La comunicazione è la chiave di un soggiorno di successo

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

La comunicazione è la chiave di un soggiorno di successo

 

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Ciao a tutti,

 

essere host inizia nel momento in cui un ospite ti contatta per la prima volta. Ogni conversazione è importante e può aiutarti a scoprire le informazioni di cui hai bisogno come host e anche a preparare con entusiasmo i tuoi ospiti per il loro soggiorno.

Ci sono molte cose che gli host possono far funzionare questo processo senza problemi, dall'impostazione dei messaggi preimpostati all'aggiunta delle istruzioni per il check-in.

 

Dai un'occhiata alle seguenti discussioni per raccogliere alcune idee:

 

Qui l'ottima @Susanna offre qualche consiglio su quando mettersi d’accordo per il check-in con i futuri ospiti: "Se vuoi un appuntamento per il check-in lo devi chiedere alla prenotazione, oppure al massimo una settimana prima. Chiederlo il giorno prima è inutile, probabile che siano già in viaggio e non ti rispondono, non hanno connessione oppure non hanno il programma sottomano e poi si dimenticano. Io faccio così e non ho mai problemi."

 

Qui trovi altre informazioni su come utilizzare la funzione messaggi. Che ne pensi? 

 

Secondo te, quali sono i momenti chiave per comunicare con i tuoi ospiti? Come ti assicuri che tu e i tuoi ospiti siate entrambi soddisfatti?

 

Spero di leggerti presto!

Francy

 


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11 Risposte 11
Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Francesca mi trovi assolutamente in sintonia! Ho sempre affermato che la comunicazione con gli ospiti è la cosa più importante, a partire dal primo messaggio di ringraziamento per aver scelto il tuo appartamento tra tanti. Io rispondo subito con un messaggio di questo tipo per poi informarli che gli invierò con mail alcune informazioni utili per il loro soggiorno e richiedo subito di inviarmi appena disponibili le informazioni del loro volo di arrivo. Oggi come oggi quando prenotano l'appartamento o l'hotel o qualsiasi altro posto per pernottare , stai pur certa che hanno già prenotato il volo. Questo ovviamente per gli ospiti stranieri che per me rappresentano il 99% dei miei ospiti. Dopo questo primo contatto che può avvenire anche diversi mesi prima del soggiorno, li ricontatto almeno 2 settimane dalla data di arrivo proprio per finalizzare un appuntamento, chiedere se arriveranno in taxi o con i mezzi pubblici e quindi inviare loro le istruzioni su come arrivare. Devo dire che non ho avuto mai problemi di check-in per ospiti spariti o che non mi hanno comunicato orari di arrivo, o forse si contano sulle dita di una mano.Ecco credo che porre attenzione alla comunicazione sia molto importante, non solo perchè l'ospite percepisce che c'è attenzione e cura , ma anche per non ritrovarsi con ospiti spariti nel nulla !!! 

 

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

 

Grazie @Paola4 del tuo messaggio! Ho una domanda per te che sei esperta: in che modo affronti la possibilità che gli ospiti possano NON avere connessione alla rete internet o addirittura telefonica quando arrivano in Italia?

 

 

 


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Laura824
Level 10
San Canzian d'Isonzo, Italy

Ciao, anche io penso che la prima conversazione sia importante per avere informazioni su di me e di loro.

Anche io comincio il dialogo ringraziando di avermi scelta e questo da già un imput della loro fiducia nei miei confronti. Al contrario però io chiedo un giorno prima dell'orario in cui pensano di arrivare o che prendano un volo o che vengano in auto o treno, perché penso che siano più certi dell'orario o se ci sono variazioni di ospiti.

Ma comunque, fino ad ora, mi hanno detto loro con la prima comunicazione l'orario più comodo, anche perché il mio check-in è abbastanza largo cioè dalle 14 00 fino alle 23 30.

