Affitto breve, bnb o locazione turistica???

Francesco505
Level 2

Affitto breve, bnb o locazione turistica???

Salve a tutti

 

mia moglie ha recentemente acquistato un immobile in categoria A3, quindi abitativo, (Bologna) che consiste in un passo carraio con un centinaio di metri scoperti e un seminterrato di circa 15mq con bagno che ho appena ristrutturato e arredato a camera da letto proprio per affittarla per brevi periodi.

Specifico che la parte scoperta è comunicante con il giardinetto di casa mia quindi CATASTALMENTE si tratta di due immobili (il mio appartemento e il nuovo acquisto di mia moglie)ma IN CONCRETO trattasi della tavernetta di casa mia....spero di aver reso l'idea.

 

Il problema è che analizzando la normativa nazionale non dovrei avere alcun problema ad affittare per brevi periodi (intendo affittare per meno di 30giorni fornendo le sole lenzuola all ingresso e parcheggio e pulizie finali) ma guardando la normativa si Bolognasarei obbligato  O a fare un BnB o a fare un appartamento ammobiliato a uso turistico.

 

Il BnB non posso perchè essendo un immobile a se stante non ho la residenza necessaria allo scopo.....

 

L' appartamento ammobiliato uso turistico neanche poichè la modulistica comunale mi chiede di fornire gli utensili e le dotazioni necessarie per la consumazione e la preparazione dei pasti.....(dove la metto la cucina in 15mq???)

 

Come posso fare per affittare questo immobile rispettando la normativa senza incorrere in sanzioni?

Potrebbe essere sufficiente dotare il locale di una piastrina ad induzione? Anche se palesemente inutile?

 

Grazie a chi può aiutarmi

 

Francesco

2 Risposte 2
Susanna0
Level 10
Milan, Italy

Io credevo che ci fosse un minimo (nazionale) di 30 mq per poter affittare, che non dipende dalle leggi regionali.

Mi ero informata un paio d'anni fa, quando pensavo di ristrutturare un appartamento dividendolo in 2 monolocali, ma uno dei due sarebbe stato di 31-32 mq e l'altro di 26mq e quindi avevo lasciato perdere perchè non si poteva assolutamente.

Ciao Susanna

 

La tua ristrutturazione prevedeva un FRAZIONAMENTO, quindi il comune ti avrebbe certamente declassato l'immobile (o parte di esso) da abitativo (A2 o A3 ad esempio) in altra tipologia che non ti avrebbe consentito di locare per finalità abitative. Questo perchè non avresti più rispettato il DM del 1975 che prescrive, tra le altre cose, anche le superfici minime degli immobili abitativi.

 

Nel mio caso trattasi di una palazzina di inizio '900, quindi prima del DM del 75, accatastata già all'epoca come abitativa A3. Tant'è vero che mia moglie non ha avuto alcun problema ad acquistarla recentemente come "prima casa". La mia ristrutturazione NON ha apprtato modifiche alla planimetria e ha apportato solo migliorie (servizi igienici, infissi, impianti ecc), e infatti neanche il Comune di Bologna ha evcepito nulla e ha lasciato la categoria abitativa A3

 

A me sembra assurdo che una normativa locale mi possa imporre di fornire  il necessario per  "la preparazione e consumazione dei pasti", quando con la normativa nazionale non ho avuto alcun problema con l'acquisto e non  neavrei neanche con l'affitto.

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