Nuovi requisiti di sicurezza per la pandemia di COVID-19, standard aggiornati per gli ospiti e altro ancora nel nuovo aggiornamento per gli host

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Nuovi requisiti di sicurezza per la pandemia di COVID-19, standard aggiornati per gli ospiti e altro ancora nel nuovo aggiornamento per gli host

 

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Nell'ultimo aggiornamento per gli host, Catherine Powell parla di ospitalità di qualità, di aggiornamenti agli standard per gli ospiti e di nuovi requisiti di sicurezza per la pandemia di COVID-19 per i membri della community di Airbnb. 

 

L'anno scorso, per cercare di responsabilizzare i viaggiatori in merito ai comportamenti che assumono durante i loro soggiorni, abbiamo annunciato nuovi standard di affidabilità per gli ospiti. Da allora, sono stati all'incirca 100.000 gli account che hanno violato tali standard e che abbiamo, quindi, rimosso o sospeso dalla nostra piattaforma. In risposta al costante feedback che riceviamo dagli host, abbiamo deciso di aggiungere 5 nuovi criteri ai nostri standard di affidabilità. L'obiettivo è quello di risolvere problemi quali, ad esempio, check-out posticipati, animali domestici non autorizzati e rimozione di dispositivi di sicurezza approvati. 

 

Da qui alla fine dell'anno faremo degli investimenti al fine di migliorare i nostri sistemi e le nostre procedure. Questi sforzi ci aiuteranno a far sì che gli standard vengano rispettati, a offrire tempi di risposta più rapidi e, in generale, a responsabilizzare sempre di più gli ospiti.

 

Voi host siete il fulcro della community di Airbnb, e sappiamo quanti sacrifici fate per poter offrire ai vostri ospiti il livello più alto di ospitalità. Se un viaggiatore ha un'esperienza negativa con un host su Airbnb, ciò ha un impatto sulla reputazione degli host nelle loro comunità e con i governi locali e, inoltre, danneggia complessivamente la nostra community. Di recente abbiamo notato una serie di annunci non all'altezza delle nostre aspettative in termini di qualità. Così come rimuoviamo eventuali ospiti per tutelare la community di Airbnb, abbiamo deciso anche di sospendere o rimuovere gli annunci che sono fonte costante di problemi di una certa serietà, oppure che ricevono regolarmente recensioni con valutazioni scarse e non sono in grado di soddisfare le aspettative degli ospiti.

 

Nella maggior parte dei casi, gli host di tali annunci sono già stati avvisati. Questi ultimi hanno a disposizione una procedura di ricorso che permette loro di manifestare i propri dubbi a riguardo. Per saperne di più su questi aggiornamenti e sull'impatto che potrebbero avere su di voi in qualità di host, non perdetevi l'aggiornamento completo per gli host. 

 

 

Al fine di mantenere la nostra community sicura e affidabile, a partire dal 12 ottobre, agli host di alloggi verrà richiesto di adottare e rispettare una procedura di pulizia avanzata che prevede 5 fasi. Gli host saranno tenuti ad aderire al protocollo entro il 20 novembre. Se avete già aderito, non dovrete fare altro che accettare la richiesta di indossare la mascherina per il viso e di praticare il distanziamento sociale. Anche i nuovi host saranno tenuti a rispettare le pratiche di sicurezza. Secondo i dati interni di Airbnb, gli annunci che aderiscono al Protocollo avanzato di pulizia sono fra quelli più richiesti e ricevono in media il triplo delle prenotazioni rispetto agli altri.

 

Sappiamo che negli ultimi tempi i temi della salute e della sicurezza sono di assoluta priorità sia per gli host che per gli ospiti. Da parte nostra, continueremo a fare il possibile per garantire il rispetto degli standard. Come sempre, vi ringraziamo per il vostro feedback, che ci aiuta a comprendere ciò che è importante per voi. Fateci sapere quali argomenti vorreste che trattassimo nel prossimo aggiornamento con Catherine. 

 

Per approfondire, leggi l'articolo del Centro Risorse 

30 Risposte 30

Ciao @Roberta380,

 

grazie per il messaggio! Mi raccomando dammi più spesso ragione 🤣 e se ogni tanto non ti convinco chiedi meglio. Se mi seguirete conquisterete il mondo! 🤣🤣

 

Sono d'accordo, un risarcimento completo dovrebbe comprendere il costo di una pulizia professionale e di tutto quello che la legge chiede per ritornare in pista. Per la spesa non mi farei problemi, non hai obblighi se non dati dalle tue educazione e fattibilità. Se l'ospite non trova accordi verrà aiutato dalle Asl. Non conivolgerei Airbnb in questo come per il pagamento: sarà compito dell'host concordare come preferisce magari via bonifico o paypal. 