Il problema che non abbiano connessione durante il viaggio o che abbiano un numero telefonico straniero fa' sì che me lo dicono subito. Poi un giorno prima ci sentiamo per aggiornamenti e mi hanno sempre risposto e avvertita 30 minuti prima come da mia richiesta.

Certo capita di aspettare, ma può succedere se c'è traffico oppure...educazione. Ma pazienza,questo  fa parte del lavoro

Ezia0
Level 10
San Terenzo, Italy

ciao @Francesca, la comunicazione è importantissima. Io inizio subito a stabilire un contatto   personalizzato appena ricevo la prenotazione. Mi piace dare subito informazioni e dettagli che riguardano la mia struttura e il territorio

Un caro saluto Ezia

Angela1056
Level 10
Linarolo, Italy

@Francesca Anch’io mi comporto come ha descritto @Paola4 . Nel mio caso però, essendo la casa in un piccolo paese e in zona isolata, devono per forza arrivare in macchina. Le prime volte ci sono stati dei problemi perché non mi ero resa conto che mettendo il nostro indirizzo nel GPS, questo portava gli ospiti in una strada troppo stretta, dove era difficile passare con la macchina. 

Una volta c’è stato un caso particolare con un gruppo familiare proveniente dall’Israele. Noncuranti dei miei orari per il check-in, mi comunicano 5 giorni prima dell’arrivo che sarebbero arrivati con l’aereo a Malpensa alle 22.00. Io faccio sempre il check-in di persona, anche perché devo spiegare un minimo di particolari della casa...A questo punto faccio un rapido calcolo: 1 ora minimo per ritiro valigie, dogana e noleggio macchina + 30 minuti per arrivare a casa nostra, insomma prima di mezzanotte e trenta non sarebbero arrivati. Ho chiesto a mio genero di accompagnarmi per questo check-in perché non mi sentivo tranquilla. Alle ore 21.00 mi comunicano che l’aereo avrebbe avuto un’ora di ritardo! All’una e mezza provo a contattarli ma non ci riesco. Alle 2.30 mi mandano un sms che sono incastrati a Dagnente in un vicolo e non riescono più andare ne avanti ne indietro. Abbiamo capito dove erano e mio genero è andato ad aiutarli. Hanno dovuto smontare i cerchi di un Van (per 8 persone) per poterlo muovere. Insomma, quella notte sono tornata a casa alle 5.00 del mattino.
Lezione imparata! Da allora raccomando a tutti di non inserire il nostro indirizzo nel GPS ma un indirizzo con il quale arrivano alla chiesa di Dagnente, facilmente raggiungibile e dove li aspetto. Oppure da lì seguono poche facili indicazioni con le foto che gli invio. Non ho più avuto problemi.
Joy358
Level 3
Lucca, Italy

Nel corso delle mie esperienze nell'Ospitalità e con i consigli utilissimi che ho sempre trovato nella Community Airbnb, ho imparato abbastanza bene a gestire i check in. Sono stata in grado di gestirli anche a distanza con un solo errore in una unica occasione. Richiedo sempre almeno due contatti telefonici, email e mi accordo anticipatamente sull'orario del loro arrivo e ultimamente lascio anche le istruzione per l'eventuale self check in, una cassetta di sicurezza con un codice numerico dove possono trovare le chiavi. Anticipare le informazioni di check in è molto importante così come, nel caso siano due o più persone richiedere le informazioni di contatto di almeno due membri del gruppo.

Donatella26
Level 10
Mondolfo, Italy

@Francesca io mando un messaggio di ringraziamento per la prenotazione specificando che li ricontatterò per telefono e e mail un paio di giorni prima del check in, come fa @Laura824  e  se nel frattempo hanno altre domande le facciano pure. Dopo alcuni spiacevoli malintesi dovuti all'inesperienza, tipo ospiti che volevano fare il check in alle 8 del mattino, ho impostato l'orario 15/20.30: ci sta che ci siano inconvenienti come racconta @Angela1056 legati ai voli, ma capitano anche ospiti che ti dicono arrivo a mezzogiorno, li chiami alle 12.30 per sapere dove sono e scopri che si sono fermati a pranzo lungo la strada...per chi come me non abita nello stabile dove affitta è un problema. Chiedo comunque di farmi uno squillo di telefono una mezzora prima dell'arrivo. 

