LIMITI LOCAZIONE VENEZIA - EMENDAMENTO PELLICANI

Dario0
Level 10
Rome, Italy

LIMITI LOCAZIONE VENEZIA - EMENDAMENTO PELLICANI

Cara @Francesca e caro @Marcello233 che mi sembravi molto interessato all'argomento,

nella notte è stato approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera un emendamento al DL Aiuti che dà la facoltà al Comune di Venezia di creare una nuova destinazione d'uso degli immobili che dovrà essere adottata necessariamente da chi vorrà affittare casa propria per più di 120 giorni in un anno solare anche non consecutivi.

Vi rimetto qui sotto il testo della norma:

Dopo l'articolo 37, aggiungere il seguente:
Art. 37-bis.
(Misure per favorire l'incremento dell'offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata nella città storica di Venezia)
1. Al fine di favorire l'incremento dell'offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata, la residenzialità nel centro storico e di tutelare il patrimonio storico-artistico e ambientale di rilevanza mondiale la cui salvaguardia è obiettivo di preminente interesse nazionale ai sensi della legge 16 aprile 1973, n. 171, il comune di Venezia può:
a) integrare i propri strumenti urbanistici con specifiche disposizioni regolamentari per individuare, in modo differenziato per ambiti omogenei, con particolare riguardo al centro storico e alle isole della laguna veneziana, i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve di cui all'articolo 4 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96. Le disposizioni regolamentari individuano le previsioni limitative nel rispetto del principio di proporzionalità, trasparenza, non discriminazione, rotazione, tenuto conto della funzione di integrazione al reddito della locazione breve per i soggetti che svolgono tale attività in relazione ad una sola unità immobiliare;
b) stabilire, con specifiche disposizioni regolamentari, che lo svolgimento dell'attività di cui alla lettera a) per oltre 120 giorni, anche non consecutivi, di ogni anno solare, sia subordinato al mutamento di destinazione d'uso e categoria funzionale dell'immobile.
2. Il regolamento comunale di cui al comma 1 è aggiornato periodicamente in considerazione dell'andamento della popolazione residente ed è adottato nel rispetto delle disposizioni regionali vigenti in materia.
Firmatari: Pellicani Nicola, Braga Chiara, Buratti Umberto, Ciagà Graziella Leyla, Morassut Roberto, Morgoni Mario, Pezzopane Stefania, Rotta Alessia



Personalmente e come associazione Prolocatur siamo profondamente contrari e contrariati da questa norma ma purtroppo adesso c'è e si potrà fare ben poco. Cercherò di tenervi informati sui prossimi passi della legge in questione in questo post e dovremo stare attenti ben presto per far le giuste pressioni sul Comune di Venezia affinché crei dei Regolamenti Comunali sull'argomento che siano il più possibile equilibrati.

31 Risposte 31
Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

@Dario0 @Marcello233 E io vi saprò dire quali provvedimenti intende prendere ABBAV, l'Associazione della nostra categoria che opera molto bene in Veneto e soprattutto a Venezia. Voleranno gli stracci. Mezzo centro storico vive sulle locazioni turistiche brevi. Quei dementi stanno demolendo quel poco di economia cittadina vera che ancora sopravvive.  E il sindaco gongola perché ci guadagna direttamente. La tempesta perfetta, come va molto di moda dire oggi.

Marcello233
Level 2
Treviso, Italy

Grazie Abbav, associazione che apprezzo moltissimo perché è sempre attiva ed in prima linea!

 

Non sono esperto in diritto costituzionale, ma credo il provvedimento di conversione debba passare probabilmente ancora in Assemblea alla Camera e poi dovrà passare sicuramente al Senato.

 

Penso che ora sia il momento di esprimere in modo democratico le nostre forti perplessità sul blitz, dopo la conversione la strada sarà in salita.

 

 

 

Ps. ecco il resoconto delle commissioni sull'emendamento:

 

Baldo PAGANO (PD)relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, Cattaneo, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Pellicani 37.02.

Luigi MARATTIN (IV)presidente, prende atto che i presentatori dell'articolo aggiuntivo Pellicani 37.02 ne accettano la riformulazione proposta dai relatori.

Silvia FREGOLENT (IV) dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo in esame, rilevando come il tema posto sia certamente meritevole di attenzione ma non possa, a suo avviso, essere adeguatamente affrontato con l'intervento proposto. Osserva, peraltro, come la questione della carenza di offerta di alloggi in locazione per uso residenziale nei centri storici non riguardi solo la città di Venezia e come l'intervento proposto dall'articolo aggiuntivo in esame incida sulle modalità di svolgimento delle attività imprenditoriali.