 

Non mi fascerei troppo la testa, saranno forse solo casi sporadici. E come molti di noi sono brave persone lo sono anche molti guests. Molti si renderanno conto che devono pagare e pagheranno volentieri, bisogna anche essere comprensivi e spesso saremo disposti a venire incontri enormemente. Comunque è certo molto utile pensare a tutto ciò per trovare delle chiare vie in caso accadesse qualcosa di antipatico. Purtroppo le antipatie ci sono sempre, con o senza Covid. Ma anche tante simpatie!

 

E' un pò che penso che stiamo pensando troppo alle nostre tutele. In questo senso una assicurazione soddisferebbe entrambi (sarei disposto per averla tutti a pagare più commissioni) e mi piacerebbe vedere qui scrivere più ospiti con le loro esigenze. Dobbiamo domandarci più spesso cosa serve a loro. 

 

ciaoo

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

 

Hey @Susanna0 @Francesco1366 @Paola4 @Roberta380 @Massimo558 

 

ho trovato questo interessantissimo post scritto da un host spagnolo @Antonio-Luis0 (gracias!) che parla proprio di cosa è successo a lui che si è trovato un ospite positivo al covid nel suo appartamento. L'originale è qui. L'ho tradotto come ho potuto dallo spagnolo, il mio spagnolo non è granché, ma credo ci siano le cose chiave. 

Spero di cuore possa essere d'aiuto! 

 

Leggendo, mi pare di capire chiaramente che nel suo appartamento l'ospite ha pagato e che Airbnb lo ha aiutato nei costi di  sanificazione. 

 

Fatemi sapere la vostra! 

 

La mia esperienza con un host con coronavirus e il team di sicurezza Airbnb

 

Ciao a tutti!

 

Questo è un lungo post che spiega la mia esperienza con il team di sicurezza. Se non volete leggere troppo, potete trovare le mie conclusioni alla fine del post.

 

Grazie a questo forum ho potuto leggere le storie di altri ospiti a cui sono successe un sacco di cose. Imparare da quelle esperienze degli altri mi è sempre sembrato molto utile nel caso in cui in futuro mi accadesse qualcosa di simile.

 

Un elemento comune in questi casi complicati è stato l'intervento del team di sicurezza dell'Airbnb. Avevo letto ogni tipo di commento sul loro funzionamento, ma non avevo mai avuto contatti con questa squadra. Fino a quando il mio ospite non è risultato positivo al coronavirus mentre era dentro il mio spazio.

 

Poiché l'ospite in questione non ha lasciato alcuna valutazione, né l'ho lasciata per la sua privacy, è impossibile identificarlo nelle mie valutazioni e posso parlare liberamente. Lo chiamerò Paul.

 

 

Paul aveva una prenotazione presso il mio alloggio per il mese di agosto. Veniva da un paese del nord Europa, ma parlava molto bene lo spagnolo. Parlava anche inglese. All'arrivo tutto è andato bene: entrambi abbiamo rispettato il protocollo covid19 che abbiamo stabilito: pulizia avanzata, maschera al check-in, distanza, spazio aperto, ecc. Durante il soggiorno, Paul si è trovato a suo agio nello spazio. Il giorno prima di lasciare l'appartamento mi ha mandato un messaggio dicendo che sarebbe volato da Malaga in un altro paese europeo, e che questo paese chiedeva un test per il COVID negativo (PCR), e che lo aveva fatto fare in un laboratorio privato. Mi ha chiesto se potevo stampare il risultato del test, che senza dubbio sperava fosse negativo. Gli ho detto, naturalmente, che doveva solo inviarmi il file pdf e che l'avrei stampato.

 

La notte prima del giorno della partenza mi ha inviato il file. Gli ho detto che va bene, che l'avrei avuto come prima cosa al mattino, in tempo per il suo volo. Non ho aperto il file. Poi Paolo disse: "Antonio, non devi stamparlo. Non posso viaggiare. Sono positivo per covid19". Per prima cosa gli ho chiesto se stava bene o se aveva qualche sintomo. Ha detto di no, che stava perfettamente bene. Per fortuna, Paul era un ospite giovane e in forma, il che ha ridotto di molto le probabilità di un cattivo decorso della malattia.

 

All'epoca entrambi ci rendemmo conto dei problemi logistici legati alla sua positività: non solo non poteva viaggiare verso la sua destinazione. Neanche poteva lasciare il paese. Né poteva lasciare "la sua casa" durante una quarantena di 14 giorni. La complicazione qui è che "casa sua" era il mio appartamento su Airbnb. E poi, Paolo era solo in campagna.

 

 

 

Primo problema: se Paul non può lasciare l'appartamento non può comprare le i prodotti di  base, quindi la prima cosa da fare era preparare un pacchetto veloce per la sua cena con le cose che avevamo a casa. Allo stesso tempo gli abbiamo detto di fare una lista della spesa con tutto ciò di cui aveva bisogno. Andavamo al supermercato e tenevamo il biglietto per lui, per poi rimborsarci. È così che abbiamo fatto durante la quarantena di Paolo. Non solo per il nostro dovere di padroni di casa, ma anche di persone. Questo è successo a Paul nel mio spazio. Ma avrebbe potuto succedere a me in un Airbnb di un altro paese, e questo è quello che avrei voluto che facessero per me.

