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Ciao cari amici, ho appena rifiutato una prenotazione per fine giugno mentre a un'altra ospite ho detto che sarebbe stato meglio prenotare ad aprile per fine giugno. Ora a parte la politica di Airbnb sulll'obiettivo dell'accettazione dell 88% delle richieste (io sono all'84%) ma io a gennaio nn so: 1) se a giugno sarò morto; 2) se la casa sarà agibile ; 3) se la casa sarà ancora una casa a locazione turistica parziale o sarà affittata a un inquilino fisso; 4) non so che prezzi impostare perchè nn so l'andamento del mercato e le altre variabili. Detto guesto, dopo il cambio del regolamento sui termini di cancellazione da parte di Airbnb, l'ospite che prenota a gennaio per giugno puo' cancellare fino a 30 giorni prima senza alcuna penalizzazione e entro i 30 pagando il 50% dell'importo (miei costi pari al 5%). Ora perchè io dovrei accettare una richiesta, per due notti , sei mesi prima considerato che l'ospite puo' cancellare fino a maggio senza alcun rischio? Lui cancella e a me rimane il calendario bucato e nn solo per le due notti.... Airbnb lavora sui numeri e sa che le cancellazioni sono una percentuale bassa. Per Airbnb nel complesso pero'. Per me tre cancellazioni nei tre mesi estivi sono un danno importante e mi sono già capitate. Oscuro il calendario. No perchè se uno mi richiede due settimane o un mese e mi da la caparra io potrei pensarmela. Cosa chiedo? Che Airbnb riveda la politica delle cancellazioni: se prenoti una casa con termini rigidi se non ci vai paghi tutto; e che Airbnb riveda la politica dell'accettazione degli ospiti eliminando formule terroristiche per gli host come questa: ''I target costituiscono il livello medio di prestazioni per tutti gli host di Airbnb; contribuiscono ad assicurare un livello standard di qualità al soggiorno di ogni ospite. Il tuo annuncio potrebbe essere rimosso, se continua a restare al di sotto del target''. Io sono Superhost da due anni ho cinque stelle però su di me pende la spada di Damocle della ''rimozione' perchè nn accetto tutte le richieste. ciao
@Ruggero3 le tue considerazioni sono condivisibili. Siamo tenuti al laccio da queste condizioni inique e che premiano sempre e comunque gli ospiti. D'altra parte Airbnb, come altre Ota , ci consente di far incontrare domanda con offerta; se quindi non condividi queste regole chiudi calendario ma anche questo come sai ti penalizzerà. Quindi forse ti conviene proprio pubblicare su altri siti che non hanno queste regole.
@Paola4 . che vuol dire? mica ho detto che Airbnb fa schifo. Airbnb per me rimane il sito migliore per il dialogo host-guest, il suo spirito iniziale era proprio questo. Ed è un'ottimo portale sotto tantissimi aspetti. Anche nel fatto che consenta questo scambio di opinioni, idee, suggerimenti. Cio' non toglie che alcune cose possano essere migliorate o cambiare. Le regole sui termini rigidi sono cambiate: prima per me erano migliori (per gli host). Evidentemente Airbnb ha avuto più lamentele dai guest che dagli host su questo ambito
@Ruggero3 le lamentele degli Host ci sono state ed anche molte quando nell'ottobre del 2016 Airbnb ha modificato la politica delle cancellazioni. Un caos cosmico! Ma, muro di gomma come ben sai e come hai provato sulla tua pelle.
Airbnb fa i suoi interessi e più quelli degli Ospiti che i nostri. D'altra parte di Host ne ha a bizzeffe, per cui perchè coccolarli?? Invece deve guadagnare quote di mercato ai concorrenti e qualsiasi mezzo per loro è buonio.
Come hai detto più sotto ad Ermanno, si devono tirare su i prezzi e offrire una buona ospitalità perchè l'ospite scelga proprio te e non un albergo od un'altro listing. Ci sono persone che danno valore alle cose se anche tu dai valore alla tua casa, offrendo ovviamente un ottimo servizio.
