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Ciao a tutti, mi è stato chiesto di gestire una proprietà oltre la mia, si tratta di una villetta a schiera ed è già suddivis...
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Cara Francesca,
eccomi qui a chiederti del contratto da far firmare agli ospiti, come ci siamo dette mi manderesti il link dove lo possiamo scaricare grazie mille
Ciao @Eleonora491 , per il fisco e valido solamente il contratto redatto in lingua italiana. Puoi sempre consegnare anche una copia di cortesia in inglese (o nella lingua dell’ospite se la conosci).
Grazie mille! 🙂 ho un altro dubbio:
sul contratto scrivo il canone di affitto che la piattaforma preleva dal cliente ?
@Eleonora491 , nel contratto va indicato il prezzo dell’affitto complessivo per il totale delle notti e delle persone (per esempio 500 euro) + eventuale pulizia finale (per esempio 70 euro) + eventuale supplemento per animali (per esempio 30 euro) = totale 600 euro.
Non devi considerare le commissioni di Airbnb, né le tue (che sono costi che non puoi detrarre) né quelle dell’ospite.
È utile menzionare nel contratto anche l’ammontare della tassa del soggiorno da riscuotere al check-in, se non riscossa automaticamente da Airbnb.
Per la tassa di soggiorno va rilasciata una ricevuta semplice senza marca da bollo.
Grazie mille davvero per il chiarimento☺️
Salve . Mettiamo che io richiedo nell' annuncio locazione turistica 100 euro , a me Airbnb me ne dà 95 e il turista paga 130 . Cosa devo inserire nel contratto? Che poi un contratto non registrato non capisco che valore abbia . I b&b o affittacamere ecc lo fanno pure ? Mi pare di aver letto di no . Grazie
Ciao @Alessandro1540 sul contratto devi indicare l’importo lordo (secondo il tuo esempio) 100 euro + più eventuali spese supplementari per pulizia o animali domestici.
Per i tuoi dubbi sull’opportunità di fare o meno un contratto ti segnalo la risposta dell’ottima @IsabellaEValerio in questa discussione:
“Sull'obbligo di forma scritta per i contratti di locazione turistica breve ( attenzione sto parlando di finalità ESCLUSIVAMENTE turistica, non di locazione breve transitoria per la quale l'obbligo di forma scritta è fuori di dubbio) ci sono due scuole di pensiero contrapposte:
L'obbligo di forma scritta si fa normalmente ricadere alla legge 431/1998 art 1, comma 4 :
" A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta".
Secondo un'altra scuola di pensiero la 431/1998, per quanto riguarda la locazione turistica, sarebbe superata dall'art 53 del codice del turismo 2011 :
" Gli alloggi locali esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati, sono regolati dalle disposizioni del codice civile in tema di locazione."
L'art 53, demandando la locazione turistica esclusivamente al codice civile, ne sancirebbe di fatto la libertà di forma contrattuale.
Nell'incertezza normativa la cosa migliore per tenersi dalla parte della ragione è sicuramente ( come scritto da Debora) adottare il comportamento più cauto possibile.
Lo ha capito anche Airbnb che infatti nella sezione "ospitare responsabilmente" indica :
"Per soggiorni inferiori a 30 giorni, se non gestisci una struttura ricettiva, al momento del check-in devi stipulare per iscritto con il tuo ospite un breve contratto di locazione, per il quale non è necessario effettuare la registrazione".
Ma quello che io davvero fatico a comprendere è perché tutte le volte che si parla di contratto, ci si debba concentrate quasi esclusivamente sull'obbligo.
Il contratto di locazione scritto consente di identificare l'immobile e i contraenti, la finalità della locazione, contiene al suo interno le clausole utili, lo stato di fatto dell'immobile, la clausola APE, l'elenco dell'arredamento ecc ( tutte cose che sulla videata della prenotazione non sono presenti).
Come scritto da @Susanna0, al contrario della stampa della videata di Airbnb, distingue la locazione dalle strutture ricettive extralberghiere ( che essendo strutture non stipulano contratti di locazione scritti, ma contratti atipici come quelli alberghieri che possono essere anche soltanto verbali), potrebbe dunque essere preso in considerazione durante accertamenti amministrativi e fiscali ( per dimostrare di non esercitare abusivamente attività ricettiva extralberghiera).