 

Assicurandoci che Paolo avesse le provviste necessarie per prolungare il suo soggiorno senza poter lasciare l'appartamento, il problema successivo da risolvere era che se questo accadeva di sabato sera e Paul doveva partire domenica, avevamo un'altra prenotazione per lunedì.

 

Ho chiamato Airbnb sul telefono nazionale. Una voce registrata ha suggerito che se la prenotazione è stata effettuata più tardi di tre giorni, sarebbe stato meglio inviare un messaggio. Non è stato così e ho aspettato. Dopo un po' la voce registrata mi ha detto che gli operatori di lingua spagnola erano occupati, ma che se avessi voluto aspettare di meno, mi avrebbero potuto passare a un operatore di lingua inglese. Mi è sembrata una buona opzione, perché se il mio inglese non è perfetto, basta avere una conversazione normale. Suppongo che per un conduttore che non parla abbastanza inglese le cose sarebbero state un po' più complicate a questo punto, dovendo aspettare più a lungo e andando più lentamente. L'operatore che mi ha assistito è stato molto gentile, ma ho la sensazione che ci sia una "prima linea" di operatori che si occupano dei problemi più comuni e basilari, o semplicemente forniscono informazioni ai casi più comuni. C'era da aspettarselo. Gli ho spiegato la situazione: "Ho un ospite che è positivo al coronavirus e non può lasciare il posto per 14 giorni, ma ho una prenotazione che arriva tra 36 ore". Ha detto che mi avrebbe messo in contatto con qualcuno della sicurezza.

 

Il mio primo contatto con questa entità così nota nei forum! La persona che mi ha risposto (non ho dovuto aspettare più di qualche minuto) mi ha chiesto se stavo bene, se ero in un posto sicuro, se la polizia era intervenuta. Pensavo fossero domande strane.

 

Ho pensato che l'operatore iniziale stesse passando alcune informazioni all'operatore del team di sicurezza, in modo che potesse sapere di cosa trattava la chiamata. Ma queste domande mi dicono che no, rispondono a ciò che arriva senza alcuna informazione. Ho spiegato da zero tutto quello che avevo detto all'operatore iniziale. Non che sia la più efficiente per entrambe le parti, ma la verità è che è la stessa di quando si chiama un operatore telefonico o una banca. Questa operatrice, che è stata anche gentile, ha preso nota di tutto quello che ho detto e mi ha detto che avrebbe passato le informazioni alla persona giusta e che mi avrebbe contattato al più presto. Erano circa le 23:00 di sabato, ho avvertito gli ospiti che sarebbero venuti lunedì di quale fosse la situazione, in modo che anche se non ci fosse stata alcuna cancellazione su Airbnb, avrebbero saputo cosa era successo e avrebbero potuto riorganizzarsi. Hanno capito perfettamente.

 

 

 

La mattina dopo ho visto 3 chiamate perse: per via del numero di Airbnb. Mi avevano chiamato alle 00.30, ora locale. A quel tempo avevo già il telefono in silenzioso (i miei ospiti hanno un altro telefono per le emergenze che non è silenzioso), così ho guardato la posta e ho già avuto una posta Airbnb da quella stessa ora. L'agente di sicurezza (che chiameremo Mike) mi disse che aveva provato a chiamarmi ma che non poteva rispondere e che mi avrebbe chiamato "la mattina dopo", ma "la sua mattina dopo" che la Spagna sarebbe stata già nel pomeriggio. La presenza di diversi fusi orari ha reso più complicata la gestione delle varie e-mail e delle chiamate.

 

 

 

Mike mi ha chiamato all'ora stabilita. È stato molto gentile, ma molto. Molto loquace. A volte ho avuto la sensazione che la conversazione fosse stata addirittura deviata altrove, ma non da me. Le conversazioni con Mike hanno sempre avuto una parte, non so come dire, " sociale", su come andava tutto, su come ci si comportava. Com'era il clima in entrambi i paesi, la situazione mondiale con il coronavirus, vari aneddoti. Non so se questa fosse una cosa di Mike e solo di Mike, ma non stavo arrivando al punto. Ho delle conversazioni registrate che durano quasi 30 minuti, che credo avrebbero potuto essere compattate in 10 minuti. Mike ci ringraziava per essere stati dei buoni padroni di casa, per essersi presi cura di Paul così bene, per l'appartenenza all'Airbnb, per essere stati dei Superhosts. Come Airbnb registra (con autorizzazione) le chiamate, presumo che questo non sia stato un modo per "perdere tempo", ma istruzioni da Airbnb per rendere l'attenzione più personale e chiudere.  Ma se questa parte mi è sembrata inefficiente, l'efficacia di Mike è stata totale. Mike ha dato la sensazione di "avere la capacità di decidere". Questo è il santo Graal del servizio telefonico: trovare qualcuno che abbia la capacità di aggiustare le cose e non doverle trasmettere ad altri. Mike ha il suo computer davanti a sé e può vedere tutti i miei dati, tutti i dati di Paul, il mio calendario, cancellare le prenotazioni, tutto. Nella prima telefonata Mike ha risolto il problema più urgente: annullare le tre prenotazioni che si trovavano nel periodo di quarantena di Paolo. Mi disse che non avrebbe avuto alcuna penalità per me e che gli ospiti interessati avrebbero avuto una sorta di risarcimento da parte di Airbnb. Una cosa che amavo era che ogni volta che parlavamo, Mike mi mandava un'e-mail con un riassunto della conversazione. Questo era rassicurante perché significava che ogni impegno parlato diventava un impegno scritto.