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

 

@Angela1056 che esperienza! Credo che neanche Indiana Jones sia stato in una situazione così! 🙂 complimenti per averla sbrogliata! 

 

@Donatella26 già io immagino che se uno non sa che l'host viene apposta, immagina ci sia una "reception" che più o meno li aspetta sempre e che l'orario di arrivo sia indicativo... una cosa tipo "arriviamo dopo le...". confermi?

 


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Donatella26
Level 10
Mondolfo, Italy

@Francesca io quando contatto gli ospiti un paio di giorni prima dell'arrivo specifico sempre che non abito dove ho l'appartamento in affitto, quindi i guest sanno che io vado lí apposta per il check in, poi come detto c'è chi ti avvisa del ritardo e chi se ne...

Emily352
Level 10

La prima comunicazione con l’ospite è il mio annuncio.  Su quella lavagna virtuale scrivo ciò che offro. Io offro in locazione appartamenti a Milano in zona Brera.

 

Bene. Lo scrivo a chiare lettere, in modo che gli ospiti di ogni etnia e colore, calvi o con capelli medusei, non mi confondano con un “B & B” o qualcos’altro, ma senza dare al mio alloggio fuorvianti denominazioni fantasiose o delle tipologie ricettive. Pertanto, niente “Incantesimo nel cuore di Milano”. Niente “Casa vacanze “O mia bela Madunina”.

 

Le mie parole e le mie foto devono portare il mio potenziale inquilino-turista-lavoratore dentro quell’appartamento. Cosa trovi dentro le mie stanze? Il bagno ha la doccia o la vasca? I mobili sono di nonna Abelarda o moderni? Quali elettrodomestici in cucina? Ci sono affacci privilegiati (balcone, terrazza, veranda)?

 

Pubblico belle foto, non roboanti, ma reali, non allargate da torsioni grandangolari che manco Michelangelo nella volta della Sistina… Quelle foto sincere parlano di me e della mia casa. Il loro è solo un apparente silenzio: il mio scopo è riuscire a farle sentirle all’ospite con mani e piedi, perchè accosti il naso a quei muri, magari grattandoli con le unghie per annusare le storie della casa in cui soggiornerà, per fargli capire che può essere europeo, anche se nato a Camberra, milanese, anche se nato a Istambul.

 

Provo a far scattare un’emozione. Racconto la mia storia, il mio mondo, cosa amo, dove vivo, gioco e lavoro, che cosa mi ha spinto dieci anni fa ad ospitare dei forestieri a casa di mio padre: un piccolo angolo di mondo, più leggero di un’ala di una farfalla, in cui stare bene con sé stessi, ad ascoltarsi.

 

Se ho conquistato il cuore dell’ospite, anche se arriva settimane, mesi dopo, gli mando subito un messaggio a conferma della prenotazione per evitare spiacevoli malintesi: appartamento pulito e sanificato in locazione, dotato di biancheria, lenzuola e asciugamani, arrivo, partenza, numero conduttori, motivo del viaggio, contratto di locazione (di natura turistica o transitoria, a seconda del motivo del viaggio che AIRBNB non distingue) dal giorno X al giorno Y, senza servigi di hotellerie (no colazione, no letto fatto, no cambio lenzuola ecc.) da firmare all’arrivo, canone comprensivo di utenze forfetizzate come evidenziato sull’annuncio.

