Prepara lo spazio per chi lavora nel tuo alloggio

Claudia331
Host Advisory Board Member
Lecco, Italy

Prepara lo spazio per chi lavora nel tuo alloggio

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“Ovunque sono io abito”

 

Cari Host,

 

è capitato anche a voi di utilizzare il periodo di chiusura della pandemia per ripensare la vostra casa? Gli spazi in cui ospitate? Chi di diverso avreste desiderato ospitare?

 

(Da un momento storico che si prospettava come una catastrofe, tanti di noi hanno provato a guardare in avanti e ne sono nate belle opportunità)

 

Io l’ho fatto rivolgendomi ad un target per me nuovo, seguendo un flusso che è andato crescendo: quello dei lavoratori da remoto.

 

Ho approfondito un po’ un fenomeno che era già presente, ma che la pandemia ha ampliato, e ho studiato più da vicino i bisogni e le abitudini di questo popolo in movimento. 

 

Ho scoperto che nel mondo sono moltissimi. Si stima tra il 10% e il 12% della forza lavoro complessiva (circa 500 milioni di lavoratori) e che lavorare da remoto è più sostenibile (e qui il mio cuore si è allargato). Infatti lavorare da casa 4 giorni a settimana riduce fino al 10% l’inquinamento generato dal traffico, fa risparmiare globalmente 247.000 miliardi di fogli di carta ogni anno e genera una diminuzione del 67% della produzione di rifiuti aziendali (dati npj, owl labs).

 

Oggi oltre il 16% delle aziende nel mondo concede ai propri lavoratori di lavorare da remoto, tra cui anche Airbnb. 

 

Venendo al mio alloggio, per prima cosa ho sostituito alcuni arredi vecchiotti o provenienti da IKEA (credenza e divano) con due consolle con rotelle che ho fatto realizzare da un paio di artigiani locali (un falegname e un artista del ferro). Sono arredi flessibili che, in base al bisogno, alla luce e al tipo di lavoro da fare, possono essere riposizionati a piacimento, uniti per creare un appoggio più ampio, essere usati da due persone che lavorano separatamente o che desiderano lavorare insieme. A loro completamento, ho acquistato due comode poltroncine da scrivania e due poltrone per il soggiorno con pouf poggiapiedi. Per un lavoratore da remoto, sedersi sul morbido, poter alzare lo sguardo dal monitor e ammirare un panorama (nel mio caso le montagne che ci circondano) può rappresentare un’alternativa imprescindibile ad una scrivania e ad una parete. 

 

scrivania e illuminazione per lavorare comodamentescrivania e illuminazione per lavorare comodamente

 

Come seconda cosa ho cambiato provider della rete wifi, passando da un fornitore caro ad un altro con un contratto più soddisfacente e ho fatto lo speed test che ho registrato nel mio annuncio. Questa dotazione in generale è diventata necessaria ma ancor più per i lavoratori da remoto. Il mio è un buon wifi, considerando la posizione, ancora purtroppo lontano da performance eccellenti. Per un lavoratore da remoto, la velocità minima richiesta si attesta tra i 5-10 Mbps in download per le video chiamate. Se però c’è la necessità di scaricare anche dati allora è preferibile una connessione ultra larga a 100 Mbps in download. La velocità dell’upload non è quasi mai una restrizione. 
Il lavoratore da remoto apprezza le piccole comodità. Ho attrezzato la cucina con macchina espresso, bollitore, macchina per fare il cappuccino, insegnando a tutti quelli che non la conoscono, in fase di check in, come si usa una moka (il caffè con la moka è un’altra cosa…). Naturalmente non mancano lavastoviglie, microonde e tostapane. Il tavolo rotondo rosso della cucina rappresenta il corner relax per la pausa caffè e due chiacchere. 

