“Sono Elisabetta…una novizia.”
Pensaci bene, @Elisabetta162, prima di professare i voti e diventare membro della community AIRBNB. I voti comunque non sono perpetui: puoi lasciare la comunità in qualsiasi momento.
Approfondiamo la tua vocazione. Dimmi, sorella, fai locazione turistica breve? Ipotizziamo che prima di entrare in convento tu abbia conseguito redditi nel periodo d’imposta 2017 con AIRBNB cedolarizzandoli.
Tutto rimane come prima. Finora i cenobiti AIRBNB ricevono i pagamenti completi (l’intermediario AIRBNB non ha applicato la ritenuta del 21%) e dovranno versare l’imposta (sul canone concordato a contratto al netto delle commissioni) come hanno fatto l’anno scorso.
I redditi da locazioni brevi devono essere indicati nel quadro RB del modello Redditi PF 2018, osservando le regole applicabili ai redditi fondiari in generale.
Se hai esercitato l’opzione per la cedolare secca, posto che AIRBNB non ha rilasciato la CU 2018 (“Certificazione redditi – Locazioni brevi”), nel rigo LC1 del nuovo quadro LC (Cedolare secca sulle locazioni) non andrai ad indicare in colonna 4 l’importo del punto 15 (Ritenute operate) della CU che AIRBNB avrebbe dovuto calcolare, ma dovrai comunque valorizzare il quadro LC sia in caso di locazioni brevi o lunghe sottoposte a cedolare, indicando i dati provenienti dal quadro RB.
Perciò, in colonna 1 dovrai riportare l’importo della cedolare secca indicata in colonna 3 (Totale imposta cedolare secca) del rigo RB11.
Non avendo subito ritenute (colonna 4), la differenza (colonna 5) sarà positiva, e se l’eventuale credito di cedolare (colonna 6) è stato compensato (colonna 7), una volta indicati gli acconti della cedolare secca 2017 (codici tributo 1840 e 1841) effettuati a mezzo modello F24 (colonna 😎 – supponendo non valorizzate le colonne 10, 11 e 12 (correzioni o integrazioni) - a questo punto puoi finalmente determinare l’imposta a debito o a credito risultante dalla differenza tra la cedolare secca dovuta e quella già versata, che, in pratica, vuol dire:
Colonna 5 – colonna 6 + colonna 7 – colonna 8
Se il risultato è positivo, significa che hai un debito e, in tal caso, tale valore deve essere riportato in colonna 13 (Imposta a debito), e l’importo deve essere versato – entro il termine del versamento a saldo dell’IRPEF – utilizzando il modello 24 con codice tributo 1842 (anno 2017) e tale importo va riportato anche in colonna 1 del rigo RX4 (Cedolare secca – LC).
Se, invece, il risultato è negativo (credito), l’importo va indicato in colonna 14 (Imposta a credito): l’importo andrà indicato in colonna 2 del rigo RX4 (e colonna 4, in caso di richiesta a rimborso o colonna 5, in caso di utilizzo in compensazione).
Nel rigo LC2 riporterai infine in colonna 1 l’importo della prima rata di acconto cedolare secca per l’anno 2018 (38% del rigo LC1, colonna 5) e in colonna 2 l’importo della seconda rata o unica rata di acconto cedolare secca 2018 (57% del rigo LC1, colonna 5).
Ti prego, sorella, dimmi che vuoi cedolarizzare e non rimanere in IRPEF…altrimenti io mo’ m’accido…