Salve a tutti, ho cominciato a lavorare da Marzo come co hos...
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Salve a tutti, ho cominciato a lavorare da Marzo come co host in un appartamento dove il proprietario è l'host principale. In...
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Cari Tutti,
ci penso da un poco. E riprendo una mia risposta ad un amico che ha iniziato un post su come rivedere i parametri per ottenere la bandierina malefica...
Sentiamo la vostra opinione.
Io vorrei proporre l'abolizione del titolo di Superhost, che non significa granché né per gli ospiti (che in genere cercano un posto e non una persona...) né per noi (quali sarebbero 'sti gran vantaggi? 100 dollari da sfruttare in viaggi dopo un anno di lavoro duro e tosto? glieli lascio volentieri...). Non c'è poi questa incredibile visibilità in più che tanto viene decantata.
Lo dico per esperienza dopo aver perduto come molti durante la pandemia il titolo, poi riguadagnato quando le prenotazioni sono ricominciate. Ma le prenotazioni ricominciarono SENZA il titolo, quindi il titolo non è assolutamente indispensabile per lavorare.
Io farei una campagna per abolire i Superhost ed essere tutti alla pari con i nostri feedback e le nostre immagini, le nostre dotazioni, le nostre possibilità.
Ma assistenza attenta per tutti, non niente per alcuni e qualcosetta in più per gli altri cosiddetti più "meritevoli"...
Provate a immaginare un Airbnb senza Superhost: meno stupide ansie da prestazione ma più attenzione a quello che conta davvero, meno problemi nello scrivere i feedback sugli ospiti e soprattutto meno ricatti da parte di guests scorretti che utilizzano il nostro timore di perdere la bandieretta per ottenere rimborsi o sconti... meno di tutto quello che non conta un piffero rispetto alla nobile arte di ospitare.
Non sarebbe molto meglio?
@Debora1454 "....10 soggiorni o 3 prenotazioni lunghe per almeno 100 giorni".
I 100 giorni si riferiscono solamente ai 3 soggiorni lunghi.
@Cristiana19 sono assolutamente d'accordo! Ma la vedo difficile...come hai detto tu: per Airbnb è un arma micidiale per spingere noi Host a dare sempre di più, per infondere in noi l'ansia di prestazione, per non reclamare mai o chiedere rimborsi per paura di una recensione negativa...
Care @Cristiana19 e @Angela1056 ma in definitiva un Superhost che vantaggi ha?
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Linee guida della community@Francesca @Angela1056 Francamente non saprei... tutti dicono che c'è maggiore visibilità (con un filtro dedicato, effettivamente), ma io ho notato che, alla ripresa dopo pandemia di un buon giro di turisti, a parte un primissimo momento in cui nessuno prenotava (e io ero senza bandierina, persa durante la calma piatta del covid), dopo pochissime settimane c'è stato un boom di prenotazioni. Tanto che in un solo trimestre dopo l'inizio delle danze ho ripreso subito il titolo.
Io ritengo quindi di aver avuto tutte quelle prenotazioni non per via del titolo di Superhost, ma perché chi cerca quel tipo di appartamento (e non un altro: ed è per questo che non credo servano davvero le nuove categories di Summer 2022), guarda le foto, si fa un'idea del posto, vede le dotazioni, se è molto scrupoloso, e ne ha bisogno, controlla anche se ci sia una lavatrice o no, e il gioco è fatto.
Contano i feedback, piuttosto, e siccome, malgrado la perdita del titolo, i miei feedback sono comunque onorevoli, io credo che le prenotazioni arrivino per questi motivi: recensioni buone, foto convincenti e non truffaldine, dotazioni.
L'altro vantaggio del titolo è ottenere un voucher da 100 dollari da spendere in un viaggio con Airbnb. Mooooolto sottile... Posso dire che, pur ringraziando, non è il genere di "voucher" che vorrei?
Un abbraccio.
Io penso che una motivazione, anche banale come una stellina, sia doverosa per stimolare gli host a fare bene ed alzare l'asticella della qualità. Che poi si chiami "super host", "iper", "grandioso" o "bravissimo" poco importa, ma un sistema meritocratico ci deve essere.
