@Ermanno6,
non credo sia una normativa italiana (e neanche europea); quanto meno per singole abitazioni o attività commerciali di piccole dimensioni.
Certi obblighi dovrebbero essere in vigore (da tempo) per strutture di medie/grandi dimensioni.
Non escludo che quella con partenza 1° luglio (2018?) possa essere una normativa USA, e che Airbnb, che fa difficoltà a rispettare le leggi degli altri Paesi, non sia invece pronta ad imporre normative USA anche al resto del mondo.
Poi, ci mancherebbe, un disposiztivo di sicurezza è sempre una cosa positiva, ma mi sembra che Airbnb con tutte le sue regole si voglia sostituire (quando gli interessa) alle normative ufficiali, mentre quando non gli interessa, le ignora bellamente.
Per cui stabilisce lui i prezzi, chi accettare, se i bambini pagano o meno, quando poter cancellare, rilevatori di fumo, e così via.
Tra un po' ci manca che ci imponga un comodato gratuito della nostra casa, ce lo amministri, se ritiene, ci dia una parte dei proventi (esentasse ovviamente!)
Secondo me "se stà a allargà!"
🙂