Alvise MANIERO (MISTO-A) si associa alle considerazioni della deputata Fregolent e dichiara il voto contrario sull'articolo aggiuntivo in esame, in quanto esso non affronta in realtà minimamente il problema al quale intende porre rimedio. Osserva che l'intervento previsto determinerà un danno patrimoniale a carico dei proprietari delle unità immobiliari che vengono colpiti in modo indiscriminato, anche quando si tratta soltanto di piccoli proprietari, e favorirà le attività economiche sommerse. Osserva, inoltre, come il principale proprietario degli immobili sfitti sia il settore pubblico, in quanto si tratta di immobili di proprietà prevalentemente comunale e delle Ater.

Paolo TRANCASSINI (FDI) dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo in esame, in quanto affronta in modo superficiale e frammentario un tema di notevole complessità, che meriterebbe una riflessione più approfondita.

 

Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Pellicani 37.02 nel testo riformulato (vedi allegato 1).

 

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Marcello233 @Cristiana19 Certamente si vogliono favorire le attività imprenditoriali e gli alberghi. Il problema storico è e rimane comunque il controllo; le regole ci sono ma poi chi controlla? In questo modo si creerà una base più ampia di sommerso  e chi ne risentirà saranno i piccoli proprietari. Quello che non comprendo @Dario0  è che differenza ci sia con quanto successe anni fa a Roma con il tentativo di porre limiti di 90 giorni massimo di affitto con la legge Regionale. In quel caso si fece ricorso al Tar e si vinse.Qui si potrebbe fare ugualmente?

Dario0
Level 10
Rome, Italy

Ciao @Paola4 ,

questa sarà una legge nazionale quindi avrà molta più forza di un regolamento comunale come quello di Roma e non è un atto amminiatrativo, quindi niente TAR .

@Marcello233 c’è meno del 5% di possibilità che cambi qualcosa da qui in avanti per questa norma.

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

 

@Dario0 @Paola4 @Marcello233 @Susanna0 Il che confligge ulteriormente con la nostra normativa corrente proprio perché essendo legge nazionale non dovrebbe occuparsi di una sola Città.

 

C'è parecchia carne sul fuoco dell'incostituzionalità e non c'è dubbio che poiché il legislatore si è comportato per anni con la norma del "'ndo cojo cojo" in materia di locazioni turistiche brevi private, ora si costruisce una legge "simbolo" per vedere l'effetto che fa, soprattutto sui media e in giro per il mondo, proprio in un momento di crisi e con un'economia generale che stenta a riprendersi da pandemia e guerra.

 

Vedremo quanto il sindaco Brugnaro il quale, commentando il passaggio dell'emendamento Peliicani (PD), ha affermato ridacchiando "Non sarà che sono diventato comunista?" , disporrà in materia di numero dei pernottamenti annui, numero alloggi in una sola mano, ecc.

Non gli sarà così facile però, perché i cittadini coinvolti sono talmente tanti e i danni che si procureranno talmente vasti e profondi, che qualcosa dovrà pur considerare delle nostre ragioni.

 

Riporto a questo proposito il commento dell'Associazione BRE-VE di Venezia (Associazione di Promozione Sociale Locazioni Turistiche Brevi a Venezia):

«Grazie a questo governo si preparano i licenziamenti nel settore delle locazioni brevi - sostiene l'associazione veneziana Bre-Ve - Riscritto dal ministro Brunetta l’emendamento Pellicani, restano tutti i presupposti di anticostituzionalità, discriminazione tra cittadini e lesioni della proprietà privata.

Per il Comune di Venezia si aprirà un futuro di contenziosi. Il danno ai proprietari, gestori e dipendenti e aziende dell’indotto sarà notevole proprio in un momento in cui il turismo si sta riprendendo, dopo i lockdown. Forza Italia, Coraggio Italia (o quello che è), Pd, Lega e 5Stelle vogliono distruggere le nostre attività. Ora si moltiplicheranno abusivismo e illegalità e così facendo non solo Venezia arriverà presto sotto i 50 mila abitanti, ma ne perderà nel giro di poco tempo altri 5.000. Noi di Bre-Ve ci appelliamo a tutti i veneziani, indistintamente, perché si mobilitino contro chi vuole mortifica Venezia e il suo futuro»

 

Verrebbe voglia di migrare altrove...

Paola4
Level 10
Rome, Italy

 

@Cristiana19  ma infatti non so come pensano con questa norma di incentivare i Veneziani a tornare al centro di Venezia.