Concordo però sul fatto che i vantaggi sono veramente ridicoli se non del tutto assenti, ma questo lo scopri dopo aver fatto le cose per bene 😛
Un saluto,
Marco
@Marco3078 Caro Marco, il sistema meritocratico me lo aspetto da un'Azienda che mi ha assunto come collaboratore non da una piattaforma che dovrebbe essere neutra (come spesso invoca nei contenziosi con i guests) e che invece mi tratta da subordinato che deve sgobbare per essere sempre più competitivo. Io non devo essere premiata da Airbnb e non l'ho mai chiesto. Sono le prenotazioni che indicano quanto io sia apprezzata, non un logaritmo che decide, a quanto sembra del tutto a caso, quale annuncio far apprezzare, annichilendo gli altri senza motivo.
La selezione non deve farla Airbnb, ma il turista.
I feedback dovrebbero bastare, sempre se indicati completamente (come molti di noi dicono: un conto è avere 5 stelle con 3 recensioni un conto è averne 4.86 con 200 recensioni), così come dovrebbero bastare le dotazioni fornite e le immagini degli appartamenti.
Io non mi devo sentire "aizzata" da un portale di annunci... io devo pretendere, poiché pago le mie commissioni, che il mio annuncio abbia pari dignità degli altri.
Poi naturalmente non contesto il tuo parere, ci mancherebbe.
Io credo che sia giusto dare maggiore visibilità a chi offre un servizio migliore e meno visibilità a chi offre prestazioni più scarse. Altri portali permettono di pagare di più di commissioni, e per questo essere posizionati meglio, mentre Airbnb usa altri criteri per i quali tutti pagano uguale ma ha più visibilità chi si comporta meglio.
Mi sembra un sistema meritocratico che, nell'interesse del cliente finale per il quale anche noi host lavoriamo, può funzionare e - a mio avviso - ci deve essere un qualche sistema per cui chi fa meglio del vicino di casa ha dei vantaggi. Credo che il vero punto sia che questi vantaggi oggi sono svaniti perchè il 60% sono superhost...
Quali indicatori usare per valutare la qualità? Come rendere meritocratico il meccanismo? Non lo so, parliamone, ma il criterio di fondo attuale lo trovo corretto e mi sembrerebbe sbagliato rimuoverlo. Magari aggiornare i criteri si, ecco, questo potrebbe essere uno spunto. Del resto se tutti sono super host serve a poco e infatti oggi, su questo concordo, serve più a niente essere super host.
@Marco3078 Caro Marco, il tuo punto di vista è comprensibile: del resto tutte le grandi piattaforme che si basano sui "feedback" sono estremamente discutibili. pensa a tripadvisor e il racking sui ristoranti. Ti pare che fra i migliori in qualsiasi città italiana che offra scelte di eccellenza debbano comparire (con tutto il rispetto per l'oggetto, per il quale vado letteralmente matta) i chioschi di pizza al taglio? E' davvero giusto che i "grandi voti" con conseguente salita nella hall of fame vadano a coloro per cui ciò che conta è la quantità e forse (dico forse) non la qualità?
Il gradimento della gente comune, che ha pure una sua motivazione, deve davvero essere l'unico parametro di scelta? Non sarebbe meglio, allora, rispetto a questi argomenti, fare come la Guida Michelin di onorata memoria che infatti giudica ristoranti e alberghi secondo parametri oggettivi verificati da propri giudici?
Concordo assolutamente con te: tutti Superhost = nessun Superhost, per questo non credo che si debba continuare a fare conto sul titolo che non porta né particolari benefici né particolare visibilità.
Le fantomatiche stelle di Airbnb, senza la tagliola del Superhost e gli iniqui parametri tali per cui se trovi un bellimbusto che ti manda tre stelle per ripicca perché gli hai chiesto un rimborso per un danno che hai subito, così come è capitato solo pochi giorni fa a @Stefano-E-Maria0, ti manda all'aria il lavoro di mesi, tornerebbero nell'alveo del corretto parametraggio. Per cui 5 stelle è l'eccellenza, 4 è la buona prova, 3 quella decente, 2 per lo scarso rendimento, 1 per quanto di pessimo possa esserci.
Ma Airbnb, soprattutto in questo caso, non si comporta onestamente perché se per l'Azienda è valida solo la recensione a 5 stelle e tutte le altre ti mettono addirittura a rischio di essere tolto dal sito, allora Airbnb DEVE avvisare i suoi amati guests che un voto inferiore a 5 stelle significa quasi sempre la perdita del titolo e che secondo i discutibilissimi parametri di Airbnb le 5 stelle sono "Buona prova" mentre dalle 4 in giù (e non posso essere smentita) si valuta solo la scarsità di un'offerta.
