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a qualcuno è arrivato da pagare il canone speciale Rai x la televisione di 203,00 euro in quanto detentore di a...
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Riguardo al nuovo DL (Decreto Legge), al momento dà ancora àdito ad alcuni dubbi. Comunque proverò ad elencare entrambi i diversi punti di vista, e a precisare ciò che è già certo.
1) Il DL (Decreto Legge) dovrà essere entro 60 gg. convertito in L (Legge) dal Parlamento, con o senza Modifiche;
2) L'A.d.E. ha 90 gg. di tempo per chiarire gli aspetti pratici e tecnici della cosa;
3) Il testo riguarda tutti quei contratti stipulati a partire dal 01 giugno, a prescindere dalla data di decorrenza del contratto stesso;
4) Secondo alcuni (Pro.loca.tur, Eutekne, e altri siti internet) riguarderebbe esclusivamente le ''locazioni turistiche'' in senso stretto, e solo quelle con contratti scritti di locazione, inferiori ai 30 gg. In più riguarderebbe le ''sublocazioni'' a terzi di immobile non proprio. E altri contratti a titolo oneroso di comodatario ad uso gratuito, ecc. Questo perchè a loro avviso il termine ''locazioni turistiche'' prive di ''servizi'' e ''con servizi'' (fornitura di biancheria e pulizia) resterebbe all'interno delle vere e proprie ''locazioni turistiche'', quelle per intenderci che si basano su contratti scritti, sempre, per legge, anche se inferiori ai 30 gg.;
5) Secondo gli stessi soggetti, tali adempimenti riguarderebbero quelle ''agenzie immobiliari'' e quegli ''intermediari immobiliari'' con Sede in Italia e iscritti nel Registro delle Imprese, ma probabilmente anche i portali web del tipo Airbnb e BK, ma lasciano aperti dei dubbi;
6) Secondo altri (La Casa Che Avanza, e altri siti internet) riguarderebbe non soltanto le ''locazioni turistiche'' in senso stretto, ma anche le ''locazioni turistiche'' con ''servizi accessori o complementari'', e dunque in senso lato le ''CAV (Case per Vacanze)'' e i ''B&B (Bed and Breakfast)'' a patto che siano occasionali e cioè privi di partita iva o detti anche non imprenditoriali. Questo perchè non esisterebbero a loro avviso ''locazioni turistiche'' in senso stretto caratterizzate dalla fornitura di ''servizi accessori'' e dunque il legislatore non potrebbe che rivolgersi a B&B e CAV; e questo nonostante i loro redditi ''diversi'';
7) Secondo gli stessi soggetti, tali adempimenti riguarderebbero non solo quelle ''agenzie immobiliari'' e quegli ''intermediari immobiliari'' con Sede in Italia e iscritti nel Registro delle Imprese, ma probabilmente anche i portali web del tipo Airbnb e BK, sebbene alcuni dubbi restano sulla possibilità che questi ultimi possano rientrare in determinate definizioni viste sopra, anche a causa della loro sede estera;
😎 A prescindere da chi siano i soggetti interessati (solo ''locazioni'' e ''sublocazioni'' sotto i 30 gg., oppure anche ''b&b e cav non imprenditoriali'' e ogni altra attività ricettiva extralberghiera priva di partita iva, giacchè ''le imprese con partita iva'' sono chiaramente escluse dal provvedimento, così come anche quelle attività in cui i servizi accessori o complementari diventino prevalenti rispetto alla fornitura di ''alloggio''), è chiaro ciò che succederà a chi sia soggetto interessato, e cioè:
a) Quei portali che funzionano con i Contatti Diretti tra guests e hosts e che non impediscono di prenotare al di fuori del portale stesso, assieme a quei portali che non consentono di finalizzare le prenotazioni al di fuori del portale stesso ma che non maneggiano direttamente il denaro dei guests, saranno tenuti esclusivamente a COMUNICARE tempestivamente i dati di tutti i contratti (si vedrà poi se solo quelli ''scritti di locazione'' delle locazioni turistiche o se anche quelli ''verbali da albergo'' di b&b e cav senza partita iva e simili...), a patto che il portale sia a conoscenza di quanti e quali contratti siano stati conclusi ''all'interno'' del portale stesso;
