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a qualcuno è arrivato da pagare il canone speciale Rai x la televisione di 203,00 euro in quanto detentore di a...
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Riporto di seguito un mini vademecum, che ho raccolto PRIMA di intraprendere l'attività di casa vacanza: è il frutto della mia esperienza personale (consultazione commercialista, Comune, questura, ecc.) e si riferisce specificamente alla "casa vacanza".
Presumibilmente può valere anche per i bed & breakfast, magari con qualche piccola differenza che però dovrà essere approfondita dall'interessato.
Spero possa essere di aiuto a qualcuno.
*** APPARTAMENTI AMMOBILIATI PER USO TURISTICO
E’ sempre opportuno informarsi sulle leggi regionali che regolano la materia e che possono differire da regione a regione.
In generale, è necessario ed opportuno informarsi e poi espletare tutte le pratiche comunali e per segnalazioni di polizia.
In tale forma di locazione non devono essere forniti servizi aggiuntivi e non devono essere effettuate attività di pubblicità, perché altrimenti si potrebbe ricadere nella gestione in forma imprenditoriale (iscrizione alla Camera di commercio, apertura posizione iva, tenuta contabilità eccetera).
Se richiesto dalle relative disposizioni regionali /comunali, sarà necessario presentare domanda (o semplice segnalazione SCIA) di inizio attività al proprio Comune.
In taluni Comuni è possibile che sia richiesta anche la segnalazione statistica ISTAT sulle presenze.
*** CONTRATTO DI LOCAZIONE
Gli alloggi locati per finalità turistica sono regolati dagli art. 1571 e seguenti del Codice civile.
E’ obbligatoria la forma scritta.
Se si rilascia ricevuta di pagamento (per affitti stipulati direttamente, senza l’intermediazione di un portale vacanze) questa deve essere soggetta a marca da bollo a carico del conduttore per € 2.
Il contratto non deve essere registrato se il soggiorno dura al massimo 29 notti/30 giorni.
Per periodi superiori ai 30 giorni, il contratto dovrà essere registrato e non sarà più una locazione breve.
Il contratto deve essere integrato da un elenco degli oggetti in dotazione nell’appartamento, firmato da ambo le parti.
Su internet è possibile reperire facsimili di contratti di affitto che devono essere sottoscritti anche per soggiorni di 2/3 giorni.
*** REGIME FISCALE
Se il proprietario intende esercitare l’opzione per la cedolare secca, l’aliquota è del 21% del canone. In questo caso, siccome si tratta di affitto breve, senza diritto all’aggiornamento del canone, l’opzione non deve essere comunicata all’inquilino.
L’opzione per la cedolare secca sarà esercitata all’atto della predisposizione del modello UNICO per cui resta l’obbligo di indicare nel quadro RB i canoni di locazione per finalità turistiche percepiti nel periodo di imposta.
Nella scelta tra tassazione ordinaria e tassazione cedolare secca bisogna tener conto della propria aliquota IRPEF e valutare di conseguenza quale è più conveniente.
Non ci sono limiti che evitano da dichiarare tali canoni di locazione per finalità turistiche ma solo nel caso in cui l’imposta da pagare sia inferiore a 20 €uro (senza considerare eventuali detrazioni di imposta per spese sanitarie, assicurazioni eccetera).
Il reddito da dichiarare è quello dei fabbricati, come sopra precisato, indicando per ogni periodo di locazione il relativo canone.
Quindi si dovrà indicare che è rimasto a disposizione per xxx giorni e per ogni periodo di locazione vanno indicati i giorni e relativi canoni.
Se dovesse optare per la cedolare secca per ogni contratto di locazione, dovrà essere barrata l’apposita casella indicata nel quadro RB e pagherà il 21%.
Se dovesse invece scegliere la tassazione ordinaria pagherebbe sul 95% dei canoni ( e non il 100%).
Non si deve tenere nessuna contabilità ufficiale, ma solo copia del contratto firmato dall’inquilino con relativa documentazione giustificativa del pagamento (ad esempio copia del bonifico), nel caso in cui l’Amministrazione finanziaria chiedesse la documentazione del reddito dei fabbricati non essendo prevista la registrazione.