Non si gioca ad armi pari, e - francamente - non vedo neppure perché dovrei giocare con un sito di annunci.
Se Airbnb pretende di essere in campo neutro (cosa che non è) allora dovrei pretendere anch'io la sua non ingerenza nel comporre, organizzare, interpretare e sistematizzare il giudizio dei miei ospiti, che sono pur sempre MIEI ospiti e non ospiti di Airbnb.
@Cristiana19 sono d'accordo con te, trovo che il badge di superhost sia una vera e propria idiozia tipicamente americana, come l'impiegato del mese. Come dice @Angela1056 è un mezzo di ricatto per non reclamare mai, non chiedere rimborsi e in generale farsi sfruttare all'osso. Non concordo con ciò che dice @Marco3078 , i punteggi degli host sono ben visibili per chiunque sappia leggere a prescindere da quanti ne abbiano ospitati e in quanto tempo, puoi essere un ottimo host anche se hai fatto 78 notti invece di 100. Penso che il guest sia perfettamente in grado di valutare da solo attraverso le recensioni e i punteggi, metterti l'ansia di raggiungere il titolo è pura pressione psicologica.
Buongiorno a tutti.Concordo sul fatto che il sistema,partorito da americani,ricalca il modo di pensare ed agire degli stessi.
Se ci fate caso,molte iniziative di Airbnb,sono sviluppate sul sistema americano,quali, l'autoreferianzione,le stellette,le bandierine,i meeting,ecc.
Alcun cose poi vengono eliminate,tipo "Plus",le "Esperienze",e altro,che magari in america possono funzionare,e da noi,molte sono illegali,altre non interessano.
Sono anche io dell'avviso che ormai,essendo quasi tutti Superhost,di fatto non lo è piu' nessuno,o quasi.Ed in ogni caso il sistema delle recensioni è troppo soggettivo,e non oggettivo.
Ma il sistema è quello,e dato che viene gestito all americana,difficilmente si potra' cambiare.
Trovo molto piu' giusto il sistema di valutazione che si usa in Italia, e credo in tuttoa EU,
laddove un Ente terzo pone degli standard,a cui ciascuno deve dimostrare di avere le caratteristiche.
In base a cio' l'ente terzo,ti dara' le stellette,certificate.
L'ospite,a mio avviso,non sempre è in grado di fare valutazioni obiettive,vedi ad esmpio se durante il soggiorno,trova brutto tempo,allora l appartamento è brutto,se invece c'e' il sole,l'appartamento è bellissimo.E se l'host è "piacevole" esteticamente,allora 5 stelle,se non lo è 3 stelle,e via di seguito.
L'ospite dovrebbe dare una valutazione sulla corrispondenza su quanto scritto,e fotografato nell'annuncio,con la realta',non altro.
Noi Host,o perlomeno io,affittiamo un appartamento,non una vacanza,o altro...
Il tour operator,è un'altra cosa.
Cordialmente
Ermanno
Ciao @Ermanno8,
non lo definirei un sistema americano, è solo un sistema estremamente superficiale. Lì sanno come un sistema dovrebbe funzionare, hanno anche lì le categorie degli alberghi dove bisogna dimostrare di avere certe caratteristiche, e sanno benissimo che questo è un sistema sbagliatissimo. E' veloce, costa poco, piace molto agli inesperti con stelline e gratrificazioni fasulle e spinge molto gli inesperti a bramarlo con la bava alla bocca. Funziona un poco come i giochi on-line gratuiti.
E' un sistema che funziona solo con una platea di inesperti e piccolissime strutture, su booking lo demolirebbero in 30 secondi. Diventare super con 10 recensioni dopo aver ospitato quattro gatti inesperti pure loro, è ridicolo. E comporta errori enormi anche con molte più recensioni. Non è ospitalità ma un gioco alla ricerca delle stelline, ed in effetti mi sembra che qui si possa notare ogni tanto: la paura di dire la propria per non avere cattive recensioni, la volontà matta di accontentare sempre gli ospiti anche in barba alla ragione ed alla legge, come nel caso del self check-in, ad esempio.
@Cristiana19 , non sono completamente d'accordo: in generale sono tanti aspetti delle valutazioni che devono essere riviste!