 

Bene, è ora di prolungare la prenotazione di Paul. Deve già rimanere 14 giorni in più del previsto. A Paul è stato applicato circa il 50% del prezzo di agosto dell'anno scorso. Ma non mi sentivo a mio agio ad approfittare della situazione di Paul, così invece di offrirgli di pagare il prezzo a notte che pagava, gli ho suggerito uno sconto del 40% su questo prezzo; almeno per coprire il costo delle forniture e dell'usura. Paolo ha accettato e ha trovato questa offerta generosa da parte nostra. Devo anche dire che in questa generosa offerta ho anche tenuto conto della possibilità di ricevere una cattiva recensione da parte di Paolo perché logicamente aveva previsto di pagare per 5 notti, non 19. Paul mi dice che non riesce [tecnicamente] ad accettarle [il prezzo]. Non so cosa stia succedendo e vado ad indagare: il mio annuncio non è su Airbnb! Non può essere prenotato. Anche con il link diretto all'annuncio, porta alla prima pagina. Non posso crederci! Mike non mi aveva detto che sarebbe successo. Ecco cosa ho letto in molti altri post: rabbia, angoscia, paura. Se il mio annuncio non esce: come potranno prenotarmi per settembre e ottobre? Il mio annuncio perderà la sua posizione all'interno della piattaforma?

 

Scrivo a Mike. Come ho letto in giro, gli agenti di sicurezza non vengono chiamati al telefono. Ti chiamano. Queste attese possono diventare piuttosto scomode. A volte è questione di 10 ore, a volte passa un giorno A volte anche due giorni. Due giorni di attesa con l'annuncio bloccato possono essere molto lunghi. Due giorni in cui hai un ospite che soggiorna nel tuo spazio ma che ormai dovrebbe essere partito (quindi è un po' in un limbo), diventano eterni. Ma alla fine la chiamata arriva. Dopo i soliti minuti di cortesia da parte di Mike, si torna agli affari. Guarda il mio account: "sì, è bloccato perché hai un guest con un coronavirus". Guarda il profilo di Paul: "Sì, è bloccato perché è un guest con un coronavirus. Paul non può prenotare alcun posto e io non posso avere prenotazioni. È qui che vengono confermati i miei sospetti delle storie precedenti: il team di sicurezza di Airbnb ha il grilletto facile. Prima si blocca il profilo, poi si chiede. Se c'è un caso aperto e in sospeso, bloccare la chiamata fino a quando la situazione non è chiara. Si adatta ai precedenti messaggi di "Sono un superhost che ha centinaia di prenotazioni a 5 stelle, l'altro giorno un ospite ha infranto una regola e l'ho rimproverato e ora il mio account è bloccato dal team di sicurezza a causa della denuncia di un ospite, che sono sicuro sia stata una rappresaglia per me dicendogli che non poteva, per esempio, portare più persone della prenotazione, avere un animale domestico, fare una festa o fumare nello spazio" ho pensato, a volte, innocente: "bah, non saranno padroni di casa così bravi se sono stati bloccati dal conteggio, forse hanno fatto qualcosa e non stanno contando. Sono sicuro che Airbnb non blocca un host così facilmente. Per me, con una valutazione di 4,98 non può succedere. Il mio errore e le mie scuse se ho mai dubitato di una di queste storie.

 

 

 

Bene, Mike sblocca il mio annuncio e il profilo di Paul, ma solo per poter effettuare la prenotazione per i restanti 14 giorni di quarantena (senza dubbio ha approfittato del fatto che recentemente abbiamo inserito un televisore da 50 pollici con Netflix, Disney Plus e Amazon Video...). Ma una volta che la prenotazione è pronta, l'annuncio viene bloccato di nuovo. Contatto di nuovo Mike e il giorno dopo lui mi chiama e mi spiega tutta la procedura. Mi dice che non poteva spiegarmelo il primo giorno perché non aveva tutte le informazioni. Mi dice che finché Paul non lascia l'appartamento e passa una settimana, l'annuncio sarà bloccato. Ma una possibilità per andare avanti è che una volta che Paul se ne va, io mando una ricevuta per una pulizia professionale e, inoltre, Airbnb mi dice che si occuperanno del costo della pulizia professionale fino a un certo importo (che suppongo dipenda dalle dimensioni dello spazio). Qui non ho altra scelta se non quella di riconoscere la situazione. Non credo sia giusto che il mio annuncio non possa essere prenotato per ottobre a causa di un problema in agosto, ma, beh, le cose stanno così.

