

Comunque, lo ripeto, aldilà di dove queste "experiences" vengano offerte, la connessione alla locazione è fondamentale, temo.

Se Elisa affitta un appartamento e ospita Mario e Luisa, indi offre a Mario e Luisa, che sono a questo punto suoi diretti "clienti"/ospiti, di preparare un pic-nic in un bel luogo da lei scoperto, con l'ausilio di un buon catering da lei scoperto, ciò appare come un "servizio" esattamente come l'offrire l'uso di una bicicletta o la pulizia dell'appartamento durante il soggiorno. Quindi questa "esperienza" così come impostata non è lecita...

Se invece Mario e Luisa sono "clienti" esclusivamente dell'esperienza e non hanno nulla a che fare con l'attività di locazione di Elisa, allora davvero qui sarebbe interessante capire come si può procedere e cosa innovare.

Sono anch'io dell'idea che siano le teste-di-ponte a creare i casi (anche normativi) forzando le situazioni. Ma poiché le leggi intorno alla locazione turistica breve in mano privata si stanno da qualche tempo ben delineando anche per l'Italia (anzi, forse ancor più per l'Italia rispetto altri Paesi), difficilmente potrà rientrare una deroga così importante come quella sul fornire (offrire, vendere, omaggiare) alimenti.

E, devo dire, questo aspetto per me è fondamentale, perché traccia le linee nette di confine fra noi locatori privati e i professionisti, come abbiamo detto mille volte.

Ma insomma, Elisa, ci dai lumi?

Alessandro877
Level 10
Lombardy, Italy

@Roberto1055 @Elisa2680 @Cristiana19 @Francesca  Roberto, grazie per le tue spiegazioni. Il tutto mi era "molto" sfuggito. Inoltre è molto bello il tuo ultimo post, chiaro e interessante. Certo, il cibo è una cosa molto delicata, però forse nelle caso delle "esperienze", penso si possa fare, a condizione che tutte le normative siano rispettate. Personalmente sarei molto cauto! Comunque grazie ancora. Ciao

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