Intanto il "superhost" è l'unico parametro di "qualità" (?) che può essere impostato in una ricerca. Su Booking io posso cercare solo sistemazioni con voto superiore a tot, mentre da noi no! E, filtro a parte, non c'è modo di ordinare i risultati di una ricerca per valutazione!
Poi vogliamo parlare del range di valutazione? Su booking la scala è 1-10, da noi 1-5, e non ho mai visto un annuncio con una valutazione inferiore a 4 (anzi, 4 e qualcosa) perché probabilmente gli annunci con voti bassi vengo rimossi (o gli host vengono invitati a rimuoversi). Quindi alla fine tutto il mondo di Airbnb si muove tra 4,2-4,3 e 5. Tant'è che all'inizio le valutazioni apparivano con un decimale, ora sono stati costretti a far apparire anche il secondo decimale.....
Giustamente dite che in primis vanno letti i commenti degli ospiti, ed è vero. Ma non dimentichiamoci che non puoi fare alcuna ricerca sui commenti, quindi ti limiti a leggere gli ultimi 3-4! Su booking, posso ricercare tra i commenti parole chiave: se ho paura di non trovare posto per la macchina, e non mi fido di quello che dice l'host, potrei vedere cosa dicono i commenti a riguardo! Così mi devo fidare dell'host, quindi se ha una medaglia è meglio (se la medaglia è stata data in maniera sensata....)
Infine, i criteri per essere Superhost: valutazione media 4,8 su un minimo di 10 soggiorni nel weekend.Vuol dire che è superhost anche chi, col minimo di 10 soggiorni, ha avuto due volte 4* o una volta 3*. In base a quello che scrivevo sul range di valutazione, ci ricadono quasi tutti, anche se un 3* è una valutazione veramente negativa!
Io, da guest, non mi limito a cercare alloggio da un Superhost, ma è una indicazione in più, sicuramente. E comunque guardo la valutazione (sotto il 4,5, con adeguato numero di recensioni, non prendo neanche in considerazione un annuncio) e leggo un po' di recensioni.
Quindi per me sì al superhost, opportunamente riformato, nell'ambito di una riforma complessiva delli valutazioni!
@Alberto192 @Debora1454 @Roberto1055 @Angela1056 @Marco3078 Caro Alberto, se leggo quello che scrivi trovo che sei in accordo con quello che qui andiamo (chi per un motivo in particolare chi per un altro) contestando circa il "valore" effettivo della bandierina. Anche tu convieni che i parametri lasciano il tempo che trovano e vorresti riformarli. La questione è proprio questa: chi giudica un Superhost? Al momento è un algoritmo che ci pensa per noi e trovo incredibile che tu stesso effettui una prima scrematura nella tua scelta di alloggi in qualità di viaggiatore partendo proprio dal simboletto. Però affermi che i motivi per averlo raggiunto non ti convincono. Come si risolve questa aporia?
Ripeto: chi giudica il Superhost? E' giusto che un feedback punitivo di ripicca, come ormai abbiamo capito fiocchino truffaldinamente anche solo per ottenere un rimborso (feedback di ripicca che Airbnb agevola con le sue formule accattivanti nei confronti dei guests e sempre più limitanti per gli hosts) "rovini una carriera"?
Io trovo che le recensioni siano l'unico accettabile (perché sempre opinabile) parametro su cui basarsi per la scelta di un alloggio a parte, s'intende, l'alloggio stesso.
E se fra 40 recensioni ottime, trovo una recensione pessima (e magari una risposta garbata ma chiarissima dell'host per cui capisco bene di che si tratta), è per me evidente che si tratta di uno di quegli incidenti di percorso favoriti dalla politica di Airbnb di accontentare a qualsiasi costo i guests.
Aboliamo i Superhost così come sono fatti ora.
Bisognerebbe, se proprio si vogliono dare medaglie, invece, introdurre una verifica di qualità effettuata per conto del sito (ma, certamente, è un'operazione che ha dei costi) attraverso selezionatori qualificati che diano una valutazione il più possibile obiettiva. Non basta inserirsi autonomamente in Airbnb Luxe o altre categorie esclusive se non c'è un filtro di qualità certificato. Ho compreso da tempo che gli alloggi con qualifiche diverse da quelle normali non hanno molto più di altre ottime offerte presenti in sito.
