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Buongiorno ,vorrei chiedervi se affittando una casa al lago, il cui impianto elettrico risale agli anni 80 e quando l’ho acquistata non mi e’ stata rilasciata la certificazione , sono obbligato a metterlo norma per tutelarmi da eventuali incidenti ?
Non vorrei sbagliarmi, ma penso che tu debba mettere a norma il tuo impianto al di là del fatto che tu voglia affittare. Il che mi sembra anche logico, visto che, come hai scritto, serve per tutelarsi da incidenti.
Vediamo se qualcuno ne sa di più. Personalmente, il mio impianto è certificato
Ciao @Alberto364,
per tutti i tipi di locazione, e certo anche se non fai locazione e quindi sei un b&b ad esempio, l'impianto elettrico, come quello gas, deve essere a norma. Ciò non vuole necessariamante dire che deve essere nuovo secondo le norme vigenti, in generale è necessario che fosse a norma al momento in cui è stato costruito. Ma se hai effettuato modifiche, queste devono essere state fatte allo stesso modo a norma. Se anche non hai fatto modifiche ed in più hai una certificazione degli anni 80 ed ora attacchi alla presa che usavi per una lampada un forno od un piano ad induzione, non va bene e metti in serio pericolo gli ospiti. Gli elettrodomestici che assorbono tanta energia, devono sempre avere delle prese, e dei cavi quindi, adeguati. Gli altri si incendierebbero. Devi sentire un professionista. Il tuo impianto potrebbe essere perfettamente a norma, tuttavia se non c'è una chiara certificazione non puoi saperlo, quindi non puoi sapere se sei in regola o meno. E non essere in regola significa che se la casa si incendia la colpa può essere data a te. Con certi tipi di impianti potrebbe bastare una DIRI (dichiarazione di rispondenza) ma molti elettricisti non la fanno e soprattutto l'impianto non dovrebbe essere mai stato modificato. Difficile dagli anni 80 ad oggi.
L'argomento da te proposto è molto interessante, mi auguro che per diventare Airbnb Plus si debba dimostrare di avere una casa a norma, quindi sicura, oltre che di dare delle ciabatte in bagno. Guardando il sito sembrerebbe che si interessino di più delle ciabatte, chissà, ma noi facciamo i furbi ed interessiamoci delle cose importanti, in questo caso avere un impianto elettrico a norma ed esserne sicuri (salvo ahimè errori del professionista...) per rispetto dei guests e per i nostri stessi interessi: per non rischiare quindi di finire in galera o di pagare multe e risarcimenti.
Ciao e buona fortuna!
Grazie per le risposte .
il problema e' sorto in qiesti giorni dopo aver chiamato un elettricista ( e un' altro in un secondo momento ) per delle modifiche a degli interruttori .
il primo sostiene che dovendo appunto io affittare , sia necessaria la " dichiarazione di conformita' " mentre il secondo sostiene che e' sufficente mettere l' impianto in sicurezza e a norma con degli interventi basilari ( cosa che faro' sicuramente visto l'eta' della casa ) .
le due cose sono doverse sia in termini di intervento che di relativo costo , per quello chiedevo qui per capire se basta che l' impianto sia sicuro , e non mecessariamente avere la dichiarazione di conformita'
Ciao @Alberto364,
il secondo mi sembra molto superficiale e pericoloso se pur sapendo che non esiste una certificazione del costruttore (a meno che non sia lui il costruttore...) ti dice quelle cose. Il punto è che anche se ti certifica, e pare anche che non lo faccia!!, i nuovi interventi rimane il dubbio sull'esecuzione a norma dell'impianto originale. Quindi o lo ha fatto lui ed ha assistito ed è sicuro sia a norma, e allora a questo punto potrebbe certificarlo, oppure mi pare una capra immonda e pericolosa che vorrei che spiegasse qui a tutti l'immondizia che purtoppo molte capre ignoranti e per me da arrestare diffondono in lungo ed in largo.