 

La data di partenza di Paul si avvicina, ma un altro esame è... è di nuovo positivo!  Deve restare un'altra settimana. Di nuovo, di' a Mike di sbloccare i conti per estendere la riserva di Paul. Cancellate nuovamente le prenotazioni che si scontrano con l'estensione di Paul e i giorni di margine fino all'arrivo di nuovi ospiti. Un altro sconto sul prezzo, così non mi sento di approfittare della situazione. Di nuovo l’account bloccato. Un altro test positivo, e si ricomincia da capo. È passato un mese da quando Paul è entrato nell'appartamento. Un mese con il conto bloccato, un prezzo ridicolo a notte. Un mese di andare al supermercato per fare la spesa per Paul. Un mese di guai.

 

 

Finalmente arriva il giorno. Paul è entusiasta di tornare nel suo paese. Per tutto questo tempo Paul si è trovato in gran forma e ha lavorato costantemente sulla terrazza dell'appartamento. Da lì ha potuto anche lavorare online. Poteva certamente andare peggio. Sono altrettanto entusiasta di riportare l'appartamento alla normalità. Sapendo che avrei avuto bisogno di una pulizia speciale per avviare l'intero processo, avevo già contattato le aziende che forniscono servizi di disinfezione dei coronavirus. La maggior parte di essi sono molto costosi. Alcuni con un prezzo più ragionevole e anche con tutti i documenti necessari: iscrizione alla Junta de Andalucía, certificato di disinfezione, elenco dei prodotti utilizzati, ecc. Così l'azienda specializzata entra per pulire, ma per motivi di sicurezza la lasciamo un paio di giorni più aperta con l'aria che circola e poi facciamo la nostra pulizia in dettaglio e la disinfezione. Con il certificato scrivo di nuovo ad Airbnb spiegando la nuova situazione: Paul se n'è andato. Sono passati diversi giorni dalla sua partenza e qui c'è il certificato della pulizia e la fattura. Quindi, mantenendo la parola data, l'annuncio è di nuovo disponibile - posso iniziare a ricevere nuove prenotazioni! Faccio delle ricerche di prova: non ho perso la posizione! Continuo ad uscire nella stessa gamma di posizioni in cui sono sempre uscito per gli stessi filtri. Inoltre, dopo qualche giorno, ho la conferma che sarò pagato per la disinfezione. È andato tutto bene!

 

Spero che la mia esperienza sia utile ad altri host che potrebbero avere un host in quarantena per il coronavirus o che potrebbero avere a che fare con il team di sicurezza in modo che sappiano cosa aspettarsi.

 

 

 

Saluti!

 

 

 

 

E per quelli di voi che hanno preferito non leggere l'intero post queste sono le mie conclusioni dall'esperienza con il team di sicurezza Airbnb:

 

 

 

I membri del team di sicurezza non sono facili da contattare. Ti contattano. Non credo che, come ho letto da queste parti a volte, insistere troppo sul telefono abbia alcun effetto.

 

 

I tempi di risposta non sono immediati, ma nemmeno eccessivamente lunghi. Ho ricevuto la maggior parte delle risposte entro 24/48 ore. Suppongo che in casi più complicati possano essere più lunghi e che ciò dipenda anche dalla situazione attuale e dal numero di chiamate. Qui devo dire che se la "cortesia" nelle telefonate fosse ridotta e andasse al punto, sarebbe possibile risparmiare tempo da dedicare ad altri ospiti, anche se suppongo che Airbnb ne abbia tenuto conto e preferisca dare questa attenzione più vicina e personale.

 

 

Se possibile, la stessa persona dovrebbe sempre occuparsi di voi. Questo è molto utile perché non è necessario spiegare la situazione più e più volte.

 

 

Il loro sistema di invio di una e-mail per quasi tutte le conversazioni telefoniche è molto efficace. In questo modo non c'è più niente nell'aria e tutto ha un supporto documentario per evitare il "è che al telefono mi hanno detto che...

 

 

Come hanno detto altri, nessuno è al sicuro dal blocco del proprio profilo mentre un caso è aperto. Non importa che tu sia stato un Superhost per anni con valutazioni incredibili. Se succede qualcosa, il tuo annuncio scomparirà finché non sarà risolto.