*** SEGNALAZIONE IN QUESTURA
Vanno segnalati alla Questura, attraverso la procedura online “alloggiati Web” tutti gli ospiti (italiani, stranieri, adulti, minori, ecc.) che non siano residenti nel Comune dove è ubicato l’alloggio vacanza.
La segnalazione va fatta entro le 48 ore dall’arrivo (giorno di arrivo, max giorno successivo).
Nella segnalazione devono essere indicati gli estremi del documento di identità (è quindi opportuno farne una fotocopia al momento del check-in).
Per la segnalazione in Questura, è necessario richiedere le credenziali (user e password) alla Questura, recandovisi fisicamente prima di iniziare l’attività.
Bisognerà poi scaricare sul proprio PC (la prima volta) i certificati per l’autenticazione (un aspetto telematico).
*** IMPOSTA DI SOGGIORNO
E’ necessario informarsi presso il Comune (o facendo una ricerca Internet) se è previsto il pagamento dell’imposta di soggiorno e quindi quali sono le relative regole: importi, durata max, esenzioni, modalità di riversamento al Comune (che potrebbe essere manuale o telematico).
In ogni caso il proprietario è responsabile del pagamento dell’imposta da parte dell’ospite.
Se l’ospite si rifiuta si deve far compilare una dichiarazione.
Buon lavoro a tutti
ps: se trovate delle imprecisioni o se, dalla vostra esperienza, avete informazioni diverse, per favore segnalatelo!
@Marta38 non è obbligatorio il contratto di locazione in forma scritta per l'affitto turistico - L.431/98 art.1 comma 2.
Ti sbagli @Elisabetta0 , per i contratti di locazione , anche turistica, è richiesta la forma scritta.
Art. 1 comma 4 L. 431/98 "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta."
@Elisabetta0: ho visto, ed effettivamente sembra così.
Ho chiesto delucidazioni al commercialista che mi ha passato le indicazioni e appena mi risponde ti faccio sapere.
A prescindere dagli obblighi di legge comunque, ritengo utile ed opportuno definire in forma scritta con l'ospite alcune regole reciproche, anche solo a titolo precauzionale e comunque per una maggiore responsabilizzazione dell'ospite.
Io sono riuscito a contenere in due facciate di un foglio A4 (tagliando e cucendo da contratti trovati in rete), inserendo alcuni aspetti che ritengo importanti sottolineare, e di cui mi è capitato di leggere proprio in queste pagine, situazioni anche spiacevoli riportate da altri host.
Chiarire - in forma scritta - che l'accesso è consentito solo alle persone autorizzate, che non è possibile la sub-locazione, che se perdono le chiavi devono ripagarle (e quando costano), le modalità di accesso e di uscita, gli eventuali regolamenti condominiali, ecc. ecc. penso costituisca comunque un deterrente per qualcuno non del tutto ben intenzionato.
C'è poi l'aspetto fiscale, ma aspetto la risposta del commercialista che mi aveva passato questa indicazione:
Non si deve tenere nessuna contabilità ufficiale, ma solo copia del contratto firmato dall’inquilino con relativa documentazione giustificativa del pagamento (ad esempio copia del bonifico), nel caso in cui l’Amministrazione finanziaria chiedesse la documentazione del reddito dei fabbricati non essendo prevista la registrazione.
Intanto grazie per l'approfondimento.
A presto
Ciao, molto interessante questa conversazione, può aiutare a fare chiarezza in un ambito che chiaro non è...
In Lombardia sarà emanato a giorni, il regolamento attuativo della legge regionale 27/2015 , che dovrebbe chiarire a livello regionale come si devono comportare quelle che in Regione sono chiamate "case vacanza". Dovrebbe essere definito con precisione o quasi, qual'è il limite tra attività non imprenditoriale e imprenditoriale.
Per la questione cedolare secca, non pensavo fosse possibile applicarla anche ai brevi periodi.
