Far ritirare l'imposta di soggiorno ad Airbnb, sì o no?

Dario168
Level 10
Venice, Italy

Far ritirare l'imposta di soggiorno ad Airbnb, sì o no?

Avevo provato a cercare una risposta da parte di utenti più esperti, ma probabilmente mi sono inserito in una conversazione già esistente, un po' datata, e sono andato off topic. Per cui ripropongo qua: fate ritirare l'imposta di soggiorno da Airbnb o no?

Premetto: il Comune di Venezia non ha un accordo con Airbnb per farsi versare l'imposta di soggiorno, per cui la differenza (per me) sarebbe esclusivamente nel farla ritirare da Airbnb al momento della prenotazione. Se ho capito bene, poi verrà versata separatamente sul mio conto, ed io la verserò al Comune, tale e quale a come faccio ora, tramite il glorioso servizio PagoPA (che mi applica una commissione non da poco 😂 per versare soldi non miei al Comune, un servizio che io sono tenuto a fare... per loro. Vabbè, lasciamo stare).

Negli anni ho sempre avvertito via messaggio, al momento della prenotazione, che c'è questa imposta da pagare, come viene calcolata ed a quanto ammonta (cosa già scritta nell'annuncio, ma non tutti leggono tutto, oppure rimangono obnubilati dalla lettura di 50 annunci differenti e non ricordano). La faccio pagare in contanti al momento del check-in, e se proprio non li hanno ho un SumUp pronto per i casi disperati (ed anche lì, commissione dell'1,95%. Per carità, è una stupidaggine, ma ripeto... pago commissioni su un obbligo, non su un introito mio).

Siccome a me è sempre un po' seccato fare da Sceriffo di Nottingham con gli ospiti, sto valutando l'opportunità di automatizzare il tutto. Considerando anche che ci sono paesi che spingono molto verso il cashless, un argomento molto sentito fino a poco tempo fa anche sui giornali. E riflettendo che perfino io, nell' "arretrata" Italia 😂 pago in contanti solo il caffè, lo spritz o la schedina del Superenalotto... tutte somme da 1, 2 o 3 euro, per il resto uso carte varie o bonifici. A questo punto ho fatto una riflessione anche sull'impatto di una imposta di soggiorno pagata a monte ed elettronicamente rispetto ad un obolo pagato in cash all'arrivo.

Esperienze e consigli in merito?

Se avete automatizzato la faccenda, come vi siete trovati?

Avrei altre domande, ma le porrei in seguito.

 

Edit: typo vari.

3 Risposte 3
Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Dario168 Caro Dario, al momento, come bene hai ricordato, nel comprensorio di Venezia Airbnb non si fa carico delle tasse di soggiorno che noi siamo obbligati a richiedere ai nostri ospiti.

 

Anche se questo è un onere seccante in capo all'host non solo per la perdita di tempo e per la burocrazia infinita, ma per ciò che tu dici (alla fine paghiamo per versare tributi non nostri), c'è un ulteriore problema legato ad Airbnb gestore della tassa di soggiorno.

 

A quanto pare (ne ho conto da altri host italiani) Airbnb (e forse altre così altre OLTA che hanno stipulato simili accordi con i Comuni interessati alla questione) non fa distinzione fra tassa intera, riduzioni di qualsiasi genere (in base all'età, alla residenza, casi diversi stabiliti dai Comuni stessi), bassa o alta stagione. Se ho capito bene, Airbnb riscuote direttamente, nei Comuni dove abbia raggiunto l'accordo, la tassa-base senza distinguere se la persona che alloggerà è, poniamo, un tredicenne o un settantenne o se i nostri ospiti fanno vacanza in gennaio o in agosto.

Questo crea notevoli problemi perché in ogni caso noi dovremmo comunque dichiarare gli ospiti soggiornanti con - mi pare - anche gli importi delle tasse di soggiorno, ma dovremmo dichiarare il corretto anche secondo i documenti che registriamo nel portale Alloggiati web e Ross (comunicando anche le età dei nostri ospiti, quindi).

 

Per tale motivo potrebbe risultare di dover noi dichiarare un importo inferiore di tasse di soggiorno percepite attraverso le nostre prenotazioni rispetto a quelle versate effettivamente da Airbnb.

 

In molti host è sorto il dubbio che, in caso di verifiche incrociate, questo venga rilevato dall'Agenzia delle Entrate o dal Comune come una nostra potenziale evasione.