 

 


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Antonio-Luis0
Top Contributor
Málaga, Spain

Hello @Francesca and Italian Community! I don's speak the language,  I will just use google translator:

 

Sono felice che la mia esperienza possa essere utile se mai ti fosse successo. Ma speriamo di no! Tuttavia, devo dire che sono stato molto fortunato ad avere un ospite cooperativo. Sarebbe potuto andare molto peggio se l'ospite fosse stato riluttante a pagare e, allo stesso tempo, incapace di lasciare il posto. Inoltre, la comunicazione con il mio ospite di covid19 è stata davvero facile, se fosse stato uno di quei cattivi ospiti che impiegano anni a rispondere, sarebbe stato tutto più difficile. Se avete domande non esitate a chiedere! Stammi bene!

Ciao @Francesca , 
 
parlandone con tanta ignoranza sarebbe ad esempio molto bello che ogni ospite potesse ricevere il rimborso per tutti i giorni trascorsi, oltre l'originale prenotazione, nelle nostre case a causa della quarantena ed anche per le cancellazioni causa covid. Rimborso inteso non che non pagano, ma che paga a noi proprietari una assicurazione. In campo assicurativo ci si può sbizzarrire ed Airbnb con la sua esperienza e noi tutti assieme con la nostra forza potremmo trovare un sistema che mitighi molti rischi. Il sogno più bello sarebbe una assicurazione che rimborsa sempre cancellazioni entro una certa data: tutti avremo i termini di cancellazione flessibile, riceveremo molte più prenotazioni, riempiremo con facilità moltissime delle date cancellate, saremo molto più forti nel mercato e chi è bravo con le maggiori prenotazioni ottenute si pagherebbe eccome il costo della stessa assicurazione.
 
Le assicurazioni costano. O le offre Airbnb integrandole alla sua commissione oppure le pagano gli utenti (hosts o guests) e ne sono responsabili. 
 
Nel primo caso dubito che possano essere efficaci, Airbnb non se ne può permettere di serie. Non mi dilungo, è ricco e si potrebbe permettere questo ed altro ma se togli anche solo una piccolissima percentuale ai ricavi, e non basta. gli investitori vanno altrove e allora scomparirebbe. Infatti l'assicurazione contro i danni di Airbnb è una fuffa, meglio di niente ma non ha niente a che fare con una assicurazione "seria" contro i danni che potrebbe stipulare un albergo. 
 
Nel secondo caso ci sarebbe una sommossa. Gli hosts: che paghi il ricco Airbnb! I guests: vogliamo spendere il meno possibile! Spinti tutti dalla filosofia secondo la quale il prezzo migliore è quello più basso. Ben qui si manifesta mi pare più che in altri portali, e forse in parte è proprio il motivo del suo eccezionale successo. E quindi, prezzi bassi, sconti, consigli di abbassare ed il ribrezzo di dover vedere tanti che offrono case migliori di un albergo di lusso a prezzi stracciati . 
 
Tutto è complicato quindi. Io non so che fare. Sono confuso :)) Ciao
 
p.s. grazie. Ho visto il link...ma proprio tutto non lo ho letto. E' sicuramente molto utile e saggio. Mi pare tuttavia che non possa mitigare molto i rischi reali. Sempre che si possano mitigare perchè se ci sono forse bisogna solo accettarli. Ciaoo
Francesco1366
Level 10

Ciao @Catherine-Powell,

 

dalla mia esperienza e da quanto vedo scritto qui, le "valutazioni scarse" sono 4 su 5 ed una media di 3,95 su 5 è scarsa. Chi altrove ha una media pari a 7,9 o 7,5 ed è rispettabile, su Airbnb invece ha una media scarsa. Tuttavia qui non c'è più qualità rispetto a tanti altri siti concorrenti, o per lo meno non al livello che questa drastica selezione dovrebbe presupporre. Infatti, ad esempio non è molto più "pericoloso" un nuovo utente che in 5 minuti inserisce un annuncio senza praticamente alcun controllo di chi invece è già dentro ed ha una media bassa, ovvero 3,95 o anche 3,50? Non è meglio fare inizialmente dei controlli più accurati ed eliminare in partenza chi inserisce un annuncio magari senza avere non solo i permessi, nei luoghi dove servono, ma neppure i diritti per farlo? Molti di quelli che hanno "valutazioni scarse" sono una risorsa ben più preziosa di tanti nuovi annunci. E' inoltre scorretto giudicare così selettivamente in base a dei numerini di poche valutazioni, magari una decina all'anno, che ovviamente sono ampiamente influenzate dai pensieri differenti degli ospiti, da umori, clima, sorte, servizi e da infiniti altri fattori generali e specifici che capitano prima, dopo o durante il soggiorno. In questo senso è molto scorretto il programma Super Host, troppo selettivo su qualcosa che in realtà non è così preciso, anzi tutt'altro. Sono convinto che questo programma sia, in parte, la causa dei prezzi molto più bassi che qui mi sembra di notare rispetto ad altri competitor. A molti proprietari capaci ed esperti non fa paura la concorrenza ma invece molto un sistema troppo esigente e recensiocentrico che spinge prezzi bassi per ottenere più e migliori recensioni, è evidente infatti che aspettativa e valutazione sono aspetti enormemente influenzabili anche dal prezzo di vendita. 
 
