@Roberta957 @Giorgia248 buona giornata.
Sono le norme regionali che stabiliscono e disciplinano le tipologie ricettive. L'art.12 della L.R. prevede la locazione turistica diretta (senza intermediari) dell'appartamento ammobiliato per uso turistico con durata della singola locazione sino a 6 mesi.
In Romagna, il caso classico è la locazione, ad esempio, per i mesi di luglio e agosto a un unico conduttore: qui siamo certamente nell'ambito della locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico, che può essere solo diretta [mai tramite Airbnb] e per la quale l'imposta di soggiorno deve essere sempre riscossa dal proprietario locatore, secondo le tariffe vigenti nel Regolamento comunale.
Come detto, deve trattarsi di una locazione diretta, e da qui c'è stata nel 2007 la nota Delibera della Giunta Regionale che vieta la pubblicità sui portali.
Come più volte scritto, la Regione Emilia Romagna non ha mai preso atto della locazione breve, vale a dire una locazione con le caratteristiche indicate nel DL 50/2017 che ne ha stabilito il regime fiscale [si intendono per locazioni brevi i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività' di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online.]
Peraltro, una locazione con queste caratteristiche non può rientrare nella competenza regionale in materia di turismo.
In Emilia Romagna, il proprietario locatore è costretto dalla normativa regionale a presentare al SUAP del Comune una Comunicazione di locazione di appartamento ammobiliato per uso turistico.
Completato l'iter burocratico ha tre possibilità:
-Dare in locazione turistica diretta [non tramite Airbnb] con durata sino a 6 mesi l'appartamento ammobiliato per uso turistico. Riscuotere direttamente dall'ospite l'imposta di soggiorno.
-Pubblicare l'annuncio su Airbnb e fare solo locazione breve.
Nei Comuni ove esiste una Convenzione, l'imposta di soggiorno è determinata da Airbnb, nella misura stabilita in Convenzione, al momento della prenotazione. Airbnb riscuote l'imposta, la riversa al Comune e presenta al Comune le informazioni richieste dalla Convenzione.
In questa ipotesi, responsabile d'imposta è Airbnb come stabilito dal DL 50/2017 (art.4, c.5-ter):
Il soggetto che incassa il canone o il corrispettivo, ovvero che interviene nel pagamento dei predetti canoni o corrispettivi, è responsabile del pagamento dell'imposta di soggiorno, ........., della presentazione della dichiarazione [annuale], nonché degli ulteriori adempimenti previsti dalla legge e dal regolamento comunale.
Se non c'è Convenzione, l'host riscuote direttamente l'imposta secondo la misura del regolamento comunale.
-Una terza ipotesi, generalmente residuale, è la locazione breve diretta, nel qual caso sarà ovviamente il proprietario locatore che dovrà riscuotere l'imposta di soggiorno secondo la misura del Regolamento comunale.
Tornando all'ipotesi che ci riguarda, di riscossione e riversamento dell'imposta da parte di Airbnb, secondo i regolamenti comunali il proprietario ha comunque degli obblighi dichiarativi (che poggiano sulla disposizione secondo la quale la dichiarazione periodica deve essere comunque presentata, anche in bianco).
Anche il Comune di Bologna prevede, tra le categorie di alloggi ai fini dell'imposta di soggiorno sia gli appartamenti ammobiliati per uso turistico, sia gli immobili destinati alla locazione breve.
Per la gestione dell'imposta si utilizza il portale GEIS.
Io faccio solo locazioni brevi tramite Airbnb.
Nella dichiarazione trimestrale è prevista la scelta "locazione breve" , che io barro.
Poi c'è un Campo note, dove scrivo "Responsabile d'imposta Airbnb".
Non aggiungo altro. In passato era previsto un rigo dedicato ai pernottamenti tramite Airbnb, che non determinava pagamento dell'imposta: il rigo è stato tolto per cui queste informazioni, secondo logica, non sono più obbligatorie [nel modello del Comune di Bologna].
Questa modalità mi sembra corretta e semplice, e la Convenzione (quando esiste) è normalmente preferita dai locatori.
Un'altra modalità consiste nella sola riscossione da parte di Airbnb secondo Convenzione. L'importo riscosso viene riconosciuto con il compenso. Poi è l'host che deve dichiarare e versare l'imposta come da Regolamento comunale.
Poichè le modalità di determinazione dell'imposta sono diverse ci saranno delle (modeste) differenze tra quanto riscosso da Airbnb e quanto pagato dall'host al Comune.
A mio parere, una complicazione inutile (ma spesso utilizzata dagli host che non fanno locazione breve, ad esempio i gestori di B&B, perché la Convenzione riguarda solo le locazioni brevi).
Come pure, penso sia possibile richiedere a Airbnb di non riscuotere l'imposta.
Buon proseguimento.