Per capire di come fare una accoglienza più piacevole , ...
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Per capire di come fare una accoglienza più piacevole , serebbe in presenza dell' host creando un ambiente di serenità ag...
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Ciao a tutti .
Vi incollo un articolo del giornale " il corriere Fiorentino " dove si afferma che a Firenze ormai una enorme fetta di appartamenti in affitto su Airbnb sia in mano a pochi host professionisti e solo pochi affittino veramente solo la loro seconda casa o una stanza come sostegno al loro reddito .
Voi che impressione avete ?
[***Dati rimossi, in accordo alle Linee Guida della community ***]
Ho fatto una ricerca generica scrivendo Firenze e già al secondo host in lista , trovo un professionista con 10 appartamenti in pieno centro ...
Airbnb a noi chiede di " calare le brache " mentre praticamente è diventato booking.com !
@Alessandra334 ciao.
Anche a Bologna le agenzie di gestione immobiliare rappresentano una quota importante dell'offerta e orientano fortemente i prezzi (cartello ?) sino al mancato guadagno (per il proprietario) nei periodi di domanda modesta.
Ciao @Alberto1535 ,
grazie mille per offrire anche il tuo punto di vista sulla città di Bologna. Hai qualche dato? Inoltre visto che la procedura è così stretta in emilia romagna, come si conciliano le due cose?
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Linee guida della community@Alessandra18 mi piacerebbe sapere cosa ne pensi: quale è la tua visione del panorama fiorentino?
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Linee guida della communityCara @Francesca , che ne penso.....allora, in ordine:
Ci sono gli occhi puntati sugli "Airbnb" questo termine è diventato un sostantivo che identifica chi affitta ai turisti, per brevi periodi, un appartamento o una stanza con servizi di cucina e bagno condivisi, "gli Airbnb".
Dietro gli Airbnb, nel pensiero comune, ci sono persone poco per bene, che sfilano di sotto al naso case, che dovrebbero essere destinate all'affitto, a prezzi più che stracciati a chi ne ha bisogno, e non sfruttarne l'onda facendo "solo" un paio di ore di pulizie per arricchirsi sulle spalle di chi senza casa resta.
Di sensazionale c'è poco in questo articolo, se non la voglia dei giornalisti di attenzionare di nuovo la platea sul tema.
Già in epoca ante-Covid, la trasmissione Report riportava che dietro il profilo Airbnb di una poco credibile Sig.ra Rosina si celasse il nome di una importante Maison della moda, che gestiva circa 1200 appartamenti, a Firenze intendo.
Airbnb stesso, nel momento in cui qualche mese fa ci ha chiesto di inserire e/o confermare i dati fiscali delle nostre attività, ponesse come prima domanda (non ricordo bene i termini esatti) se eravamo Host privati, o Leader di un gruppo di Host, almeno io interpretai in tal senso la richiesta.
Io stessa conosco personalmente Host che gestiscono 10-12 appartamenti, è usuale come situazione.
Come la penso: in questo caso Nardella (il Sindaco di Firenze) ha ragione, come hanno ragione coloro che hanno scritto gli articoli:
si tratta di Property Manager che gestiscono addetti e forniture per la gestione di case, alcune di questi appartamenti li hanno di proprietà, altri in gestione, altri in subaffitto etc etc, la Legge consente loro di pagare una cedolare secca per quelli trattati come LT, di pagare le tasse e versare i contributi per le CAV, e in alcuni casi, anche se non regolare, di restare invisibili con le gestioni a nero; di conseguenza dichiarano gli arrivi sul portale di AlloggiatiWeb (la Questura) producono o meno i dati per la Statistica Metropolitana, riversare la TdS al Comune (tanta nel loro caso).
Ovviamente gli annunci non sono tutti intestati al Property Manager in questione, è tutto frammentato, ogni stanza, ogni appartamento riporta un nome di un Host che potrebbe essere il PM, il Co-Host, il proprietario o chissà chi.
Ognuno di noi può diventare un Property Manager, non è così difficile.
E' la Legge che non è più consona alla realtà, perché è vero che si tratta di veri e propri alberghi diffusi, ma non hanno ne le spese ne le regole di un albergo diffuso (l'attività di LT e di CAV non prevede il servizio giornaliero delle pulizie ne la somministrazione di cibi e bevande).
Queste PM, alla fine, fanno tutto in regola, non fanno nulla di strano, cavalcano le necessità del momento come si deve.
Il punto centrale è che occorrono nuove Leggi, che si adattino alle nuove economie e regolino con dovuta cognizione anche questo mercato.