Obbligando forse i privati ad affittare loro a prezzi ridicoli con il solito rischio di non essere poi pagati? Tutte questi tentativi di limitare il fenomeno delle locazioni turistiche, non vanno da nessuna parte, se l'obiettivo VERO è quello di riportare i residenti nel centro città,  se non correggono a favore dei proprietari il contratto nazionale sulle locazioni 4+4. Forse proprio come dicevi tu Cristiana sotto ci sono altri intenti speculativi dei soliti poco ignoti ; accaparrarsi magari appartamenti che i privati si vedranno costretti a vendere non potendo più locare per poi far fiorire bei complessi residenziali alberghieri.

 

Sì perché gli albergatori hanno capito che molti preferiscono soggiornare in un appartamento piuttosto che in un albergo e quindi cercano di racimolare immobili da destinare a questo uso probabilmente. 

Dario0
Level 10
Rome, Italy

Ciao @Cristiana19  va bene tutto ma ovviamente una legge nazionale può occuparsi di una sola città o di una sola questione.

Il Sindaco in materia di "numero di pernottamenti annui" non potrà decidere altro che quello che è scritto nella norma. Sopra i 120 giorni l'anno anche non continuativi ci sarà bisogno di cambio di destinazione dell'immobile e conseguente cambio di categoria catastale.

Sono d'accordo con @Paola4 che questa politica non porta certo a ripopolare il centro, perchè comunque gli affitti resteranno alti a Venezia e soprattutto vedremo cosa deciderà il Sindaco nel suo Regolamento. Quando saranno finiti i passaggi parlamentari, che non sono ancora terminati, dovremmo interfacciarci come Associazioni con l'amministrazione comunale al fine di ottenere le condizioni più favorevoli possibili.
Questa legge inoltre concentra ancora di più il turismo nell'altissima stagione. Chi non vorrà cambiare destinazione d'uso o sarà impossibilitato a farlo, vorrà concentrare i proprio giorni di affitti nei giorni più remunerativi dell'anno creando ancora maggiore concentrazione di turisti. Insomma il contrario di quello che pensano di ottenere.

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Dario0 a meno che oltre a regolamentare i 120 giorni non definiscano anche in quale periodo dell’anno possono locare. Sarebbe una debacle totale ! 

Dario0
Level 10
Rome, Italy

Ciao @Paola4  ci aspettiamo di tutto ma verosimilmente non possono superare la questione dei 120 giorni e dovranno in qualche modo tenere conto di chi è proprietario di un solo immobile, come specificato nella legge.

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

 

@Dario0 Caro Dario, guarda che i promotori di questa pensata hanno tutto in mente salvo regolamentare i flussi turistici e se qualche boccalone pensa che Venezia (o Firenze) si ripopoli di residenti solo combattendo gli affitti brevi privati è un poveretto o un ipocrita che ha altro in mente. Se ne fregano dei flussi turistici, dato che il sindaco "comunista" li incentiva massicciamente dalla terraferma.

 

Lo spopolamento di Venezia è precedente (e non so neppure più quante volte è stato detto qui e - soprattutto -  è dimostrato da fior di studi) al fenomeno della locazione turistica breve, che invece si pone - ESATTAMENTE AL CONTRARIO DI QUANTO SI VUOL FAR CREDERE - come una forma di resistenza attiva a conservare un minimo di lavoro in CIttà.

 

La nostra attività ha:

- promosso la ristrutturazione di un patrimonio immobiliare privato che altrimenti sarebbe in totale rovina (e nessuno dei governanti oggi in festa se n'è mai fatto carico). Con ciò dando tantissimo lavoro a molte maestranze e professionisti locali.

 

- arginato il fenomeno dell'abbandono del centro storico: è forse l'unica voce all'attivo in questo senso.

 

- aumentato l'indotto "interno" della città mantenendo attività commerciali che il turismo di lunga permanenza (quale è il nostro) richiede e frequenta.

 

- introdotto nuove figure lavorative, con l'incremento di operatori di piccole realtà che lavorano per uno o due immobili.

 

- aumentato e di molto il gettito delle tasse di soggiorno, che per le nostre categorie sono, fra l'altro, molto più onerose. Lo voglio vedere, quel Brugnaro, quando vedrà sfiammare svariati milioni di euro dalle casse cittadine: li sostituiranno i pochi spiccioli dei suoi amici albergatori? Per la cronaca, e sono solo una piccola proprietaria con due alloggi, verserò entro il prossimo 15 luglio ben 1.183 euro di tasse di soggiorno solo per il II trimestre 2022. Moltiplicali per 7000: dove andrà a prendere questi soldi, quella testa pensante? Con altre tasse per il cittadino?