Oltre a ciò, è già avvenuto (a Roma, se non ricordo male, dove Airbnb da qualche tempo ritira ab origine la tassa di soggiorno dai guests) che alcuni ospiti, soprattutto italiani, si lamentassero con l'host di aver pagato di più rispetto al dovuto, tanto da pretendere che fosse l'host a risarcirli. L'host, in quel caso, li avrebbe convogliati verso il sito di Airbnb che dovrebbe avere uno sportello per i rimborsi di tasse di soggiorno pagate in eccesso (giuro che non so se ricordo perfettamente, se ci fosse qualche host romano potrebbe essere più preciso) o addirittura al sito del Comune di Roma che tratta i rimborsi delle tasse di soggiorno. In nessun caso, pare, il guest sia riuscito a ottenere rimborso, soprattutto perché affrontare una burocrazia da sfinimento per pochi euro è impresa che scoraggia i più.

Insomma, un pasticcio che in qualche caso creò scompiglio a sfavore dell'host. Sicuramente generò malanimo e non favorì un inizio sereno di vacanza.

 

Lette queste evenienze, mi sono detta: meglio continuare così, anche se c'è più lavoro, tutto sommato.

 

Ma, a parte queste del tutto personalissime considerazioni, hai totalmente ragione: la tassa di soggiorno è una tassa cosiddetta "di scopo" e noi host che abbiamo l'onere di prelevarla e versarla pagando vari e diversi balzelli svolgiamo un lavoro per conto del Comune. Ma proprio perché tassa di scopo, il Comune dovrebbe prelevare una quota per rifondere, se non addirittura pagare, coloro che lavorano per l'applicazione della legge e per garantire il regolare gettito fiscale e tributario alle casse civiche. In fin dei conti, noi siamo impiegati comunali, nel momento in cui raccogliamo e versiamo una tassa altrui per conto del nostro Comune.

 

E, anche qui, il Comune di Roma ha trovato una soluzione: riconoscendo l'onere in capo a noi con la Delibera del 22.07.2022 ha modificato il regolamento sul contributo di soggiorno di Roma Capitale, ammettendo una percentuale forfettaria a compensazione dei costi che le strutture ricettive (compresi i locatori turistici privati) sostengono per la riscossione dell’imposta di Soggiorno per conto del Comune stesso.

 

Sto aspettando anch'io che Roma Capitale insegni al resto d'Italia, ma vedo bene che il Comune di Venezia è maggiormente interessato all'emendamento Pellicani e non vede l'ora di farci fuori tutti, altro che pagarci per un lavoro previsto dalla legge e non retribuito.

 

Angela1056
Top Contributor
Linarolo, Italy

Ciao @Dario168 , esiste anche la possibilità di riscuotere la tassa di soggiorno attraverso il Centro Soluzioni “Richiedi denaro”. Dopo aver ricevuto una prenotazione ed aver in mano i dati dei partecipanti al viaggio, puoi calcolare l’esatto ammontare della tassa di soggiorno e richiedere l’invio di questa somma tramite il Centro Soluzioni di Airbnb. Se gli ospiti accettano ti verrà accreditato sul tuo conto. Se non accettano non rimane che richiederli al check-in.

In questo modo eviteresti di dover riscuotere la tassa in contanti all’arrivo ma dovrai comunque espletare tutte le incombenze burocratiche seguenti.

Alberto42
Level 10
Venice, Italy

ciao Dario, anch'io ho sempre riscosso l'imposta di soggiorno in contanti al momento del check-in. Tuttavia mi sono deciso ad utilizzare la loro "nuova"  sezione Tasse. Sinceramente, fino a quando Airbnb non deciderà di applicarci le commissioni per il servizio di riscossione, mi trovo molto meglio così. Anche se gli ospiti sono sempre avvisati per tempo, dover pagare altre somme all'arrivo potrebbe comunque metterli un po' a disagio.

Tanto, male che vada, ne riscuoti di più di quanto dovuti, ma puoi sempre restituirli tramite il servizio Invia denaro.

Il dubbio che mi rimane è riguardo le dichiarazioni. Se tramite il servizio di Airbnb si incassa di più di quanto dovuto, anche se poi viene restituita la differenza, quale importo bisogna dichiarare come Imposta Riscossa?

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