Sono d'accordo che gestire 170 appartamenti e/o stanze è come gestire un grande albergo, le amministrazioni delle Città, soprattutto quelle d'Arte, devono mettere dei paletti importanti, fiscali soprattutto.
Dovrebbe essere una priorità della mia Città regolare un aspetto del genere, hanno tutti i dati alla mano, non devono cercare niente, due anni fa ho avuto la fortuna di assistere ad un importante incontro online con la CCIAA di Firenze, dove vennero sciorinate tutte le statistiche sul tema, l'amministrazione sa tutto, deve agire, basta, non c'è altro da aggiungere.
Ma pare che tutta questo voglia di agire non ci sia, e il mio grande timore è proprio quello che alla fine qualcosa faranno, ma quel qualcosa ci sta che vada più facilmente a toccare i piccoli, come tanti di noi, piuttosto che i grandi....
Ciao @Alessandra18 , grazie mille per esserti presa il tempo di raccontarci il tuo punto di vista "sul campo".
Ora mi devi scusare, ma cosa significa CCIAA... ? 😄
Perdonami ma non vado d'accordo con gli acronimi e ho bisogno di aiuto!
F
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Linee guida della communityCamera Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
in serata leggo con calma tutti gli altri post aggiunti dopo il mio.
grazie
Questo è un aspetto "interessante" della questione. Non immaginavo ci fosse una tale sproporzione.
Chissà se questo spiega anche la grande diffidenza o addirittura avversione dell'opinione pubblica nei confronti di chi affitta per brevi periodi.
Sarò prevenuta, ma credo che chi ha 102 appartamenti (ma ne bastano una decina, direi) tranne le dovute eccezioni dovrà utilizzare il self check-in, imprese di pulizie a basso costo, poca attenzione all'appartamento e alle attrezzature, nessuna attenzione ai condòmini, nessuna attenzione ai consumi, eccetera.
Capisco che chi abita in un palazzo dove magari ce ne sono 2 o 3 lo viva come un incubo.
Ciao @Alessandra334 , ho rimosso il link perché portava a un gruppo FB chiuso e non all'articolo di giornale.
Ho dato anche un'occhiata ai dati condivisi dallla compagnia e ho trovato che: "Oggi, nuovi dati evidenziano che la community di Host Airbnb nell’UE è composta prevalentemente da host “ordinari”: nell’UE ci sono 1,34 milioni di host, più di qualsiasi altra area geografica del mondo, e 1 milione di questi affitta un solo alloggio."
Non ho trovato la data dell'articolo: a quale anno si riferisce?
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Linee guida della community@Francesca @Susanna0 @Alberto1535 https://www.open.online/2023/02/15/firenze-airbnb-appartamenti-aziende/
Quello che ho trovato io è di febbraio 2023 su Open .
e visto questo , mi sento di dire che ha ragione Nardella..
Se gestisci su una piattaforma nata da un affitto di materasso più di 10 appartamenti professionalmente è concorrenza sleale verso gli hotel e verso i veri host con case vere !
Non di meno hanno prezzi così bassi che un host vero non può sostenere .
Grazie mille @Alessandra334 questo link funziona correttamente!
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Linee guida della community@Alessandra334 come sempre, però, vediamo che l'articolo è fuorviante.
"Serve una legge per regolare gli affitti turistici", non è vero: è uno spostare il problema, come sempre.
Non è colpa degli affitti turistici: è colpa delle agenzie che ne gestiscono decine come se si trattasse di vera locazione, mentre invece si tratta di attività ricettiva su larga scala.
@Alessandra334 @Alessandra18 @Susanna0 @Francesca @Alberto1535
Cari Tutti,
vi invito a leggere questa interessante, e datata, chiosa alle esternazioni di Nardella.
Le leggi ci sono, e basterebbe utilizzarle (ad esempio distinguendo con una targa specifica esterna alle abitazioni gli alloggi dei Property Manager o, se volete, della Signora Rosina che affitta 100 appartamenti, da quelli dei piccoli proprietari come noi che qui discutiamo - e in effetti non c'è mai in chiaro da queste parti il Property Manager che discute di questi argomenti...), ma sono convinta che se si affronta l'argomento solo con i giornalisti in fame di qualche sasso da lanciare qui e là perché a corto di idee e sopratutto di voglia di conoscere davvero l'argomento, non se ne esce.
Non c'è dubbio che ci siano i fuori legge, ovvero coloro che si nascondono dietro diverse teste per eludere il fatto che sono in realtà alberghi diffusi, così come ci sono i piccoli proprietari (sempre meno) che non dichiarano alcunché, né si registrano in Comune o in Questura, né riscuotono le tasse di soggiorno, né dichiarano i profitti all'Agenzia delle Entrate, ma questi sono evasori tout-court e non possono essere assimilati alla maggioranza di noi.