b) Quei portali che funzionano con prenotazioni concluse solo esclusivamente all'interno del portale stesso e che in tutto o in parte maneggiano direttamente il denaro dei guests, saranno tenuti non soltanto all'adempimento visto sopra di ''comunicazione'' ma anche a fungere da ''SOSTITUTO D'IMPOSTA'', nel caso di opzione Cedolare Secca al 21% scelta dal contribuente trattenendo un 21% e girandolo a chi di dovere, mentre nel caso non si opti per la Cedolare Secca trattenendo una ritenuta d'acconto (secondo alcuni di aliquota variabile in base al proprio reddito, e in base ai normali Scaglioni Irpef, secondo altri, più probabilmente fatta comunque coincidere forfettariamente in modo fisso con un 21%, come nel caso della Cedolare Secca);
9) Innovativamente (nel senso di ''diversamente che in passato''), l'opzione Cedolare Secca potrebbe essere scelta anche dalle Sublocazioni a terzi di immobile non proprio, che fino ad ora producevano esclusivamente ''redditi diversi'' e non ''redditi fondiari o da fabbricato''. Secondo alcuni (La Casa Che Avanza, ecc.) innovativamente l'opzione Cedolare Secca potrà essere scelta d'ora innanzi anche dalle CAV e dai B&B non imprenditoriali, almeno limitatamente ai proventi di alcuni portali online, e nonostante i loro redditi ''diversi'';
10) In ogni caso sono errate tutte quelle interpretazioni secondo cui il provvedimento aumenterebbe le tasse, perchè è evidente che lo scopo è quello di far pagare tasse anche ad abusivi e irregolari e non di aumentarle a chi già le paga; infatti non è vero che si debba per forza scegliere la cedolare secca, si può tranquillamente continuare a non esercitare l'opzione, e a preferire l'Irpef come prima; per il resto si tratterà di una ritenuta d'acconto di cui poi il commercialista dovrà tenere conto nella determinazione di quanto far pagare al contribuente al momento della dichiarazione dei redditi e dunque dire che si paga due volte o il doppio non corrisponde a realtà, e non è escluso che si vada ''a credito''; così come non corrisponde a verità il fatto che d'ora in poi non si possano più scaricare le spese, innanzitutto perchè l'opzione cedolare secca al 21% non è obbligatoria, e poi perchè il resto dei propri proventi potranno continuare ad essere considerati come precedentemente. Si sa che la Cedolare Secca non deve necessariamente essere scelta ''per tutti'' i contratti, ma volendo anche solo per una parte, e volendo anche solo dunque per una porzione del proprio reddito.
I dettagli verranno chiariti in seguito a breve, ma, qualunque sia l'ipotesi corretta, personalmente vedo favorevolmente questa novità. Mi auguro che questa prima informativa a riguardo possa esservi utile, visto che c'era un utente che giorni fa chiedeva informazioni in merito.
E' vero il decreto legge è già operativo, ma a seguito di più ricorsi l'operatività è stata sospesa. Da quello che mi risulta ad oggi si è ancora in attesa di giudizio e dati i tempi della giustizia italiana si fa fatica a comunicare date certe.
I compensi invece vanno dichiarati indipendentemente dall'applicazione del DL e anche qualora divenisse operativo non sarà cmq Airbnb a dichiarare i redditi per conto degli Host; al massimo comunicherà quanto corrisposto nell'anno tramite CU che tuttavia non dispensa il contribuente dall'obbligo di dichiarare quanto percepito.
Per il momento Airbnb non risulta essersi adeguata al rispetto delle disposizioni di legge, per cui ancora non applica la ritenuta.
Detto questo, il comportamento degli "host" comunque non cambia di una virgola, nel senso che la dichiarazione dei redditi bisogna continuare a farla come (si spera) è sempre stata fatta.
