Buongiorno
ricevo oggi, per la terza volta in un mese e mezzo e sempre da parte di nominativi diversi, la seguente email che ho già comunque riportato a AirBnB:
"
Hi Adrian! I am Nataly. I'm going to have a business trip to Milano. I came across your listing and would like to book your apartment. There is something about my booking that I would like to discuss with you. What I am thinking about is to stay at my friend's house once I'm there instead of checking into your apartment. So what I'm offering. Book your apartment, never move in and just share the rental fee. You can just have some money for doing nothing. If you find this proposal as intriguing as I do, please get back to me as soon as you can. You can contact me in wathsap. This is my numbra plllusss..onnee, ttwwwo. 0 -- twwo .. ttwwwo; 5 ... eiightt -- ffourr and 6 and foouurr, ssevenn"
Il numero di telefono è stato scritto seguendo la fonetica inglese per non essere intercettato dal software di AirBnB.
Il problema che insorge con questo tipo di truffa, oltre al danno economico, è che si diventa complici di una truffa nei confronti del "presunto" datore di lavoro. E la truffa ha rilevanza penale.
Penso che sia ora che AirBnB agisca su questo nuovo (per me) tipo di truffa. Se non altro facendo un annuncio formale a tutti gli host sui rischi di questa truffa.
"My 2 cents" su come penso che questa truffa funzioni.
Due tipi di funzionamento di cui ritengo il primo più probabile ma non mi sento di escludere il secondo o l'utilizzo congiunto di entrambi.
1) Il presunto guest, che ha prenotato per un lungo periodo- quindi un ammontare importante-, dopo l'accordo manda i soldi. Il giorno dopo in cui entra in casa richiede la propria metà, appena ricevuti i soldi (contanti probabilmente) disdice l'affitto e recupera la maggior parte dei soldi inviati più la metà che lo host complice potrebbe avergli consegnato. Sono certo che, dato che AirBnB paga il giorno dopo l'entrata del guest, i soldi saranno pretesi alla stessa data. Ho parlato di host complice in quanto c'è comunque una truffa ai danni del presunto datore di lavoro.
2)Non necessariamente disgiunta dalla prima. Il presunto datore di lavoro ti minaccia di azione penale per presunta complicità nella truffa a meno che non gli ridai il maltolto in modo da evitare la denuncia.
Potrei sbagliare ma secondo me queste sono le dinamiche di questa truffa.
Buona giornata a tutti.