Inoltre, poniti altri problemi. Il giorno che dovrai dimostrare che l'impianto elettrico è a norma può bastare la tua parola o quella di un professionista? No! Che si scriva ora che è a norma se tutto è a posto. Mi dirai, posso dimostrarlo dopo...ma se dopo l'impianto non c'è più magari perchè incendiato? Insomma, per stare tranquillo bisogna pensarle un pò a tutte. E la cosa migliore è che un professionista, a pagamento certo, ti dica con chiarezza che l'impianto è a norma, ovvero in forma scritta con una regolare certificazione e non verbale. Quando poi farai delle modifiche, se vuoi stare tranquillo, chiami un altro professionista serio, direi non il secondo, ti tieni la fattura e ti affidi a lui se è il caso di redarre altri doc oltre la fattura con magari una piccola descrizione dell'intervento.
Ciao e buona fortuna!
PS scusate gli errori di ortografia nel messaggio precedente 🙂
Se decidi di non “cavettizzarti” secondo quanto impone mamma Regione Lombardia ai suoi figli (essa ritiene che gli appartamenti dati in locazione turistica vadano ricompresi tra le strutture ricettive denominate CAV e, a tal riguardo, l’allegato B del Regolamento delle strutture ricettive non alberghiere prevede che gli impianti delle CAV debbano essere in regola con la normativa di settore), in generale riguardo le locazioni di immobili abitativi non esistono norme rintracciabili che pongano un generale obbligo di adeguamento degli impianti preesistenti che siano conformi alle norme di sicurezza applicabili all’epoca della loro realizzazione.
Che cosa vuol dire ciò? Vuol dire che la sicurezza degli impianti deve essere valutata in base alla loro conformità alle norme di sicurezza vigenti al momento della loro realizzazione e della loro modifica, in quanto né l’art.13 del DM 37/2008 (abrogato ad opera dell’art.35 del DL 112/2008) né alcuna altra norma successiva pongono un generale obbligo di procedere all’adeguamento degli impianti preesistenti se conformi alle precedenti norme.
Va da sé che, qualora l’impianto elettrico dell’immobile non è a norma neppure in relazione ai dettami di sicurezza vigenti all’epoca della sua realizzazione (se non modificato dal 1990 era ed è sufficiente il salvavita, salvo palesi irregolarità e difetti), vi sarà un obbligo di adeguamento, comunque indipendente dalla sua locabilità.
L’oggetto della locazione, infatti, @Alberto364, non è il bene in sé stesso, ma la sola prestazione, ossia la possibilità di godere della cosa, anche qualora presenti dei vizi.
L’unica seria garanzia per chi dà in locazione un immobile per finalità turistiche (lo stesso dicasi, peraltro, per altre finalità), è, quindi, quello di riconoscere espressamente i vizi della propria casa, fin da subito, vale a dire nelle Regole della casa, senza sotterfugio alcuno: ad esempio che l’impianto elettrico non è adeguato alle norme di sicurezza, cosa che andrà ribadita in maniera chiara ed esplicita in contratto con l’inserimento di un’apposita clausola nella quale rappresentare in dettaglio lo stato del bene che si concede in locazione, con particolare riferimento all’efficienza dell’impianto elettrico e alla sua capacità di fornire determinate prestazioni, e che, quindi, il guest ne è perfettamente cosciente e lo accetta, comunque, nello stato in cui risulta al momento della consegna, senza riserva alcuna, accettando il vizio e sopportandone rischi e conseguenze.
Ciò non toglie – sia chiaro - che concedere in locazione un immobile con impianti non a norma può essere motivo di grave responsabilità in caso di incidente. E ciò a prescindere dall’intervenuta abrogazione della norma citata.
@Alberto364 @Emily352 Buongiorno, scusate se riprendo una discussione un po' datata ma sono nuova e mi sto ponendo il problema dell'impianto elettrico. L'impianto del mio appartamento è stato ampliato l'ultima volta nel 2005 ma non trovo la dichiarazione di conformità. Sapete se su Roma è obbligatorio averla per la locazione turistica?
Grazie dell'aiuto