Inserendo cioè in dichiarazione dei redditi, tutti gli affitti percepiti nell'anno precedente, per il corrispettivo totale dell'affitto (chiamiamolo "lordo" anche se improprio), e a prescindere che tali affitti siano stati perfezionati tramite Airbnb, tramite altro portale (che si è adeguato), oppure direttamente.
Quello che cambierà - quando cambierà - sarà che il portale fornirà, nell'anno successivo, una certificazione (C.U.) dove sarà riportato l'ammontare della ritenuta già effettuata... ammontare che a quel punto andrà a scalare l'imposta da pagare.
Entro giugno i portali (intermediari) dovranno comunque fornire all'Agenzia delle Entrate, i dati relativi ai soggiorni, al fine di consentire una "spunta" con quanto inserito nelle dichiarazioni dei redditi.
Ci auguriamo che a prescindere dalla trattenuta diretta sull'incasso, almeno la segnalazione dei dati venga fatta.
Comunque chi nei prossimi giorni fosse interessato a discutere nel merito di questa questione, e di altre che dovessero presentarsi, sarà il benvenuto... e chiunque venisse a conoscenza di novità in tal senso potrà aggiungerle qui in calce.
Buonasera a tutti e complimenti davvero per le vostre informazioni.
(ci provo) a mettere qui il mio caso specifico, sperando davvero di non sembrare fuori luogo o personalista (magari come me ci sono tanti altri casi uguali):
- appartamento intestato a mia suocera (dopo tanto l'ho convinta a dedicare parte del grande appartamento a turismo/passaggio/lavoro/altro.../...)
- io e suo figlio (mio marito) gestiamo quindi una camera da letto + bagno (privato), no partita iva (non ce l'abbiamo e possibilmente non vorremmo farla), no impreditore (io disoccupata e mio marito dipendente), no fornitura di servizi (pasti e cambio biancheria).
- max notti prenotabili: 28
Quello che ho capito che dobbiamo fare:
- firma contratto affitto breve
- denuncia alla polizia (portale alloggiati web) da parte nostra
- pagamento da parte nostra della tassa di soggiorno dell'ospite
- rilascio ricevuta con marca da bollo, all'ospite
- nella denuncia dei redditi dichiariamo gli introiti di quella camera come "redditi diversi" (deve dichiarare mia suocera o l’intestatario dell’account su airbnb, cioè noi che incassiamo per intenderci?)
A parte la novità del nuovo DL (che se ho ben interpretato mi eviterebbe il passaggio in dichiarazione dei redditi in quanto "prelevano" eventualmente alla fonte il 21%...) c'è qualcosa dei punti sopra che stiamo facendo di inutile e che non serve?
O qualcosa che dovremmo fare e che non facciamo?
(siamo novelli)
Grazie in anticipo, davvero.
@Tiziana73 la parte fiscale la lascio ad altri, io ti suggerisco di informarti se nella tua regione (che ha competenza in materia di turismo) serve qualche tipo di autorizzazione amministrativa, se devi dare comunicazione di inzio attività al tuo comune e se questo richiede la tassa di soggiorno (non tutti i comuni la vogliono, soprattutto i piccoli) e comunque, nel caso, la devi far pagare ai tuoi ospiti al momento dell'arrivo (è un pagamento che non transita a mezzo Airbnb) e poi riversarla al comune.
Salve @Tiziana73.
Ci sono due punti che credo debbano essere valutati e chiariti.
a) in forza di quale contratto gestite l'appartamento della suocera?
Se non c'é un titolo in questo senso, i redditi dovrebbero essere in capo al proprietario, da riportare nel quadro B (redditi da fabbricati);
b) la parte normativa, in E.R. come in molte altre regioni, prevede la comunicazione di inizio attività per le locazioni turistiche (o la SCIA per altre forme di ricettività).
Ma purtroppo la Regione in questione non consente l'affitto di una porzione dell'immobile, aspetto per il quale sembra possibile solo l'attivitá di affittacamere imprenditoriale.
