CAV, ritenuta d'acconto, contratti locazione, mediatore, ritenuta d'acconto, registrazione contratti

Alarico1
Level 2
Milan, Italy

CAV, ritenuta d'acconto, contratti locazione, mediatore, ritenuta d'acconto, registrazione contratti

 

Ciao a tutti,


Avrei bisogno del vostro aiuto perché non riesco a capire delle cose riguardanti le CAV e la tassazione applicata alle affitanze.


1_ Proteste spiegarmi la differenza tra CAV a regime imprenditoriale e non?

Nel regime non imprenditoriale non si possono avere più di 3 unità e non devono essere affittate per minimo 90 gg all'anno.

Se una host ha una sola unità e l'affitta 320gg in anno è da considerasi attività imprenditoriale?

Però dal punto di vista imprenditoriale fiscalmente cosa cambia? cosa si deve fare? 


2_Ci sono delle alternative alle CAV?

Che permettano di non chiudere per 90gg e di non essere considerato a regime imprenditoriale?


3_Come avete risolto la questione della ritenuta d'acconto 20% sui contratti di locazione e la registrazione del contratto inferiore ai 30 giorni?

In realtà airbnb dovrebbe essere sostituito d'imposta e diventare mediatore e versare la ritenuta d'acconto. Ci avete capito qualcosa? e poi la registrazione dei contratti?


Scusatemi se sono stato poco chiaro ma non so bene neanche che domande fare.


Grazie

 

 

12 Risposte 12
Emily352
Level 10

Premesso che la LR 7/2018 è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri davanti alla Corte costituzionale per “invasione di campo” (il concetto di impresa dipende dal codice civile e dal TUIR, non dalle incursioni delle Regioni nel diritto privato) , se non vuoi essere considerato un operatore professionale, @Alarico1 , devi rispettare quel periodo di chiusura obbligatorio (90 giorni all’anno).

 

Fiscalmente, la tassazione in forma imprenditoriale (attività svolta in modo continuativo, stabile = nessuna chiusura obbligatoria) determina reddito d’impresa, tassato secondo l’inquadramento che sceglierai. Dovrai emettere fatture/ricevute IVA comprese

 

L’alternativa alla CAV è il B &B a conduzione familiare non imprenditoriale (ci devi vivere e risiedere anagraficamente), però anche qui devi rispettare il periodo di interruzione non inferiore a 90 giorni.

 

Come abbian risolto la questione della ritenuta del 21% sulle locazioni brevi? Abbian risolto che dovremo riportare i redditi da locazione breve in dichiarazione e – posto che mamma AIRBNB a suo tempo non ha trattenuto una beata cippa – l’importo da pagare  sarà intero.

Alarico1
Level 2
Milan, Italy

@Emily352grazie della tua risposta,

 

Oggi sono stato al comune di Milano e mi hanno detto che secondo il decreto legge 50 2017 Airbnb deve versare la cedolare. Non ho ancora letto la legge ma qui il link:

https://www.informazionefiscale.it/IMG/pdf/dl_50_2017_conversione_legge_96_2017.pdf

 

Hanno aggiunto, che si Airbnb la deve pagare ma se non la pagano qualcuno dovrà pagarla...

Emily352
Level 10

La cedolare secca la paghi tu interamente in una locazione breve: al momento gli host italiani ricevono da AIRBNB importi completi, vale a dire che AIRBNB versa loro il canone al netto della commissione, non al netto della commissione e della ritenuta (a prescindere che cedolarizzino o meno): la ritenuta non la possono pagare i proprietari, neanche se lo vogliono. Non puoi pagarla tu, perché a versare la ritenuta è solo ed unicamente l’intermediario: tu non sei un intermediario, @Alarico1!

 

Con il tuo esercito di Visigoti, rinforzato da alcuni mercenari reclutati da Pro.Loca.Tur, accerchia il Comune di Milano e inducilo alla resa.

