Buongiorno a tutti, sono da relativamente poco su Airbnb e c...
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Buongiorno a tutti, sono da relativamente poco su Airbnb e ci sono degli aspetti burocratici che non mi sono chiarissimi. Ho ...
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Buongiorno,
il CAF a cui mi rivolgo abitualmente per la compilazione del modello 730, quest’anno mi ha richiesto la Certificazione Unica (CU) relativa ai redditi da locazioni brevi percepiti tramite Airbnb.
Non avendo ricevuto alcuna CU da parte di Airbnb, ho contattato l’assistenza, la quale mi ha spiegato che tale certificazione viene inviata solo agli host che hanno accettato che Airbnb agisse come sostituto d’imposta.
Nel mio caso, avendo rifiutato questa opzione a partire dal 1° gennaio 2024, non riceverò alcuna CU per i redditi percepiti nel 2024.
Avevo dato per scontato di poter continuare a dichiarare autonomamente i miei redditi, come fatto negli anni precedenti. Gestisco un solo alloggio su Airbnb, per il quale ho sempre applicato la cedolare secca al 21%.
Qualcuno si trova nella mia stessa situazione o sa come sia possibile procedere ora per dichiarare correttamente i redditi 2024 in autonomia?
Grazie!
Airbnb è OBBLIGATA a operare la ritenuta d'acconto, a meno che tu non gestisca gli affitti in forma imprenditoriale. Ovviamente Airbnb prende i dati dichiarati dall'host.
SE affitti in forma NON imprenditoriale hai commesso una irregolarità fiscale di cui sei tu il responsabile per la (falsa) dichiarazione resa ad Airbnb.
in questo caso, per il 2025 e per gli anni futuri, ti conviene provvedere immediatamente a modificare nel tuo account i dati fiscali, per il 2024 risolvi con il commercialista
Ciao Luisa!
da quanto avevo capito, non si trattava di un obbligo vero e proprio… ma potrei anche sbagliarmi, ci mancherebbe!
Ti riporto un estratto dalla sezione “Panoramica riguardante le ritenute fiscali sul reddito per gli host in Italia” di Airbnb:
“L’articolo 4, comma 5-bis, del Decreto-legge 50/2017, come modificato dalla Legge di Bilancio 2024, impone alle piattaforme come Airbnb di applicare una ritenuta fiscale del 21% (cedolare secca) sui guadagni degli host non professionisti derivanti da soggiorni brevi (fino a 30 notti).
A partire da gennaio 2024, contatteremo gli host non professionisti per verificare se desiderano che Airbnb applichi la ritenuta fiscale sui guadagni futuri ottenuti tramite l’affitto a breve termine del loro alloggio.”
Tra l’altro, una mia amica — anche lei host non professionista — aveva inizialmente accettato il regime con Airbnb come sostituto d’imposta, ma poi ha preferito tornare alla modalità precedente. In un’occasione, infatti, si era trovata in difficoltà: un ospite aveva chiesto un rimborso a soggiorno concluso, ma intanto Airbnb aveva già trattenuto e versato la ritenuta fiscale sul compenso, generando qualche complicazione.
Che ne pensi? Magari mi sfugge qualcosa, ma mi sembrava ci fosse ancora margine di scelta per noi host.
Te lo assicuro: nessun margine di fantasiose "interpretazioni", nessun margine di scelta.
il governo italiano ci ha messo un sacco di tempo per trovare un accordo con Airbnb per contrastare l'evasione fiscale.
Tutti i giornali ne hanno parlato, era cosa risaputa.
Corri almeno ai ripari, paga le imposte dovute sui redditi da locazione e mettiti in regola: Airbnb è obbligata da una legge italiana a farti la ritenuta d'acconto, non è né una sua né tantomeno una tua scelta.
Non fare quello che ti dicono le tue amiche, per le questioni fiscali affidati al tuo commercialista.
Ciao @Zeno31 , l’estratto che tu hai riportato non è posto in modo corretto da Airbnb. Innanzitutto la ritenuta fiscale non è la “cedolare secca” anche se applica la stessa percentuale. In secondo luogo non hai nessun margine di scelta se fai locazione breve in forma privata da persona fisica: devi accettare la ritenuta fiscale.
Il “margine di scelta” era riferita agli host che affittano tramite una struttura ricettiva (tipo CAV, B&B ecc) in forma occasionale e non professionale. In quel caso l’host doveva dichiarare “No” per l’applicazione della ritenuta fiscale. Airbnb ha lasciato questo “margine di scelta” perché dagli annunci pubblicati (anche in forma non professionale) non è automaticamente rilevabile per Airbnb se si tratta di locazione breve o struttura ricettiva occasionale. Quindi Airbnb chiedeva una adesione esplicita da parte dell’host, senza però offrire qualche spiegazione pertinente.