Poi la cancellazione può starci, ci penalizza economicamente certamente ma si deve sempre valutare i pro ed i contro e fare una statistica degli eventi "negativi". Io ho prenotazione immediata e termini flessibili e (faccio scongiuri) sin'ora ho avuto solo 2 cancellazioni in 5 anni.
@Ruggero3 ciao, puoi ridurre la disponibilità per le future prenotazioni a 3 mesi, ad esempio. Puoi anche decidere il soggiorno minimo di quanti giorni deve essere (ad esempio nel periodo estivo imposti minimo 1 settimana o 10 gg. io così ho fatto). Però, come sai, molti ospiti prenotano già a gennaio per l'estate ma almeno col soggiorno minimo di 1 settimana eviti prenotazioni troppo brevi che rovinano il calendario. Poi magari dopo riempi i buchi permettendo prenotazioni anche di 2/3 giorni.
@Ermanno0grazie dei consigli. io contesto la norma. gli escamotage per ridurne gli effetti li conosco anche se la coperta è sempre quella: se tiri da un lato l'altro rimane scoperto. E' la norma che va cambiata. Ed è l'intimazione ''terroristica'' che va tolta
Ah su quello non ci sono dubbi, infatti mi sembrava strano non li conoscessi questi rimedi... purtroppo sulla politica di cancellazione airbnb pare non voglia cambiare.
Io affitto poco e soprattutto in estate, quindi ho scelto prenotazione immediata perché riesco a controllare abbastanza bene il calendario, etc. Ma veramente trovo assurdo che chi non ha la prenotazione immediata poi però deve accettare l'88% delle richieste per non essere penalizzato. Ma se non voglio la prenotazione immediata vorrei essere libero di rifiutare tutte le richieste che voglio o no? no... boh.
Sui termini di cancellazione, avevo moderati, in estate a luglio mi ha cancellato una prenotazione da 1500€ un russo solo 9 giorni prima e non ho preso una mazza e non è il solo. Ora ho messo "rigidi" ma come deterrente perché poi ci sono le famose "circostanze attenuanti" e lo prendi lo stesso a quel servizio.
Quindi pienamente daccordo con te tranne sul 50% dell'importo pagato dal guest se non pernotta cancellando oltre i termini. Mi sembra abbastanza giusto perché anzitutto si potrebbe comunque riuscire a prenotare lo stesso e quindi ci sarebbe un doppio introito e poi anche se non riesci ad affittare sono soldi che entrano senza consumi e problemi vari legati ai soggiorni effettivi. Come guest già perdere il 50% non è poco, il fatto è che spesso non abbiamo neppure quelli... @Ruggero3 (non sono io quell'Ermanno che hai taggato).
@Ermanno6 scusa per lo scambio di Ermanni 🙂 se il guest annulla 7 gg prima di arrivare 4 notti (ad esempio) io prendo il 45% ma a luglio 7 gg prima chi riprenota le stesse date? comunque stiamo andando a scemare: tassa turistica prelevata alla fonte, percentuale per il sito (questo è il rincaro dei costi del guest), poi percentuale che il sito piglia dall'host, le spese, la cedolare secca: dovremmo mettere prezzi più alti di un hotel medio per spuntare qualcosa. Nn so se all'ospite convenga a meno che si tratti di una casa extra lusso, di una villa o di una casa in un punto preciso della città o in una località marinara o montana. A parte la cucina nn capisco perchè un ospite dovrebbe andare a casa mia allo stesso prezzo di un albergo medio della stessa zona.
@Ruggero3, esattamente per questo: per avere la cucina e non dover uscire a pranzo e a cena tutti i giorni, per avere una casa intera invece di una stanzetta.
A meno che uno non sia di passaggio (1 o 2 notti), è mooolto più comodo stare in una casa piuttosto che in un hotel!
@Susanna94 certo. la media delle notti dei turisti da me pero' è proprio due notti e al 95% gli ospiti non usano la cucina se non per un caffè o una tisana. Le spese salgono, i costi per gli ospiti aumentano e i turisti andranno in hotel. Questo naturalmente nella mia città.. L'80 % delle persone che vengono da me guardano ai costi più che ad altro e io ho una casetta piccola ma molto carina con terrazzo verde di piante e tutti i comfort