@Silvia716
Ti consiglio anche io di cercarti un altro CAF.
Da un punto di vista fiscale, sei tu che devi dire a loro cosa dichiari, e non devi presentare nessun giustificativo.
La dichiarazione dei redditi si chiama appunto così: DICHIARAZIONE, quindi sul fronte redditi, il CAF non deve e non può verificare nulla.
Quindi é tuo compito/onere, fare le cose correttamente.
Se sei proprietaria, i redditi da affitto si inseriscono nel quadro “B” (fabbricati), subito sotto il rigo dove viene riportato l’immobile e la sua rendita catastale.
Quindi, devi TU, verificare quanto effettivamente hai maturato nell’anno come reddito da affitto (facendo la somma dei contratti di affitto, o delle ricevute, o come te li sei segnati non importa, e al CAF dire:
- ho redditi da affitto per quella casa per euro XXXX e per YYY giorni di occupazione (la differenza con 365 saranno i giorni che la casa rimasta a disposizione e servirá a compilare il rigo successivo); nel rigo dove sono stati indicati i redditi, c’é una casella, che se spuntata ti permette di optare per la cedolare secca.
Non é difficile.
Se prendi un modello 730 e leggi le istruzioni del quadro “B” (cosa che probabilmente il tuo CAF non ha fatto), vedrai che anche se un pò ridondante nelle istruzioni c’è comunque tutto.
Ovviamente, ricevute e contratti (e tutto il resto) deve essere in regola, nel caso l’agenzia delle entrate in futuro ti faccia un accertamento.
L’unica responsabile sul lato redditi sei tu.
Il CAF o il commercialista sono corresponsabili sul fronte delle ritenute (es. scontrini farmacie e spese mediche, per capirci) in quanto devono accertare la correttezza del documento che vanno a recepire.
Ma per i redditi non hanno la possibilitá di controllare nulla, perché il dichiarante potrebbe sempre omettere qualcosa (spero che questo concetto sia chiaro: se ho affittato 30 volte ne posso anche dichiarare solo 10... se ho affittato tramite tre portali, posso sempre portare i documenti solo di uno, ecc. ecc.)