@Guido323 , il contratto del portale non è un contratto di locazione! Che cosa lo distingue da un contratto per un Bed and breakfast, una camera d'albergo o una CAV?
@Daniela1771 , proprio la tua regione nella circolare 7446 del 2018 prende su questo aspetto una posizione netta scrivendo che il contratto di locazione turistica in forma scritta è:
"uno degli aspetti determinanti per distinguere la locazione breve (non in forma dí impresa), dalla prestazione di alloggio (obbligatoria la forma di impresa) per la quale non è richiesta la forma scritta" .
Viene richiesto come requisito essenziale per il rimborso della maggior parte delle polizze assicurative ( la mia polizza Generali sei a casa, con garanzia locatore copre esclusivamente in presenza di contratto di locazione scritto).
In caso di problemi di carattere legale, sarà l'unica arma a nostro favore che il giudice prenderà in considerazione.
Penso ad esempio alla clausola di esonero responsabilità del locatore, al divieto di sub locare, al verbale di consegna dell'immobile in cui si "fotografa" lo stato di fatto dell'immobile prima della consegna delle chiavi ecc.
Ma soprattutto, come scritto da @Arianna49 in caso di mancato rilascio dell'immobile ( eventualità non impossibile i cui casi negli ultimi anni sono in aumento) consente di poter intraprendere la procedura di sfratto ( che al di là di ciò che normalmente si pensa è una procedura agevolata, senza lo sfratto i tempi di rilascio sono ancora più lunghi e quando si ha dentro un inquilino che non vuole uscire e a cui si devono pagare anche le utenze - che in caso di locazione breve rimangono intestate al locatore - sono sicura che 6/8/12 mesi in più o in meno fanno una grossa differenza).
Ma io mi chiedo, se non vi fosse l'obbligo di chiedere i documenti, dareste le chiavi di casa vostra a degli sconosciuti senza nemmeno chiedere loro la carta d'identità?
Avete paura di spaventare il conduttore? Perché è sempre così importante stabilire se sia o meno obbligatorio? Non basta ragionare sulla sua opportunità?
Volete tutelarvi o volete essere dei locatori poco accorti? Oppure pensate che in caso di problemi interverrà Airbnb?
IL LOCATORE CHE NON STIPULA CONTRATTI DI LOCAZIONE SCRITTI È UN POVERO SPROVVEDUTO!!!!
Ho capito . Ma a molti basta la tutela che da Airbnb . Inoltre molti affittano la Stanza di casa propria ai turisti anche per un solo giorno, spesso per una notte , che quindi si comportano bene avendo il proprietario a casa . I documenti si chiedono anche se non esistesse obbligo, per il contratto potrebbe lasciare liberi , se uno volesse una tutela personale in più magari lo fa. Lo ritengo più utile per quelli che affittano per giorni un appartamento che non sai cosa ti combinano.
Domanda non provocatoria: ma voi firmereste un contratto scritto in polacco senza sapere che c'è scritto? Vi fidereste della copia in inglese non firmata? A me non sembra una grande mossa questa di fare firmare contratti in italiano a stranieri
Io lo anticipo in italiano/inglese al momento della prenotazione, così si ha il tempo di studiarlo. Lo fai in italiano perchè sei in Italia e per avere valore legare in Italia deve esser scritto per forza in Italiano.
Ovviamente molti si rifiutano
@Alessandro1540, io sono host da 8 anni e mai nessun ospite si è rifiutato di firmarmi il contratto! Preannuncio l'esistenza del contratto nelle regole della casa, specificando che è obbligatorio per legge, e presento al check in un contratto bilingue Italiano/Inglese che assolve anche al compito di raccolta dei dati degli ospiti per la successiva registrazione, in duplice copia, una per me e una per loro. Do all'ospite il tempo di leggerlo, se vogliono (ma non lo legge nessuno perché si fidano), prima di firmarlo.
Io sinceramente non ho alcun dubbio sull'obbligatorietà e sulla opportunità di stipulare il contratto, ma neppure ho mai avuto bisogno di tirarlo fuori, fortunatamente. Ma non mi costa particolarmente farlo, per cui non sto neanche a mettere sul piatto della bilancia pro e contro, lo faccio e basta.
Comunque se tu non reputi oppurtuno farlo sappi che non sei l'unico, perché so di molti "colleghi" host che non lo fanno, e molti ospiti mi dicono che non hanno mai dovuto firmarne uno In Italia (all'estero non si pone proprio il problema...).