@Benedetta oh, santa polenta, cara Benedetta, mi sono confusa con l'altro post a proposito di privacy e telecamere interne! Oggi sono proprio suonata, ti chiedo scusa :)) naturalmente non tenere conto della mia squinternata risposta!
Parlando di regole di cancellazione, in Italia mi risulta che siano flessibili a seconda di come le imposta la struttura (all'interno di un range normativo, naturalmente). Come ovvio, dipende dalla possibilità di ogni struttura di poter far fronte a cancellazioni improvvise, in certi casi (o luoghi o periodi) si trova subito una sostituzione, in altri casi (o luoghi o periodi) è molto più difficile.
Ma quello che davvero non si capisce (e che non ha motivo di essere) è il perché di diverse regole di Airbnb in relazione a questo argomento per alcuni (pochissimi) Paesi, fra i quali l'Italia, dove le regole di cancellazione sono ESTREMAMENTE più a favore del guest che dell'host, spesso con danni non da poco.
Mi aggiungo anch'io alla lamentela del caro @Alberto1535 : proprio stanotte ho avuto la cancellazione di una prenotazione importante molto vicina (con un laconico messaggio "cambio di programma" a volte non c'è neppure un cenno). A costo zero per l'ospite. Non riuscirò mai a rifarmi del guadagno perduto e l'ospite non viene minimamente punito per avermi tenuto bloccato il calendario per mesi su date importantissime che quasi certamente non verranno più occupate.
Che dire? Protestare? Con chi? Con quelli che stanno tutto il tempo a pensare se una tenda oggi è meglio di una grotta e se i moscerini sono da considerare una calamità naturale o un addebito per l'host? La nostra posizione di locatori è molto peggiorata negli ultimissimi anni su Airbnb a fronte di ospiti sempre più arroganti.
Rinnovo l'auspicio di un portale italiano gestito da italiani per le locazione brevi private. Saremmo un cartello fortissimo, invalicabile, faremo noi le regole (seguendo normativa locale) e saremmo vincenti.
Sino ad allora non c'è scampo, temo.