Susanna0
Level 10
Milan, Italy

@Alarico1, al punto 2 io risponderei che l'alternativa è la Locazione Turistica, che è regolata dalle leggi dello stato e non della regione. Puoi applicare la cedolare secca ma non puoi fornire servizi, ne' pulizie ne' colazione o trasporti o altro, durante il soggiorno.

A Milano però - in tutta la Lombardia - la cosa è stata complicata da una normativa regionale che ha "dimenticato" di menzionare le locazioni brevi ma ha inserito nelle Faq del sito del Comune una frase dove dicono che le locazioni brevi sono equiparate alle Cav non imprenditoriali. Quindi, in virtù di una Faq, in Lombardia i proprietari di appartamenti dati in locazione non sanno cosa fare oppure si sentono costretti a dichiarare di essere Cav (ovvero un'attività ricettiva) anche se non lo sono, pur di avere le credenziali del portale Alloggiati e di poter pagare la tassa di soggiorno.
Adesso sembra che le cose stiano cambiando. Nella recente impugnazione all'integrazione della legge regionale relativa al CIR, il Governo ha testualmente specificato "in quanto una norma riguardante le locazioni turistiche invade la competenza riservata allo Stato in materia di ordinamento civile", sancendo quindi la netta distinzione tra Cav e LT.
Guarda nella pagina Fb di Prolocatur (associazione nazionale dei proprietari di alloggi in locazione turistica), che lo trovi spiegato meglio : www.facebook.com/Prolocatur/

Lino32
Level 2

A dispetto della trasparente facilità con la quale airbnb invoglia ciascuno di noi a diventare HOST, proponendoci un guadagno di circa 1300€ al mese nella sola citta di milano, il pirellone continua a sfornare algoritmi burocratici dalle mille storture.

Chissà chi sono i legislatori, avranno un nome?

cosa sanno veramente della sharing economy?

qual'è la loro esperienza sulle piattaforme digitali?
Cav, Scia, locazione, stanz privata, bed & breakfast, dichiarazione, registrazione e non ultimo targa online ?!?!?! ...follia pura!

Per quelli che sono già dentro il sistema mi auguro che sia una bufala.
La filosofia airbnb mi è piaciuta fin da subito, la storia di creare una community fondata sulla fiducia, dove chiunque, indipendentemente da dove si trovi, possa sentirsi a casa quasi mi stava convincendo a diventare HOST. Per fortuna che prima ho fatto un giro qui, nella community center. Volevo ringraziarvi perchè mi avete aperto gli occhi su un panorama tutt'altro che trasparente e affato divertente, ingessato da regolamenti e obblighi più orientati all'avarizia economica imprenditoriale che al réclame di airbnb sull'ideologia comunitaria con stessi interessi, come a casa, bla bla bla bla. Ciao #ciaoairbnb

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Lino32

I comunque farei le debite distinzioni.

Un conto sono gli "sconfinamenti" della Regione Lombardia (lei e solo lei) che hanno portato il Governo ad impugnare la sua legge regionale sul turismo. Ora vedremo gli sviluppi nei prossimi mesi.

Un conto è considerare regole e normative sempre e solamente alla stregua di follie di burocrati con la faccia da vampiri che hanno come unico piacere quello far soffrire tutti coloro vorrebbero invece alquanto leggiadramente non avere nessun impedimento e fare quel che cavolo pare e piace.

Le normative esistono perchè in una società sono necessarie, visto che non siamo nel Far West.

Di solito poi, chi lancia strali contro i "burocrati", sono solitamente quelli che poi, alla prima occasione, si scagliano contro quelli che "non hanno controllato, non hanno legiferato, non hanno vigilato" quando succede qualcosa.

Quindi, sbaglia Regione Lombardia a voler accomunare le locazioni (turistiche), sancite dal codice civile, ad attività ricettive come le CAV.