Quindi o si fa una selezione certificata con propri "emissari qualificati" (ma questo presuppone un'organizzazione che Airbnb non è in grado di sostenere e neppure di progettare) o non si fa nessuna selezione artificiale con bandierette che non corrispondono in molti casi alla verità (nel senso che non sempre chi non le ha non avrebbe il diritto di averle).
Tutto qui.
E per quanto riguarda Booking i problemi con quella piattaforma sono talmente tanti che davvero - mi permetto di dire - non la prenderei a paragone.
Semplicemente queste relativamente nuove piattaforme di prenotazioni non intendono fare salti di qualità. E va bene. Ma allora non vessateci con richieste di super perfomances o servizi che fra l'altro in Italia non sono legali.
Aboliamo i Superhost, che creano sudditanza ed espongono noi host a possibilità ricattatorie.
Siamo solo persone che affittano una loro proprietà: abbiamo il diritto, se ci guadagni sopra, di avere certificazione dei dati di chi prenota e per il resto fateci fare il nostro lavoro. Ma io non sono un dipendente di Airbnb e non voglio essere giudicata da chi non mi ha assunto.
@Cristiana19 , nessuna aporia: dico solo che in assenza di una revisione completa del sistema delle valutazioni anche il Superhost può essere uno strumento di valutazione. Il Superhost lo vedo solo come un "riassunto" di altri due parametri, uno oggettivo, le cancellazioni (non prenoterei volentieri con un host che è solito cancellare le prenotazioni!), e uno soggettivo, il punteggio (che per host con un solo annuncio è equivalente al punteggio dell'annuncio). A differenza del punteggio, ha però il vantaggio di riferirsi all'ultimo periodo, e quindi si "dimentica" di eventuali "errori di gioventù" dell'host, fotografando la situazione più recente.
Io ho la fortuna di non essere mai incappato in recensioni "vendicative", ma una recensione ad 1* (avallata da Airbnb...) non te la togli più dal groppone, mentre al più perdi il Superhost per un trimestre!
@Alberto192 ha scritto:@Cristiana19 , non sono completamente d'accordo: in generale sono tanti aspetti delle valutazioni che devono essere riviste!
Intanto il "superhost" è l'unico parametro di "qualità" (?) che può essere impostato in una ricerca. Su Booking io posso cercare solo sistemazioni con voto superiore a tot, mentre da noi no! E, filtro a parte, non c'è modo di ordinare i risultati di una ricerca per valutazione!
Poi vogliamo parlare del range di valutazione? Su booking la scala è 1-10, da noi 1-5, e non ho mai visto un annuncio con una valutazione inferiore a 4 (anzi, 4 e qualcosa) perché probabilmente gli annunci con voti bassi vengo rimossi (o gli host vengono invitati a rimuoversi). Quindi alla fine tutto il mondo di Airbnb si muove tra 4,2-4,3 e 5. Tant'è che all'inizio le valutazioni apparivano con un decimale, ora sono stati costretti a far apparire anche il secondo decimale.....
Giustamente dite che in primis vanno letti i commenti degli ospiti, ed è vero. Ma non dimentichiamoci che non puoi fare alcuna ricerca sui commenti, quindi ti limiti a leggere gli ultimi 3-4! Su booking, posso ricercare tra i commenti parole chiave: se ho paura di non trovare posto per la macchina, e non mi fido di quello che dice l'host, potrei vedere cosa dicono i commenti a riguardo! Così mi devo fidare dell'host, quindi se ha una medaglia è meglio (se la medaglia è stata data in maniera sensata....)
Infine, i criteri per essere Superhost: valutazione media 4,8 su un minimo di 10 soggiorni nel weekend.Vuol dire che è superhost anche chi, col minimo di 10 soggiorni, ha avuto due volte 4* o una volta 3*. In base a quello che scrivevo sul range di valutazione, ci ricadono quasi tutti, anche se un 3* è una valutazione veramente negativa!
Io, da guest, non mi limito a cercare alloggio da un Superhost, ma è una indicazione in più, sicuramente. E comunque guardo la valutazione (sotto il 4,5, con adeguato numero di recensioni, non prendo neanche in considerazione un annuncio) e leggo un po' di recensioni.
Quindi per me sì al superhost, opportunamente riformato, nell'ambito di una riforma complessiva delli valutazioni!
Concordo totalmente.