Grazie
Susanna0
Level 10
Milan, Italy

@Francesca , grazie, ho letto il tuo post sull'esperienza di un host spagnolo alle prese col covid di un ospite.
Che incubo!!!

Francesca
Former Community Manager
Former Community Manager
London, United Kingdom

 

Hey @Susanna0 spero sia stato utile e abbia chiarito almeno in parte i tuoi dubbi (chi paga, cosa succede alle altre prenotazioni) e se parli spagnolo sentiti libera di contattare l'host! Vista la sanità regionale, io ho idea che molte delle regole siano regionali: tu che info hai? Ad esempio @Francesco1366 parlava di accordo con le ASL (si chiamano ancora così) per far spostare l'host. Dove hai trovato questa info? 

F.

 


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Ciao,

 

grazie per i messaggi e le informazioni.

 

Se fai un tampone comunichi il domicilio alle Asl o come si chiamano. In quel domicilio devi attendere l'esito del tampone, in certi casi già cominciando la quarantena, e naturalmente fare la quarantena se positivo. Se ti crolla una albero sul tetto ed il domicilio diventa inabitabile, senti l'Asl e ti dovrebbe mandare un'ambulanza per trasferirti. Potrebbero essere talmente ingolfati, o potrebbe essere talmente urgente, che in certi casi dovrai spostarti autonomamente seguendo alcune procedure che non conosco oppure fregandotene, avvertendo sempre le Asl del nuovo domicilio. Non credo che un proprietario possa chiamare l'Asl dicendo che vuole liberare la casa da un ammalato di Covid, credo neppure che in molti casi aiuterebbero l'ammalato: gli direbbero, stai in casa ed il proprietario si attacca. 

 

Ciaoo e grazie ancora

Paola4
Level 10
Rome, Italy

@Francesca  grazie per questo link. Credo sia l'incubo di ogni host. Agogniamo di ricevere prenotazioni sperando che non ci capiti una situazione del genere.In effetti oltre ai risvolti sanitari l'host si deve far carico di alleviare il disagio dell'ospite, come ha fatto questo host spagnolo facendo la spesa per lui. Comunque incrociamo le dita e speriamo di non avere una situazione del genere. Ho sentito che in qualche regione stavano attivando dei posti in hotel proprio per le quarantene ma non saprei proprio quale sarebbe la procedura e comunque non sai mai se e come funziona quello che annunciano in TV. 😕

Catherine-Powell
Ex Airbnb
Ex Airbnb
Malibu, CA

 

Ciao @Susanna0  e @Francesco1366 ,

grazie per aver trovato il tempo di condividere le vostre idee e la vostra esperienza. Lo apprezziamo e vi ascoltiamo con attenzione.

 

Tutte le situazioni che avete raccontato sono complesse e sono legate a diverse normative locali e, come capirete, Airbnb, operando in molte nazioni diverse, ha l'obbligo di fare riferimento e rispettare tutte le diverse regole che si applicano nei molti paesi e regioni in cui operiamo.

Per questo motivo, suggeriamo sempre agli host di contattare il servizio di assistenza clienti per ottenere le informazioni più aggiornate per ricevere un aiuto.

 

Avete ragione, in questo momento stiamo tutti vivendo un periodo molto difficile e voglio che sappiate che capisco le vostre preoccupazioni e le riporterò al team per discuterne.

Vi ringrazio molto e vi auguro il meglio.

Catherine

 

Ciao @Catherine-Powell 

 

non mi pare Airbnb abbia fatto rispettare tutte le diverse regole che si applicano per gli affitti brevi in Italia ad esempio, certamente non comportandosi diversamente dai principali competitors. Credo tutti ci rendiamo conto delle enormi difficoltà di allora ed odierne, ci auguriamo che riusciate a trovare, con la collaborazione delle autorità locali e nazionali, strumenti sempre più efficaci affinchè gli utenti rispettino le leggi ed apprezziamo i tanti sforzi mostrati. 


In particolare, ci auguriamo ora che Airbnb in caso di forzato allungamento del soggiorno a causa di malattie dei nostri ospiti, procederà al prolungamento della prenotazione addebitando, o facendo il possibile per farlo, all'ospite il costo aggiuntivo, promuovendo inoltre il dialogo tra host e guest al fine di raggiungere un accordo ragionevole, comprendente il diritto al compenso dell'host per il soggiorno goduto.