Ma sbaglia anche chi pensa che la "sharing economy" sia la panacea di tutti i mali... 

perlomeno fino a che non viene toccato direttamente dalla stessa! 😉

 

Ragionevole il suo appunto @Roberto143 ma senza dubbio la cosa più interessante è la procedura messa in atto dal governo nel confronti dell'ingabugliato regolamento lombardo dove, oltre ad essere anticostituzionale, ci sono articoli in disaccordo con gli stessi dello stesso regolamento. Insomma è un casino perfino spiegarlo, basta guardalo. E quante note a fondo pagina ...non hanno proprio le idee chiare!

Non sono informato sui fatti ma, non vorrei che sia più semplice avviare un attività ricettiva in costa azzurra che creare un profilo da host con airbnb in lombardia.

Per quanto riguarda la sharing economy non c'è nulla da inventare perchè tutto è già stato scritto e ben definito, di certo non mi metterò a studiare economia per fare miei i concetti base di questa nuovo scenario commerciale. Più semplicemente mi avvalgo dell'elementare spiegazione wikipediana è capisco subito che non riusciremo mai a condividere la ricchezza di questo paese, il perchè non devo spiegarvelo io. Tanti auguri.

Franco34
Level 1
Padua, Italy

Scusate, ma alla fine,  dal 1° settembre 2017 Airbnb deve, per legge, applicare la ritenuta d'acconto imposta sostitutiva e mandarne un rendiconto a noi Host entro il 31 marzo. A questa richiesta Airbnb non si è degnata di rispondere. A qualcuno di voi ha risposto? Cosa ha risposto?

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

@Franco34

Semplicemente Airbnb per il momento non ha rispettato le disposizioni di legge.

Quindi non ha effettuato la trattenuta e non dovrà inviare nessuna certificazione.

Vedremo ora se almeno trasmetterà all'Agenzia delle Entrate i dati dei soggiorni per i controlli incrociati (aspetto anche questo sempre finalizzato al contenimento dell'evasione fiscale).

 

Comunque, per chi affitta, non cambia nulla in ogni caso; anche se Airbnb avesse effettuato la trattenuta, la dichiarazione dei redditi va fatta nella stessa maniera, riportando sempre gli importi lordi degli affitti (anche se incassati al netto della ritenuta); ovviamente, in caso di trattenuta, servirà la certificazione dell'imposta anticipata per poterla scalare dall'imposta risultante dalla dichiarazione.

 

Alarico1
Level 2
Milan, Italy

Inffatti Roberto ha ragione per quello che ho capito io!

 

_Airbnb dovrebbe pagare la cedolare secca 21% perchè la legge dice così! Però ha deciso di non farlo!

Quindi, spetta agli host pagarla.

 

_Airbnb si rifiuta di fare da intermediario quindi chi gestisce le CAV non può pagare la cedolare perchè gli host non sono intermediari. I contratti sotto i 30gg non hanno l'obbligo di essere registrati ma al momento di pagare le tasse non è possibile esibire all'ufficio delle entrate i contratti fatti firmare al momento del check-in perchè non sono registrati.

 

Un circolo vizioso che io non riesco a risolvere. Credo che si debbano pagare le tasse per intero aggiungendo al proprio reddito i soldi che ci vengono versati da airbnb.

 

A questo punto mi chiedo se valga la pena far firmare i contratti al momento del check-in?

 

Cmq ditemi se mi sbaglio oppure se ho capito male, sono settimane che cerdo una soluzione.

Lino32
Level 2

Ciao, spero possa interessare. L'argomento è caldo anche su altri canali, infatti ho trovato un video di Luca Ferrini che fa capire come il processo rimane, a distanza di mesi, nebuloso e affatto comprensibile. Se poi leggete i commenti di questo video capite che siamo in balia delle onde.

https://www.youtube.com/watch?v=NCu_umlznAU

Roberto143
Level 10
Bologna, Italy

Perdonami @Lino32,

ho visto il video che hai linkato.

A me sembra molto chiaro, non nebuloso e assolutamente comprensibile.

L'unico aspetto da segnalare è che il video di Ferrini, risale ad ottobre 2017, quando si riteneva che gli intermediari applicassero tutti, correttamente, le disposizioni di legge.