Ma, come dice giustamente, Alessandra18, i dati precisi intorno a come sono strutturate le affittanze turistiche diffuse sono alla portata di qualsiasi Ente locale, basterebbe volerli verificare e colpire chi è fuori legge. Evidentemente è più conveniente lavarsi la bocca con il "dágli al piccolo proprietario che ruba alloggi ai residenti" piuttosto che con "dágli all'albergatore diffuso che elude le norme e ruba legittime opportunità ai piccoli proprietari". Non c'è scampo...
Certamente serve normare, ma le norme ci sono: dobbiamo applicarle e procedere nella distinzione fra piccoli proprietari che integrano le entrate con quelle dell'affittanza turistica (o ne fanno anche il proprio primo gettito, non c'è differenza: non devono sindacare su quanto otteniamo da una legittima opportunità se siamo in regola) e veri e propri complessi alberghieri che mettono in campo un'organizzazione che a noi per legge non è consentita (compresi i self-check-in o altri servizi...).
Ma nessun giornalista è interessato a effettuare una ricerca seria in questo campo, perché considerare e approfondire anche le ragioni dei piccoli proprietari non fa figo e non raccoglie alcun consenso popolare. L'unica cosa che conta è sbattere il mostro in prima pagina (soprattutto a seconda del governatori in carica e in questo non c'è alcuna distinzione fra destra e sinistra), e noi siamo decisamente i bersagli preferiti, perché fra noi siamo divisi, non organizzati e poco propensi a fare cartello.
Da Firenzetoday.it del 1 agosto 2022:
Il sindaco contro il ministro del turismo Garavaglia: "Non so se lo sa ma se un privato ha 20 appartamenti e li affitta tutti, con le piattaforme paga solo la cedolare secca e fa concorrenza sleale a una piccola impresa". Ma Confedilizia lo corregge: "Non è così: oltre 4 affitti brevi è ditta"
Siluro 'fuori bersaglio' del sindaco di Firenze Dario Nardella (Pd) contro il ministro del turismo Massimo Garavaglia (Lega). Tornando sul parere negativo dato nei giorni scorsi dal governo Draghi all'estensione a città come Firenze delle norme salva centri storici (ottenuta da Venezia, il cui sindaco ha detto di aver 'preso spunto' proprio da Firenze), il primo cittadino ha attaccato così il ministro del Carroccio: "La Lega dopo aver tradito il governo Draghi, ha tradito anche le imprese del turismo. Chiedete agli albergatori cosa pensano dello stop che il non-ministro del Turismo Garavaglia ha dato sulla norma salva centri storici. Perché il non-ministro Garavaglia si è schierato a questo punto dalla parte delle piattaforme online, che hanno uno strapotere di fronte al quale noi sindaci non abbiamo nessun tipo di strumento incisivo".
L'affondo del sindaco è proseguito: "non so se Garavaglia lo sa, ma se un privato ha 20 appartamenti, li affitta tutti e 20 con le piattaforme paga solo la cedolare secca e fa una concorrenza sleale a una piccola impresa del mondo del turismo che deve pagare i dipendenti, che deve sostenere tutte le spese burocratiche, che deve pagare le tasse di impresa. Dico a tutti gli imprenditori, piccoli e grandi, del mondo del turismo ringraziate Garavaglia se questi problemi andranno avanti".
A breve giro di posta, tuttavia, è arrivata la replica - assai piccata - del presidente di Confedilizia: "Nella foga di portare avanti la sua crociata contro gli affitti brevi, il sindaco di Firenze ha preso un abbaglio. Ha detto, infatti, che 'oggi, se un privato ha 20 appartamenti e li affitta tutti e 20 con le piattaforme, paga solo la cedolare secca e fa una concorrenza sleale a una piccola impresa del mondo del turismo'. Ma non è cosi'. Evidentemente, sono talmente tante le norme varate ultimamente per ostacolare gli affitti brevi, che il sindaco se ne è dimenticata una: quella che prevede che, in caso di destinazione alla locazione breve di più di quattro unità immobiliari, la cedolare secca non sia ammessa e le persone fisiche debbano trasformarsi in imprese" ha dichiarato Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.
"Torniamo a dirlo: è ora di smetterla di trattare il tema del turismo a colpi di slogan e di emendamenti notturni contro il diritto e il buon senso. L'Italia merita di meglio" ha aggiunto Spaziani Testa.