Non ho mai fatto firmare contratti perchè mi sembra che la regolamentazione di Airbnb sia sufficiente, così come l'assicurazione, la mediazione e le altre forme di tutela, ma non avendone mai avuto bisogno, non ho prove che tutto ciò sia sufficiente....
Certo che, se con la firma di un contratto posso utilizzare la cedolare secca, la cosa cambia!
Ci sono altre esperienze in giro?
Ferma restando la necessità di verificare puntualmente le disposizioni specifiche per la propria Regione di appartenenza, credo che genericamente la differenza tra attività imprenditoriale o meno sia data dal numero delle strutture che si danno in affitto (non superiore a 3), dal non fornire servizi aggiuntivi e, forse, dal numero dei giorni che la struttura viene data in affitto.
Credo che queste condizioni valgano per la quasi totalità degli host che ci leggono qui.
Per quanto concerne l'opportunità (o l'obbligo, lo chiariremo, spero) di redigere un contratto in forma scritta, penso anche al fatto che non necessariamente il canale di affitto debba essere AirBnB: si potrebbe anche affittare direttamente (ad esempio tramite conoscenze) e quindi un contratto è sempre meglio farlo firmare.
A questo punto, farlo firmare sempre potrebbe essere una modalità virtuosa.
ERRATA CORRIGE:
si riferisce specificamente alla "locazione turistica".
e non alla "casa vacanza", come erroreamente indicato sopra.
Anch'io -locazione turistica- faccio firmare un contratto al check-in, ma l'ho ristretto al massimo (una sola facciata A4 per entrambe le lingue insieme). Non ho riportato le regole della casa per esteso perchè quelle sono giá nell'annuncio Airbnb che l'ospite deve approvare specificatamente prima di prenotare.
Il contratto porta i riferimenti della legge nazionale, i dati miei e dell'ospite, il totale pagato, eventuale cauzione nel caso non arrivasse da Airbnb, una brevissima descrizione della casa e di cosa è incluso nel costo (utenze) e di cosa non viene fornito (servizi), e un estratto delle regole (no ospiti, no danneggiamenti).
E ho eliminato i termini astrusi tipo locatario, conduttore, ecc. che si trovano sempre nei contratti e che ogni volta mi mettono il dubbio di chi sia. Ho usato linguaggio corrente: proprietario e ospite.
Poi spiego all'ospite perplesso che lo devo fare perchè la nuova legge sul turismo non è ancora specificata e non si capisce niente, e in caso di controlli meglio avere contratto e ricevuta da mostrare (faccio anche quella, non fiscale).
Ciao Susanna, puoi postare una copia del contratto che fai firmare?
mi sarebbe molto utile!! grazie mille e buona serata!
altra ERRATA CORRIGE:
in merito alla segnalazione degli ospiti alla Questura: devono essere segnalati tutti (anche i residenti nel Comune).
in effetti non ho trovato indicazioni dell'esclusione nel portale alloggiatiweb, ed effettivamente anche comprovare la residenza può essere un problema.
Quindi vanno segnalati tutti gli ospiti che soggiornano.
@Elisabetta0 @Dario0 @Susanna0
Vi riporto la risposta del commercialista, alla mia richiesta di chiarimento sulla forma scritta:
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Ciao Marta,
molto utile e coincide con quanto dettomi dal mio commercialista...nel mio caso io affitto due camere nella mia casa dove risiedo anche io, mi chiedo se ci siano delle differenze di cui tener conto oppure se questa procedura includa anche il caso di una camera della propria residenza in affitto...
su questo aspetto purtroppo non ti so aiutare.
a quanto pare tutte le forme di ospitalità hanno differenze tra loro, piccole o grandi... io per il momento ho approfondito quello della locazione turistica; credo che la normativa sia la stessa, ma se c'è qualcuno che affitta stanze all'interno della casa dove abita e ha esperianza in materia si faccia avanti! 🙂
ciao a tutti io non ho ben capito come funziona, in teoria affito due case vacanza ma i 30 giorni che vengono detti si intendo durante l' arco dell' anno o 30 giorni consecutivi perchè solitamente affitto per brevi periodi, al momento non ho fatto nessun contratto, come mi devo comportare spiegatemi a parole povere
Saluti