Tra le tante ti linko queste tre discussioni:
https://community.withairbnb.com/t5/Supporto/Inizio-apertura-attivit%C3%A0-scia-a-Bologna-per-Airbnb...
https://community.withairbnb.com/t5/Vita-da-host/Bologna/m-p/16952
https://community.withairbnb.com/t5/Supporto/Bologna-Residenza-e-locazione-uso-turistico/m-p/331735
Se seguirai i consigli dell'ottimo Roberto di Bologna, farai bene tutto. Adempimenti comunali, regionali, provinciali, nazionali. Questo è solo l’inizio, @Silvia1106. E’ il passo propedeutico per giocare a questo (emozionante) gioco: l’affitto breve con AIRBNB..
In questo gioco (è un gioco a tre), spesso monotono, caratterizzato da manovre, procedure e “rituali” rivolto ad un risultato ben definito (far rendere al meglio il tuo immobile passando da uno (scaltro) intermediario giocatore), vedrai arrivare a casa tua gente improbabile con valigie fosforescenti, giacche rosso pustola e mocassini bianchi, neonati che, a portata d’orecchio, sembrano avere un futuro promettente nell’opera lirica, garantendo notti insonni a te e ai malcapitati vicini di stanza.
Inglesi sopra i cinquant’anni britannicamente ti domanderanno se in città è possibile giocare a golf al coperto, giapponesi benestanti, con ombrello parasole, in vari stadi di delirio, ti chiederanno se per andare in piscina c’è bisogno di bagnarsi, maschi americani pallidi e stressati dal viaggio, in tenuta vagamente da spiaggia a Bologna in pieno inverno, invocheranno un McDonald’s e un negozio che venda Gucci, ragazzini con il coloratissimo cappello dell’Uomo Ragno ti imploreranno di lasciarli giocare a freccette sul tuo armadio, vispi pensionati ben pasciuti ti chiederanno, con candore indolente, se per caso ci sono ospiti finocchi in casa tua perché loro assolutamente li detestano, robuste turiste dell’Est in tuta in lycra che vorresti davvero prendere da parte e consigliare loro nella maniera più delicata di non mettersi mai più quella tutina, che ti chiedono se per colazione è possibile avere salsicce, formaggio svizzero e mostarda di Digione che tu manderai regalmente affankiulo insieme a quelle pedanti signorine Rottermeier che ti rimproverano perché non hai fatto trovare loro cioccolatini tartufati sul cuscino ipoallergenico come il precedente host di Firenze (maledetto host di Firenze).
E’ abbastanza? In quei momenti non è mai abbastanza perché, a volte, non so perché, ma alcuni dettagli ti muoveranno a compassione, altre volte ti sembrerà di essere finita nella sala di ricreazione di un centro di igiene mentale. Non ti dico che andrà sempre così, ti sto solo dicendo che, se apri un B & B o fai locazione turistica (a Bologna non puoi però fare locazione turistica nell'appartamento in cui risiedi), ti può capitare.
Conoscerai la differenza tra una locazione di lungo corso e una locazione “mordi e fuggi”. Mercanteggerai il tuo lavoro e la tua famiglia con perfetti sconosciuti. Sperimenterai la fobia da prestazione. Il tuo punteggio fellatialmente andrà su e giù. Capirai allora che cosa significa avere paura delle stelle e arriverai al punto che ti piacerebbe perderle per sempre.
Verrai osservata, catalogata, recensita, a volte ti sentirai depressa come non ti sentivi dall’adolescenza e ti chiederai se è un problema tuo o un problema loro.
Acquisterai un rancore che potrebbe durare anche tutta la vita verso AIRBNB oppure un’ardente passione ti divorerà e la felicità ti sembrerà più magica e duratura. AIRBNB ti darà l’impressione che la tua esistenza sia libera dalle contingenze e dalle preoccupazioni con una rassicurante, seducente e ingegnosa forma di comunicazione, ma con un risvolto autoritario che scoprirai solo in corso d’opera.
Tutto ti sembra semplice e a portata di mano. Il guadagno diventa la tua seconda natura. La morosità uno sbiadito ricordo. Sei esonerata dalla fatica di costruire un sogno. Lo fa AIRBNB al tuo posto. Semplicemente, lo sostituisce. AIRBNB ti assicurerà che ciò accada. E naturalmente tu vuoi crederci – fankulo a Budda – vuoi credere, con credulità donchisciottesca, che questa estrema illusione sia più reale del reale e che tu farai dei bei soldi senza sforzo.
Il guadagno è il presupposto del sogno-barra-promessa. Ciò rende il tutto non una promessa, ma una vera e propria profezia. E questo atteggiamento – simil-genitoriale – crea un promessa diabolicamente seducente, che, d‘altra parte, è quasi sincera, se non fosse che dietro c’è tutta una parte di non detto.
La parte di non detto consiste nel fatto che AIRBNB non ti dice che non basta avere una stanza vuota per affittare ed avere buoni riscontri economici, che la concorrenza nelle grandi città a vocazione turistica-fieristica, come Bologna, è agguerrita, che la gestione anche di un solo appartamento in rotazione continua può essere molto faticosa, e che, anche se metti tutta l’anima nell’hosting, il (demenziale) sistema di recensione interno ti può penalizzare.
Già all’inizio ti dicono cosa fare e cosa non fare, se vuoi, si preoccupano loro di fare le foto che piacciono (a loro). Sono loro che ti dicono quando abbassare i prezzi. Diventi una della mandria da mungere.
La tua capacità di adulta di non condividere le scelte, di avere rimpianti o provare insoddisfazione saranno completamente ignorate nelle equazioni di un freddo algoritmo matematico.
Verrà un momento in cui ti ritroverai rinchiusa e quasi incollata su di un unico sentiero predisposto da un portale americano che se ne sbatte delle leggi degli altri paesi e verrai messa di fronte a delle scelte.
Sentirai quanto pesa la cappa della locazione breve continua. Imparerai che le piccole imperfezioni possono costare caro. Presa di rinkuli interiori, con lo sguardo vuoto da metropolitana, una mattina, dopo aver rassettato la casa, prima dell’arrivo di nuovi ospiti, comincerai a farti delle domande. All’esterno comincia a cadere la pioggia, anche se c’è ancora il sole.
