Posso comprendere (attento, però, che la telenovela della “tassa AIRBNB” non è ancora finita, @Tommaso62), ma questa è la comunità di lingua inglese di AIRBNB, non è la multinazionale AIRBNB con sede legale in Irlanda. Siamo host come te.
In verità, io stessa, folgorata dalla filosofia un po’ svitata degli esordi (l’idillizzazione della condivisione informale: una vecchia speranza tradita, ma ancora oggi viva in me), allevata in seguito come certi polli da batteria, osservata, catalogata, recensita, indottrinata a raggiungere un punteggio prestabilito da altri e ad una stilosa eleganza di facciata, ammaestrata incessantemente da un algoritmo della consolazione per massimizzare il profitto dell’azienda, da tempo ho sciolto le briglie, scartando di lato.
In questa locanda, un po’ spartana, ma decisamente accogliente e sicura, gli avventori condividono pensieri, esperienze e talora piccole ribellioni controllate, ma la maggior parte degli host, per portare a casa la pagnotta (con esiti a volte molto approssimativi), resiste come può, altri, più o meno ombrosamente, inconsapevoli e felici, tornano a camminare nei solchi tracciati da un portale invasivo in quel tratto di strada che la sorte ha messo loro davanti.
Best regards
Emily