Visto che gli altri sono timidi comincio io, ma parlo prima degli appartamenti che affitto, perché casa mia non fa testo: io faccio la differenziata dal 1992 e sono stato tra i primi ad adottare i led per abbattere i consumi 😉
Da buon campeggiatore vecchio stampo provo poco amore per i prodotti usa e BUTTA (chiamiamoli col loro nome, che "getta" richiama alla mente il gesto allegro e spensierato del lasciarsi alle spalle pensieri e problemi o, peggio, attività salutari come gli sport del getto del peso e del giavellotto 😊 )
Aldilà del piacere di mangiare in piatti più consistenti di quelli di plastica e con posate che... beh, insomma, le forchettine di plastica con i coltellini gne gne... no, con la grigliata non vanno d'accordo 😆
Allora passiamo agli appartamenti, ho provveduto a diverse soluzioni, la prima è stata rivolgermi agli iscritti di quei gruppi "Te lo regalo se te lo vieni a prendere" (di cui sono fiero amministratore di quello di riferimento del municipio 😋) per recuperare arredi ed accessori, con l'aggiunta di un po' di olio di gomito, arte del fai-da-te e "pennello e vernice" per cui ho evitato che in discarica potessero finire:
- un paio di armadi cui stavano cedendo le cerniere e cui mancavano dei ripiani
- un armadio mancante di diversi pezzi da cui ho ottenuto i ripiani mancanti dell'altro
- un mobiletto/dispensa che ora, dotato di rotelle, fa da mobiletto per la TV
- un comodino in arte povera tarlato che dopo il trattamento ed una mano di vernice e l'applicazione di una maniglia in corda da me realizzata fa bella mostra di se nello studio
- delle mensole rotonde che insieme a delle barre filettate, una canalina (quella che si trova a meno di due euro al brico) e tanta buona volontà son diventate un altro "comodino"
- un tavolo in ciliegio cui si era rotto il piano di cristallo recuperato con un piano in multistrato, vernice e tanta buona volontà
- due sedie cui si erano rotte le sedute in paglia
- una sedia anni 70 cui pure si era rotta la seduta
- un tavolinetto da caffè (che già era frutto di recupero da carrello anni 50)
- un pensile che è diventato il "desk" con il "benvenuto" (guestbook e mappe 😀)
- diverse tavole di legno di un altro armadio destinato altrimenti pure alla discarica con cui ho realizzato un mobile per nascondere la lavatrice in un bagno
- diversi quadretti che con mano di vernice e vernice lavagna sono diventati il luogo di scambio messaggi tra host e guest all'arrivo ed alla partenza grazie a dei gessetti e cancellini a disposizione di tutti 😎
- da ritagli di legno ho ricavato la barra su cui ho fissato dei cucchiai "arrotolati" per appendere asciugamani in bagno
- altri cucchiai arrotolati li ho fissati con le ventose, avanzate dai ripianini cromati messi in doccia, ai pensili della cucina per attaccare canovacci e/o presine
- la paglia delle sedute delle sedie che ho recuperato l'ho usata per delle decorazioni e per usarne pezzi come lacci per le tende
Poi lascio dei vecchi cappelli in paglia che erano di mia madre per ripararsi dal sole (quanti "latticini" ho visto arrivare impreparati per il sole di Roma 😂) una borsa in tela per lo shopping, invitando ad evitare di prendere quelle in plastica, e tutti gli strumenti necessari in cucina così da ridurre la possibilità che abbiano bisogno di comprare oggetti usa e getta.
Ok, ho parlato troppo come al solito mio, ora tocca a voi, vediamo se mettete in gioco idee che ancora non ho visto realizzate altrove, intanto vado a recuperare dei lumetti in argento cui si è rotto il portalampada ed una lampada da lettura anni 50 che è uno spettacolo ma che ha un intreccio pericolosissimo di fili nel portalampada triplo.
Se non torno, lascio i miei cacciaviti a chi presenterà il progetto di recupero più singolare votato dagli altri partecipanti alla discussione 😜