@Carlo6694 buongiorno
come potrà confermare il tuo commercialista, nel caso di locazione breve (locazione tra "privati" per qualunque finalità anche turistica, con durata max 30 giorni) l'intermediario che interviene nel pagamento ha l'obbligo di applicare la ritenuta fiscale (sempre nella misura del 21% indipendentemente dal numero di unità immobiliari locate) al momento del riconoscimento del canone di locazione, e di conseguenza, il locatore ha l'obbligo di subirla (DL 50/2017, Circolare 24E 2017).
Negli ultimi mesi del 2023 Airbnb, per mancata applicazione della ritenuta negli anni precedenti, dopo una controversia che ha interessato TAR, Consiglio di Stato, Corte di Giustizia europea, ha sottoscritto un accertamento con adesione di 576 milioni. Dal 1 gennaio 2024 ha iniziato ad applicare la ritenuta fiscale e a comunicare annualmente i dati di tutti i contratti intermediati all'Agenzia delle entrate.
Di conseguenza, dal 1 gennaio 2024, la responsabilità fiscale (con le conseguenti sanzioni) della mancata applicazione della ritenuta ricade esclusivamente sul locatore (che ha l'obbligo di fornire le informazioni corrette ai fini dell'applicazione).
infine, fiscalmente, non si tratta dell'applicazione dell'imposta sostitutiva (cedolare secca) ma di una ritenuta fiscale, d'acconto o di imposta a seconda delle scelte in dichiarazione, a fronte della quale Airbnb rilascierà la Certificazione Unica- Locazioni brevi.
