some guests coming in Italy feel very uncomfortable with our request of showing us their documents

[Littleisa0]

I belong to  a small but very active  FB group located in Rome Italy : relating to some issues with guests ,we found out that some of them , since they dont know how severe laws for checking identity in accomodations are , argue with hosts and are quite wary.

May Airbnb set an official communication in which , reminds at least people that in Europe each country and especially in Italy each town has its own rules and sometimes they are very different , PLEASE?

[Jim1]

@Littleisa0 @Alessandro64 @Claudio0 @Massimo0 @Annalisa2

Ciao ragazzi! Ci tenevo a ringraziarvi per i vostri interventi e il vostro feedback, e vorrei condividere con voi alcune informazioni sull'argomento in questione.

Siamo a conoscenza del fatto che molti stranieri, una volta arrivati a Roma, non sono consapevoli del fatto di dover mostrare i documenti al proprio host e che questo può generare una situazione spiacevole per entrambe le parti al momento del check in. Sappiamo che è un tema molto rilevante e che l'informazione dei Guest è un dato a dir poco importante. Vi ricordiamo, a questo proposito, che i primi considerevoli passi sono già stati fatti. A febbraio di quest'anno Airbnb ha firmato infatti una partnerhisp con la prefettura di Roma mirata a semplificare l'accesso al portale alloggiati. Il tema rimane per noi una priorità così come il monitoraggio degli effetti dell'accordo fatto.

Le cose potrebbero cambiare presto e in meglio 🙂

[Massimo0]

@Jim1 Grazie!

La pagina su airbnb è solo in italiano. Anche quando invio il link agli ospiti non è facile per loro capirla utilizzando google translate! Un primo passo potrebbe essere la traduzione della pagina. Un secondo passo quello di esplicitarlo nell'email di riepilogo della prenotazione. Gli ospiti hanno molta fiducia nei confronti di airbnb (giustamente e come noi host) e una delle obiezioni che viene più spesso mossa è: ho già inserito il mio documento su airbnb, non rendendosi conto che airbnb è una cosa diversa dall'autorità locale.

[Jim1]

Ciao @Massimo0,

Grazie per la veloce risposta e il validissimo feedback.

Ne terremo certamente conto 🙂

[Alessandro64]

@Jim1

Ciao Jim,bene sia stato fatto per la capitale ,ma non mi e' ben chiaro quello che dici:cosa significa accordo con la prefettura?che non dovremo piu' chiedere ID ai guests in quanto ci pensera' Airbnbn a inoltrarli?Che Airbnb inoltrera' agli host il loro documento di identificazione come suggerivo?

Grazie

Ciao

Alessandro

[Jim1]

Ciao @Alessandro64,

Guarda non ho informazioni precise a riguardo ma posso dirti che stiamo lavorando per semplificare agli host queste pratiche.

Spero di potervi dare aggiornamenti al più presto 🙂 

[Claudia12]

@Jim1 non vedo le difficoltà, se i guest sono debitamente informati sul dovere di lasciar consultare il loro documento (e in originale!) , di inviarne i dati al portale alloggiati. Airbnb non è il caso che se ne occupi perché al check in è l'host che riceve il guest e i suoi documenti, quindi non può certo sostituirsi a lui. Oltre al fatto che servono i dati di tutti gli ospiti, anche se è solo il primo che ha più riferimenti

[Jim1]

Ciao @Claudia12 grazie per esserti unita a questa conversazione! Fa sempre piacere sentire più pareri sulla questione 🙂

Credo che l'intervento di Airbnb sia dovuto al fatto che alcuni host abbiano riscontrato alcune difficoltà nel richiedere i documenti ai guest e, sebbene molti siano già abituati a fornire le proprie generalità, sembra che alcuni invece siano più restii e diano problemi a chi vuole mettersi in regola con le dovute dichiarazioni. A mio parere Airbnb vuole facilitare questo procedimento nel momento in cui si manifestino resistenze da parte degli ospiti - una sorta di tutela agli host. 

Ritengo che Airbnb faccia bene a tenere gli occhi aperti su queste vicende, così da evitare ulteriori grattacapi agli host 🙂

[Claudia12]

@Jim1 Il problema è, però, questo. Non si deve concentrare troppo l'attenzione dei media su airbnb e sul fenomeno delle locazioni turistiche, o B&B. E' bene che gli host, se ci tengono, lavorino come si deve. Mi spiego: in tempi di crisi non abbiamo davanti a noi soltanto gli albergatori ma anche politici portati a spremere fiscalmente qualsiasi fonte di reddito o sensibili alle lobby degli albergatori, abbiamo anche di fronte i residenti dei centri storici, come Venezia, che vedono sempre minori possibilità di avere un appartamento in cui stare. Meno ci si rende visibili (ovviamente essendo perfettamente in regola) meglio è.

[Jim1]

@Claudia12 comprendo bene il tuo punto di vista e ti dirò la verità ho sentito molti pareri simili. L'Italia (evito riferimenti particolari) tende a volte a mettere un po' i bastoni tra le ruote e non è facile divincolarsi tra tutti gli ostacoli che ci piazzano davanti. Sono in gioco tante "entità" qui e furbamente bisogna muoversi in questo campo di battaglia senza risentire degli di un potente intervento. Del supporto da Airbnb ci vuole o sarebbe impossibile fa tutto da soli ma, come qualsiasi aiuto, necessita dei suoi tempi e delle sue strategie di sviluppo. Io non sono un host e la cosa non mi colpisce personalmente ma se ci fossi dentro forse vorrei avere un tantino le spalle coperte da Airbnb nel mentre le cose accadono... 🙂

[Susanna0]

E' tutto molto bello, e giustissimo; ma intanto che Airbnb lavora per semplificarci le pratiche, non potrebbe almeno trasmettere ai guest l'informazione che DOBBIAMO chieder loro i documenti all'arrivo, e non è una nostra fantasiosa iniziativa?
Tutto qui. Poi ci pensiamo noi, finchè non arriva la semplificazione di cui parlavi.

[Angela61]

Certo,

cosi possono fare e dire qualsiasi cosa , inviare foto taroccate per farsi rimborsare da Airbnb comodamente nel giro di due ore , e senza essere verificati visto la politica della casa : i guest possono fare e dire senza verifca,  agli host .. bonta' della casa... non applicano le sanzioni....!!!!!!!!!!!!!!!!!!11