Abbiamo poi scoperto che Airbnb (ed altri portali) stanno disattendendo queste disposizioni e, per il momento, non hanno effettuato nessuna trattenuta.

Vedremo, nelle prossime settimane, se avranno disatteso anche l'altra disposizione prevista del decreto, e cioè quella della segnalazione all'Agenzia dei dati dei contratti.

 

Ma quello che nel video viene espresso a chiare lettere, è che la dichiarazione degli affitti (brevi o lunghi) ricevuti deve essere comunque fatta come sempre (quando dico "come sempre" parto dal presupposto che tutti i proprietari che hanno affittato anche negli anni scorsi abbiano correttamente e legalmente dichiarato i propri affitti e pagato le imposte relative; diversamente stiamo parlando di evasori, piaga così rilevante del nostro paese, che scommetto anche i proprietari evasori condannano - se si riferisce ad altri).

 

Ma torniamo a noi.

La dichiarazione va presentata comunque, indicando gli importi dei contratti di affitto.

E' il contratto di affitto che fa fede, non l'incasso che viene registrato sul conto, che potrebbe anche essere di un importo minore se il portale ha trattenuto la sua commissione.

Ma se affitto a 100 e Airbnb mi bonifica 96 (perchè si tiene i 4 di commissioni) il reddito che devo dichiarare è 100.

E devo dichiarare 100 anche se il portale (non Airbnb per il momento, ma uno di quelli che, correttamente, ha effettuato la trattenuta) avesse trattenuto 21 e bonificato al proprietario 100-21-4 (affitto meno ritenuta meno commissioni) = 75.

 

Immagino che a questo punto qualcuno salti sulla sedia e chieda: perchè devo dichiarare 100 se ho incassato solo 75?

 

Perchè sui 100 si calcola l'imposta. Se si opta per la cedolare secca (in sede di dichiarazione, dal commercialista o al CAF) l'imposta risulterà 21, se si opta per l'aliquota normale (dal 23% al 43% a seconda dello scaglione) sarà ovviamente di altro importo.

Immaginiamo che l'aliquota normale sia 23%.

In questo caso l'imposta sarà 23.

Quindi, ricapitolando: 21 se si opta per la cedolare, 23% (...) se si opta per aliquota normale.

 

Nel frattempo, i portali ligi alle leggi (quelli cioè che hanno applicato la trattenuta a suo tempo), avranno versato l'anticipo di imposta all'Agenzia delle Entrate e avranno redatto per ciascun contribuente, una Certificazione Unica, con l'ammontare dell'imposta trattenuta.

 

Questa certificazione consente di detrarre, dall'imposta da versare, quanto già trattenuto dal portale.

Quindi, se opto per la cedolare secca e devo quindi pagare 21, se il portale è uno di quelli che ha trattenuto, in realtà non dovrò pagare nulla, in quanto 21-21 = 0.

Se invece opto per l'aliquota irpef normale e dovrò pagare 23, mi rimarrà da pagare 2: 23-21 =2.

 

Ovviamente, se il portale invece non ha effettuato la trattenuta, dovrò pagare o 21 o 23 a seconda del regime scelto.

 

A me sembra davvero molto più difficile spiegarlo.

E il video di Ferrini mi sembra solo non aggiornato con la realtà dei portali inadempienti, ma in termini di spiegazione mi sembra davvero chiara (e scandisce bene le parole!).

Una cosa importante che ribadisce è quella di fare molta attenzione nel presentare le dichiarazioni, perchè con la prevista segnalazione dei dati, la possibilità di incrocio da parte dell'Agenzia delle Entrate diventerà pressochè totale ed automatica.

Mancate dichiarazioni o dichiarazioni errate (perchè si dichiara il "netto" invece del lordo saranno sicuramente oggetto di accertamenti.

Gli accertamenti credo che potrebbero cominciare ad arrivare tra due/tre anni, ma di sicuro arriveranno... e allora saranno dolori!

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