Infine, a questa pagina (https://www.airbnb.it/help/article/2833/politica-sui-soggiorni-in-quarantena-e-isolamento) si legge quanto segue: "qualora un potenziale ospite avesse espresso la necessità di un alloggio, nonostante sia risultato positivo al coronavirus, sia ancora in attesa di conoscere il risultato del test o sia stato direttamente esposto a un caso sospetto o confermato, Airbnb raccomanda di non dare seguito alla prenotazione". Ne dobbiamo dedurre che se abbiamo un potenziale ospite che proviene da un paese per il quale è obbligatorio il tampone entro un tot di giorni l'ingresso in Italia, noi possiamo chiedergli di mostrare l'esito negativo del tampone prima dell'ingresso in casa nostra. E' così?  Rifiutare le richieste di chi non risponde in merito o risponde negativamente, ci penalizzerà? Nel caso di prenotazione immediata, si può cancellarla senza colpe se l'ospite non vorrà fornirci il test in anticipo?  Qui (https://community.withairbnb.com/t5/Vita-da-host/COVID-amp-TAMPONE-Chi-cancella/m-p/1360927#M33717) ... è parlato di un caso esemplare dove sembra che l'host non abbia potuto dare seguito alla vostra raccomandazione. 

 

Grazie a voi

Filippo286
Level 1

Cara @Catherine-Powell ,  ho letto che entro il 20 novembre devo accettare i nuovi requisiti di sicurezza. Io li avrei accettati già dall'estate scorsa, poiché già ci impegniamo a seguire tutte quelle regole, se non fosse che mi sono imbattuto in un paragrafo che non condivido: il fatto che debba mettere a disposizione degli ospiti mascherine, guanti e gel. Questa mi sembra un'imposizione eccessiva per un piccolo appartamento come il mio. Se non sarà possibile rimuovere questa parte,  non potrò accettare lo standard di pulizia da voi proposto e attenderò mio malgrado che blocchiate il mio Airbnb. Mi sembra però sbagliato costringere un host ad offrire questo materiale, che ognuno dovrebbe sempre avere con se.

 

Grazie

 

Cordiali saluti

 

Filippo Puligheddu

Ciao @Filippo286,

 

è stato molto utile leggere il tuo messaggio perchè io quella parte proprio non la ricordavo. Grazie! Non viene specificato che tipo di mascherina, guanto o gel. Puoi lasciare una mascherina chirurgica e dei guanti di lattice per ogni ospite ed un gel economico, aggiungendo 5 euro al prezzo mi sembra che te la caveresti fino a 4/5 persone. Magari un poco di più, mi sembra comunque una spesa non eccessiva. 

Ciao @Francesco1366 ,

     grazie per aver letto il mio messaggio.

Sì, sono stato un po' scontroso nel mio messaggio e me ne scuso.

Cerco di spiegarmi meglio.

Il fatto è che quando vidi il messaggio quest'estate mi buttai subito a leggere, per vedere quali fossero le regole da mettere in pratica. Lo feci con ottimismo, pronto ad aderire.

Mi accorsi quasi subito che c'erano già tutte cose che stavamo facendo: andavano soltanto "scritte", per essere sicuri di seguirle sempre.

Puoi immaginare lo sconforto quando ho letto quelle poche righe.

Non è la spesa, è la gestione che la rende impraticabile in un piccolo appartamento come il mio: la regola dovrebbe essere quella di avvisare il cliente che deve usare quegli strumenti.

So bene che potrei dare il mio assenso e poi dare strumenti scadenti alla clientela: avete visto che gel ci sono in giro? Io quelli non li uso e non li do ai miei ospiti! Lo stesso vale per le mascherine. Queste vanno consegnate imbustate, vanno seguite regole di igiene, quindi devi cercarle in buste singole, perché io ho da 2 a, al massimo, 4 ospiti.

Ripeto, per una realtà come la mia è una richiesta esagerata, che non da valore aggiunto nella gestione della sicurezza della casa. Dovrei fare scorta di tutto questo per pochi ospiti nella stagione estiva?

Io sono coerente: lo so che potrei dire: "sì, seguo la procedura e poi dare materiale scadente oppure non darlo affatto", ma non sono capace.

So che per me è importante fare parte di questa comunità, per questo lancio un campanello di allarme, ma non posso che dire che accetterò la decisione che verrà presa sulla mia struttura.

 

Grazie

 

Saluti

 

Filippo

Ciao @Filippo286 ,

 

grazie per il messaggio! Non sei stato affato scontroso, è giusto essere diretti 😊

 

E' molto lodevole che tu avevi già applicato quasi tutte quelle misure e capisco lo sconforto. 

 

La regola già impone che gli ospiti debbano usare mascherine, credo in particolare quella si riferisca più ai paesi dove non vige già l'obbligo di indossarla come invece accade in Italia. 

 

E' molto apprezzabile la tua sensibilità verso la qualità dei materiali, sono sicuro che ne troverai di qualità adatta anche seguendo le esperienzi di altri host qui dentro. 

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