@Mariella125 ciao,
suppongo che l'intenzione sia quella di fare locazione breve, quindi in forma non imprenditoriale.
Si tratta, preliminarmente, di verificare (anche presso il SUAP del Comune) se la normativa regionale preveda/consenta figure diverse dal proprietario (o dall'usufruttuario). Ad esempio, in Emilia Romagna questo non è possibile, mentre dovrebbe essere consentito in Piemonte.
Dopo aver fatto questa verifica con esito positivo, una strada percorribile potrebbe essere il contratto di comodato registrato, tra il proprietario-comodante e il comodatario.
Il comodatario presenterà la Comunicazione di avvio locazione al SUAP del Comune, come pure saranno a suo nome tutti gli altri adempimenti (Questura per gli alloggiati, Regione per i flussi turistici, Comune per l'imposta di soggiorno).
Ultimati gli adempimenti burocratici, il comodatario potrà pubblicare l'annuncio su Airbnb e fornirà il suo Codice fiscale nonchè l'IBAN del suo conto sul quale fare affluire i bonifici da Airbnb.
In futuro, infatti, Airbnb comunicherà al fisco il codice fiscale dei soggetti che percepiscono redditi.
I contratti di locazione saranno sottoscritti dal comodatario.
Il prossimo anno, in sede di dichiarazione dei redditi, il proprietario-comodante continuerà a dichiarare la rendita catastale, mentre il comodatario dichiarerà i canoni da locazione tra i redditi diversi, con possibilità, per quest'ultimo, di opzione per l'imposta sostitutiva (cedolare secca 21%).
Si tratta di indicazioni di carattere generale, prima di prendere una decisione è opportuno avvalersi della consulenza qualificata di un dottore commercialista.
Buon proseguimento.