@Leonardo311 , non ho capito se hai chiesto tu la cancellazione, o il guest. E se il soggiorno è stato interrotto oppure se la contestazione è avvenuta in seguito.
Se il guest avesse interrotto il soggiorno veramente a causa della tosse da polvere, e non per altri motivi (immagino che in quel caso l’avresti capito, avrai fatto qualche domanda, ti sarai informato, avrai fatto un’ispezione sulla polvere o rifatto le pulizie, no?), in effetti Airbnb restituisce l’importo, e con ragione, direi. Se uno è disposto addirittura ad andarsene, con la complicazione che questo comporta, vuol dire che veramente ha un grave disagio.
Di questi tempi, però, tosse fa pensare a Covid; e in questo caso direi meglio, che se ne sia andato. Credo che in caso di Covid venga restituito tutto lo stesso.
Se invece secondo te era una scusa per andarsene prima del tempo, contatta l'assistenza con le prove (o almeno gli indizi) dell’inganno, e insisti per cambiare “la sentenza”. Non tanto per i soldi, ma perchè riceverai probabilmente un richiamo sulla pulizia; un guest che se ne va a causa della scarsa pulizia è un fatto grave, che incide sul tuo rating e sulla future probabilità di ricerca.
Per esempio, dimostra che sei andato a controllare e che di polvere visibile non ce n’era (avrai delle foto), o che hai rimandato qualcuno per le pulizie (giorno e ora), oppure che l’ospite aveva già manifestato il desiderio di andarsene prima (chat o screenshot di Whatsap) e che la polvere non c’entra.
In ogni caso, quando un guest interrompe il soggiorno, gli spetta il 50% delle notti non usufruite, con tutti i termini di cancellazione tranne forse i super-rigidi che però sono molto rari.