L'autorizzazione comunale é peraltro necessaria per ottenere le credenziali dalla Questura e per la tassa di soggiorno (se dovuta al Comune di Castel San Pietro).
La tassa di soggiorno comunque deve essere pagata dall'ospite, da voi incassata e ricersata al Comune con le modalità richieste dal Comune stesso.
per una informativa sulla normativa puoi fare riferimento alle pagine del Comune di Bologna:altre tipologie ricettive o della Regione: http://imprese.regione.emilia-romagna.it/turismo/temi/appartamenti-ammobiliati-per-uso-turistico
Naturalmente tutto va verificato direttamente presso il comune di Castel San Pietro (se l'appartamento si trova li), io ho fatto riferimento alla legge regionale dell'ER ma é opportuno verificare direttamente con loro eventuali specifiche normative.
ps: peraltro fiscalmente parlando é possibile affittare una porzione della casa (ma spesso normative locali e normative fiscali non si parlano).
un saluto ad @Adolfo5
@Tiziana73, in una porzione d'immobile comunque generalmente è possibile anche aprire un B&B non imprenditoriale (cioè privo di partita iva, e con redditi ''diversi''), a patto di risiedere e/o dimorare abitualmente nell'immobile. Da ciò che ci dici non è chiaro quale sia il panorama completo della tua situazione. E per questo non ci è possibile entrare più nel dettaglio.
Buongiorno,
gentlissimi!
scusate ho dimenticato di dire che l'immobile si trova in realtà in Toscana nella provincia di Lucca.
E il titolo che mia suocera grazie al quale ci ha concess di gestire questa cosa è "tranquilli fate pure"....:-).
Che ovviamente al fisco in effetti non basta un "tranquilli fate pure".
Che jungla mamma mia, pensavamo fosse più semplice.
Comunque, cercheremo di dissipare i vari punti, anche grazie ai vostri consigli, in modo da rispettare tutte le regole.
(ma perchè in Italia bisogna essere dei talenti della finanza per capire le leggi??)
Grazie ancora e buona giornata.
Allora dovrete far riferimento alla Legge Regionale della Toscana, anche se la stessa, appena pubblicata, é stata impugnata dal Consiglio dei Ministri per alcuni profili dichiarati illeggittimi proprio in merito alle definizioni di imprenditorialitá contenute.
Non sono aggiornato sugli sviluppi della Legge (come puoi vedere i fatti sono molto recenti).
In ogni caso il consiglio é quello di recarvi presso il Comune (o a Lucca) e prendere informazioni aggiornate sulle modalitá attualmente richieste dalla Regione (anche alla luce di questa impugnazione da parte del CdM).
Questo da un punto di vista normativo, aspetto per il quale comunque ti suggerisco di fare un giro nella room "Normative e tasse" se ne hai accesso, o comunque ricercare uno dei tanti post riepilogativi delle norme da seguire per le locazioni turistiche.
Da un punto di vista fiscale, se la proprietá é di tua suocera e non ci sono altri titoli (affitto, usufrutto, ecc.) i redditi saranno in capo a lei (e quindi dovranno essere inseriti nella sua dichiarazione dei redditi) e sarebbe opportuno che anche l'annuncio, l'Iban dove far arrivare gli incassi e tutte le pratiche relative fossero intestate a lei.
@Tiziana73 estenderei l'ultimo consiglio di @Roberto143 a tutti coloro che hanno situazioni un po' ingarbugliate per quanto riguarda proprietà dell'appartamento, titolarità dell'account e dell'annuncio su airbnb, iban a cui viene versato l'importo dell'affitto, ecc. ecc.
Visto che questa storia della ritenuta che dovrebbe fare prossimamente Airbnb prima o poi sarà operativa e che il portale la farà presumibilmente a nome del titolare dell'account se ci fosse corrispondenza e linearità fra tutte le tessere del puzzle sarebbe proprio bene...
Grazie ancora!