Il 10 maggio del 1944 arrivò ad Alghero Antoine de Saint-Exupèry l'autore del "Piccolo Principe" che nel 2017 ha superato il numero di 300 traduzioni in lingue diverse, è il romanzo più tradotto se si escludono quelli religiosi.
Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nell'aeronautica militare francese e, dopo l'armistizio nelle Forces aèrienne francaises libres, passò da parte degli alleati. Gli venne affidata una serie di cinque missioni di ricognizione fra la Sardegna e la Corsica. La sua base aerea era all'aeroporto di Alghero Fertilia e viveva presso la Torre Nuova di Porto Conte, torre aragonese edificata nel 1572.
Era con il suo amico John Phillips, pioniere del foto-giornalismo. Qui il fotoreporter iniziò a preparare un servizio per la rivista "Life" seguendo l'amico aviatore e raccontando le sue ultime missioni.
Ad Alghero lo scrittore scrisse "Lettera ad un Americano" e la prima parte di "Cittadella", ricordati oggi come due dei suoi lavori più belli.
Saint-Exupèry veniva abbattuto nei cieli di Marsiglia il 31 luglio 1944 da un pilota tedesco.
Il relitto dell'aereo è stato ritrovato nell'aprile del 2004 al largo dell'Ile de Riou (nella zona di mare dove avvenne la tragedia). Il pilota tedesco si fece avanti quando il relitto del P-30 (aero da ricognizione e non da guerra) di Saint-Exupéry fu ritrovato nelle acque al largo di Marsiglia. Fino a quel giorno la fine dello scrittore era avvolta da un alone romantico e misterioso.
Aveva 44 anni un mese e 2 giorni.
La Torre Nuova di Porto Conte è adesso un museo in memoria dello scrittore.
"Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" da "Il piccolo Principe"