 

- favorito il turismo di qualità, sensibile, colto, attento alle realtà locali.

 

- permesso di mantenere un tessuto urbano adeguato alle normative nazionali in materia di impiantistica e strutture abitative. Io sono certa di essere l'unica nel mio condominio di livorosi che ha tutti gli impianti a norma...

 

- contribuito a redistribuire il turismo anche nei mesi di bassa stagione, fidelizzando le persone a tornare anche più volte e a visitare parti di Venezia che non vengono toccate dagli itinerari di massa.

 

 

Non c'è uno di questi passaggi che possa essere ascritto alla categoria degli albergatori, che hanno altro cui pensare e che non devono fare - come del resto non hanno mai fatto - particolare piacere alla Città.

 

L'hanno messa sul piano dell'invidia sociale: nessuno protesta per la costruzione selvaggia di infiniti nuovi alberghi a Venezia, ma tutti danno addosso al residente come me, che vedi al mercato di Rialto, che incontri sotto casa, che hai come condòmino e vicino... con me puoi litigare e ti senti bene, con la coscienza a posto, con i paròni degli alberghi (neppure italiani, fra l'altro) non ce la fai. E ringhiare contro il capro espiatorio fa bene ai miserabili e porta voti a quelli che conducono il vapore.

 

E - quello che amareggia ancora di più - tutti questi provvedimenti precipitano come una scure sulla testa degli ONESTI, di quelli che sono registrati in Comune, Regione, Questura, di quelli che hanno messo gli orrendi cartellini con i codici numerici al citofono del loro appartamento (e per questo sono stati oggetto di insulti e devastazioni), che pagano le tasse perché i guadagni sono in chiaro, di quelli che registrano gli ospiti con attenzione, che versano le tasse di soggiorno, che fanno i contratti, stampano e mantengono le ricevute della questura, distribuiscono le ricevute agli ospiti, stanno attenti alle regole che li distinguano dagli albergatori e dai professionisti perché è giusto così.

 

Pesteranno su di noi, che ci comportiamo bene, mentre il sommerso veneziano che è credo oltre il 50%, continuerà a fregarsene come ha sempre fatto, infischiandosene di tutto questo parapiglia perché è sempre stato sottotraccia e si guarderà bene dall'uscire allo scoperto proprio adesso. 

 

Si può essere più dementi o malfidenti di così?

Si capisce che sono totalmente fuori dai gangheri?

 

Quali condizioni favorevoli pensi, caro Dario, che otterremo quando il disegno è in tutta chiarezza quello di cancellarci? Quello di obbligarci ad affittare a prezzi ridicoli (a Venezia, checché ne dicano i benpensanti, gli affitti residenziali sono da villaggio di provincia, non da capoluogo, perché NON C'E' NESSUNO CHE VUOLE TORNARE A VIVERE A VENEZIA, dato che a Venezia non c'è lavoro, e le locazioni turistiche brevi non c'entrano alcunché) a residenti?

 

Con le leggi italiane, per cui l'appartamento che ora affitto e che è di mio figlio (e tornerà residenziale quando verrà ad abitarvi, mentre un albergo non torna indietro), se lo potrà scordare quando ne avesse bisogno perché un inquilino moroso ci può rimanere dentro un paio d'anni prima di essere sfrattato?

 

Se continuo così mi viene uno s-ciopòn...

 

Dario0
Level 10
Rome, Italy

 

Cara @Cristiana19 visto il tuo incipit direi che non hai capito quello che intendevo dire,  [***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***]

 

[...] Ho firmato, grazie agli associati di Prolocatur il ricorso al TAR contro il Regolamento Edilizio di Venezia.

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

 

[***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***]

 

[***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***]

 

Ero già associata ad ABBAV che è agguerrita associazione che molto fece anche in quell'occasione, ma in Consiglio comunale attraverso i propri collaboratori, cosa che tu non sai perché non sei veneziano.

 

Allora, facciamo così, quando potrò comunicare quello che propone l'Associazione ABBAV di cui faccio parte a proposito di questo DL e della sua applicazione a Venezia.

[***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***]

Dario0
Level 10
Rome, Italy

 

[***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***]

 

L'unica possibilità di cancellare il Regolamento Edilizio è il Ricorso di Prolocatur al TAR Veneto.

 

[***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***]

Cristiana19
Level 10
Venice, Italy

 

[***Lessico inadeguato, secondo le  Linee Guida della community ***]

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