 

Alcuni giorni prima dell’arrivo, cresce dentro di me un sentimento di risveglio, allora rinfresco la mente al mio ospite, rinsaldando quel legame corsaro che ci unirà in quest’avventura tracciata nel tempo: chiedo agli ospiti se, per caso, hanno preferenze per la sistemazione dei letti o esigenze particolari, se vengono in auto, treno, aereo in modo che possa dare loro tutte le informazioni utili (comprensive di coordinate GPS)  per raggiungere il mio appartamento, ricordando di inviare copia di un documento d’identità in modo che possa fare firmare loro un contratto di locazione con i loro dati anagrafici e velocizzare quello che Airbnb chiama impropriamente "check-in" (in una locazione, che non è un albergo o un aereoporto, non c’è alcun “check-in”).

 

Il giorno dopo l’arrivo, ossia dopo la presa in consegna/custodia dell’appartamento locato, l’ospite riceve la mia e-mail di benvenuto che contiene un semplice augurio per un sereno e confortevole soggiorno nella mia casa e la mia disponibilità per ogni evenienza/esigenza con l’invito (in genere disatteso) a leggere con cura il “Libretto d’uso della casa” che contiene su carta antica, scritta con calligrafia elegante, tutte le informazioni necessarie su come gestirla in sicurezza (in una locazione – che non è un albergo - l’ospite deve essere a conoscenza dell’ubicazione degli impianti domestici: il quadro elettrico si trova …. il rubinetto centrale dell’acqua si trova … l’estintore si trova …. la password del wi-fi è … ecc.), nelle vicinanze della casa sono presenti: linee bus/metro/taxi/parchi/cinema/sala da tè/birrerie/pizzerie/mercatini ecc. e i contatti rapidi in caso di necessità o urgenze (ad es. smarrimento chiavi).

 

Se è un soggiorno prolungato, l’ospite in seguito riceve una ulteriore e-mail di controllo per sapere se tutto procede bene e se posso essergli d’aiuto. Se mi segnala un inconveniente, anche banale (ad es. un telecomando che non funziona), in genere lo contatto immediatamente per telefono per suggerirgli cosa fare (ad es. sostituire le batterie: le batterie di ricambio si trovano …. come indicato nel “Libretto d’uso della casa”). Se, invece, l’inconveniente sembra più serio o se non riesco a valutarlo, preferisco rendermene conto di persona, concordando con lui una visita in loco.

 

Sulla “scheda ospite” scrivo tutto quello che è accaduto durante il soggiorno in modo da potere tenere tutto a mente, le cose andate bene (ad es. apprezzamenti per il letto matrimoniale “atipico”) e le cose andate male (ad es. lo split in sala ha perso acqua), e gli inconvenienti e i guasti li rubrico sotto la voce: “Manutenzioni effettuate” che poi riporto anche sulla “scheda appartamento”.

 

Perchè? Per fare in modo che, se quell’ospite dovesse ritornare da me (una settimana dopo, un mese dopo, un anno dopo), non debba vivere le stesse amare “delusioni”.

 

Prima del giorno della partenza, invio un messaggio in cui ricordo l’orario concordato per la riconsegna dell’appartamento (in una locazione non c’è alcun “check-out”), di controllare armadi, cassetti, stanze per non lasciare effetti personali, scarpe, giacche, occhiali, orologi, cellulari, tablet ecc. e di lasciare in seguito, se gli va, una recensione.

 

Tutti i messaggi sono preimpostati: ci vuole un attimo per cambiare i nomi degli ospiti, ma, poiché sono svanita & svaporata, per ricordarmi di spedirli, inserisco dei promemoria salvifici sul calendario di Google.

 

La carta moschicida del ricordo ha catturato afasie, qualche garbato, ma fermo “vaffa”, ma anche tantissime risposte allegre e calorosi ringraziamenti.

Donatella26
Level 10
Mondolfo, Italy

 

@Emily352 non so che lavoro fai, ma leggerti è veramente un piacere, sia per la forma sia per il contenuto, specie in questi tempi di sciatteria linguistica. Sono certa che i vaffa siano stati molto pochi e gli apprezzamenti invece tanti: mi hai già invogliata a tornare a Milano.

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