@Emanuele104
Le “esperienze” sono una trovata di Airbnb, che operando a livello mondiale, non si preoccupa delle normative e delle leggi presenti a livello locale (dei singoli Stati o Regioni o altro).
Quello é un onere che ricade su chi decide di offrire quel determinato servizio (e questo vale anche per le forme di ospitalità, che nel nostro paese sono svariate e ciascuna con i suoi limiti e le sue caratteristiche: b&b, affittacamere, locazioni, agriturismi, hotel, residence, ecc. ecc.).
Anche le varie attività sono tutte regolamentate (guida turistica, noleggio auto con conducente, cuoco, ecc. ecc.) ed ognuna ha le sue peculiarità, come ad esempio la prevista partecipazione a specifici corsi professionali, il rilascio di attestati, l’eventuale assicurazione, ecc.
Quindi, devi prima capire quello che vorresti fare (non credo esista una figura omnicomprensiva di assistenza turistica) e poi chiedere informazioni in Comune o alla Camera di Commercio.
La responsabilità di quello che fai e di come lo fai é tua (e fai bene ad informarti prima e non partire in quarta come fa invece qualcuno).
Che ad esempio offre servizio navetta (da aeroporto o da stazione), non pensando alle possibili -terribili- conseguenze nel caso fosse pizzicato o, ancor peggio, in caso di incidente.
Oppure offre colazioni senza poterlo fare e senza disporre del relativo certificato di manipolazione alimenti (immagina dovesse verificarsi un caso di allergia alimentare).
Il fatto che ci sia qualcuno che offre esperienze non é significativo e, anzi, presumibilmente, nella maggior parte dei casi si tratta di “fuorilegge”, magari anche a loro insaputa (per ignoranza delle leggi e dei meccanismi).