 

 

lavorare significa anche prendersi una pausalavorare significa anche prendersi una pausa

 

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Un fondamentale cambiamento ha rappresentato per me l’introduzione del controllo a distanza del riscaldamento. In questo modo, posso personalizzare la programmazione di accensione e spegnimento, nel rispetto delle regole in vigore, e seguire i ritmi di vita dei miei ospiti. Da una piccola statistica i miei lavoratori da remoto preferiscono il riscaldamento nelle ore centrali della giornata e alla sera.

Il lavoratore a distanza ha la possibilità di stare nel posto migliore in base al ciclo di vita che vive in quel momento, alle esigenze sia lavorative che personali di quella fase. Lavorare in luoghi diversi è abilitante, permette di sviluppare nuove idee, nuovi stili di vita e nuovi modi di lavorare. Libera energia e creatività (Alberto Mattei, fondatore Nomadi Digitali Italia).

 

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Un lavoratore a distanza sceglie una destinazione principalmente in funzione di quello che può fare nel suo tempo libero. E’ per questo motivo che ho aggiornato la mia guida e ho inserito le “chicche locali”, ossia quello che in una pausa di un’ora è possibile trovare intorno alla casa (durante la pandemia era il famoso perimetro dei 200 mt o poco più).

Il contatto con la natura e l’attività outdoor rappresentano uno dei must per un lavoratore da remoto e quindi le indicazioni di quello che può fare, uscito di casa, diventano molto preziose. 

Il secondo desiderio è sentirsi a casa, fare esperienza da local. Anche in questo caso è importante suggerire quelle due o tre specialità, prodotti, angoli del quartiere che da solo non sarebbe in grado di trovare o di un luogo dove può trovare degli amici. 

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E naturalmente non poteva mancare la sostenibilità. Nella mia casa il lavoratore da remoto trova una serie di consigli per una gestione sostenibile del suo soggiorno. Questo lo aiuta in fretta a sentire sua la casa e ad esserne responsabile. Inoltre lo invito a prendersi cura delle mie piante, orchidee e un limone odoroso.

 

Per un elenco di suggerimenti completi su dotazioni e comfort per lavoratori da remoto puoi consultare il centro risorse a questo link: 

https://www.airbnb.it/resources/hosting-homes/a/how-to-make-your-space-comfortable-for-remote-worker...

 

Io se fossi una lavoratrice da remoto, in questo momento mi trasferirei in un’altra città Europea

> Tu? Quale destinazione sceglieresti?

3 Risposte 3
Ezia0
Level 10
San Terenzo, Italy

@Claudia331 ottimi consigli complimenti.  Anch'io nel mio piccolo cerco di fare del mio meglio per migliorare sempre e rendere il mio appartamento funzionale e accogliente ma, farò  tesoro dei tuoi consigli.....grazie di cuore.  Saluti e auguri Ezia 

Claudia331
Host Advisory Board Member
Lecco, Italy

@Ezia0  grazie a te sempre per la tua gentilezza!

 

Accogli anche tu lavoratori da remoto? Se si' raccontami com'e' la tua esperienza e quali segreti hai adottato per rispondere ai loro bisogni

Ezia0
Level 10
San Terenzo, Italy

@Claudia331 ciao buon pomeriggio!, Io affitto l'intero appartamento, è  un appartamento tipico ligure e, oltre ad essere a due passo dal mare, è  funzionale, pratico, dotato di tutto ciò che può essere utile per una famiglia per brevi o lunghi soggiorni in inverno e in estate. Mi capitato lo scorso anno solo una volta, di ospitare una lavoratrice in smart working. Si è  trovata bene e quest'anno a prenotato dinuovo. Il wi.fi funziona bene. Ho un bel tavolo per la postazione di lavoro, poltroncina imbottita, lampada da scrivania. A volte le aziende chiedono la fattura io, non posso farla perché non ho partita IVA ma hanno accettato una ricevuta fiscale con marca da bollo. Spero vivamente che il turismo sia fiorente e di avere perciò molte molte prenotazioni, sono entusiasta di questo lavoro, sto preparando degli omaggi per i miei ospiti: sacchettini profumati con le conchiglie di mare che ho raccolto sulla spiaggia. 

Un caro saluto a te a tutti

Ezia

 

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