@Luciano130
Le imposte sull'immobile (cedolare secca o irpef normale che sia), le paga il proprietario.
A meno che non abbia concesso il possesso ad altri, tramite comodato (gratuito o a pagamento) o usufrutto.
In questi casi la proprietà è ceduta "temporaneamente" e il comodatario o usufruttuario di sostituisce al proprietario.
Leggermente diverso il caso della locazione (con il conduttore che poi a sua volta subaffitta). In quel caso, rendita catastale e reddito da locazione (la primaria) sono a carico del proprietario, mentre la sublocazione viene dichiarata come redditi diversi da chi ha ricevuto l'immobile in affitto.
L'Iban dove vengono versati gli affitti è, tutto sommato relativo, nel senso che ai fini fiscali è importante che chi ha conseguito i redditi li dichiari correttamente; la modalità di incasso è secondaria e potrebbe essere eventualmente tirata fuori nel corso di un eventuale accertamento dell'AdE o della GdF.
Ma se hai dichiarato tutto per bene, il fatto che gli incassi siano avvenuti su quell'Iban o su quell'altro, in parte su uno e in parte sull'altro, per contanti, per assegno, tramite Paypal, ecc. ecc. non è significativo.
Il fatto è che, se finora Airbnb e altri portali (non tutti) non stanno seguendo le disposizioni di legge, c'è da aspettarsi che prima o poi lo facciano.
E quando lo faranno, dovranno:
- trattenere una quota del 21% a titolo di anticipo di imposta;
- segnalare i dati dei soggiorni (locatore, periodo, importo) all'Agenzia delle Entrate, che avrà così il modo di incrociare i dati delle dichiarazioni.
Quindi:
- il proprietario dell'appartamento è TIZIO
- il titolare dell'annuncio è CAIO
Airbnb (quando succederà) anzichè bonificare 100 a CAIO, gli bonificherà 79 (100-21%) e comunicherà all'AdE che CAIO ha fatto un affitto per 100; successivamente (l'anno dopo), invierà a CAIO una Certificazione, dove dichiara di aver trattenuto e riversato all'AdE i 21.
Che CAIO potrebbe inserire nella sua dichiarazione dei redditi, come imposta già pagata.
Ma in realtà CAIO, non avrà anche i redditi relativi a quell'anticipo (i 100) che invece dovrà dichiarare TIZIO.
Quindi TIZIO, dichiara i 100 di affitti, e dovrà pagare 21 di cedolare secca (se sceglie quell'opzione, immaginiamo di si)... e la dovrà pagare davvero (nuovamente).
L'AdE si aspetta di vedere nella dichiarazione di CAIO i 100 quali reddito di affitto... invece non li trova, e come minimo fa scattare l'accertamento.
CAIO poi avrà un credito di imposta, che dovrà essere esaminato dall'AdE e, presumibilmente, rimborsato dopo diverso tempo.
Insomma: un gran casino, che se si può evitare, allineando proprietà (o diritto) all'annuncio, sarebbe molto, molto meglio ! 🙂